inverdimento
inverdiménto s. m. [der. di inverdire]. – L’inverdire, il diventare verde; in partic., in agraria, difetto che si presenta nei tuberi di patata destinati all’alimentazione se restano esposti [...] per qualche tempo alla luce, provocato da formazione di clorofilla e di un alcaloide velenoso, la solanina, negli strati immediatamente sottostanti alla buccia ...
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inverdire
v. tr. e intr. [der. di verde] (io inverdisco, tu inverdisci, ecc.). – Rendere verde: in primavera, la natura inverdisce le piante. Più com. l’intr. (aus. essere), diventare verde: la campagna [...] comincia a i.; anche del viso per malattia: mi pare che inverdisca ogni giorno di più. ◆ Part. pass. inverdito, anche come agg.: tuberi di patata inverditi, che presentano inverdimento; indossava una tonaca stinta e inverdita. ...
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cavatuberi
cavatùberi s. m. [comp. di cavare e tubero]. – Aratro speciale usato per la raccolta meccanica dei tuberi e delle radici (patate, barbabietole, ecc.). ...
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amorfofallo
s. m. [lat. scient. Amorphophallus, comp. del gr. ἄμορϕος «amorfo» e ϕαλλός «fallo2»]. – Genere di piante della famiglia aracee, con un’ottantina di specie paleotropicali: sono piante tuberose, [...] generalmente con una sola grande foglia, molto suddivisa, infiorescenza a spata larga e breve, spadice terminante in un’appendice con fiori rudimentali, nudi e unisessuali; di molte specie si mangiano i tuberi ricchi di amido. ...
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pirofito
piròfito agg. [comp. di piro- e -fito]. – In botanica, pianta p., o semplicem. pirofita s. f., denominazione delle piante che sopravvivono agli incendî o sono indirettamente favorite da questi [...] perché provviste di organi di sopravvivenza particolarmente resistenti (come bulbi, tuberi e rizomi delle geofite) o perché perdono le foglie durante i periodi aridi favorevoli al verificarsi degli incendî. ...
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peronospora
peronòspora (pop. peronòspera) s. f. [lat. scient. Peronospora, nome di genere, comp. del gr. περόνη «punta», per la papilla all’apice delle spore, e σπορά «seme», qui «spora»]. – 1. Nome [...] a Phytophthora infestans, che colpisce dapprima le foglie, le quali si ricoprono di una muffetta bianca dovuta agli sporangi, e finiscono poi per cadere, e successivamente i tuberi che appaiono macchiati irregolarmente di bruno, e quindi marciscono. ...
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orchide
òrchide s. f. [lat. scient. Orchis, dal gr. ὄρχις «testicolo» (v. orchi-), per la forma delle radici tuberizzate]. – Genere di piante orchidacee con alcune decine di specie dell’emisfero boreale, [...] di cui una ventina in Italia, nei boschi, prati e incolti: sono piante perenni, terrestri, con tuberi radicali, fiori in spiga di colore diverso e con labello speronato. ...
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nocciola
nocciòla (letter. nocciuòla) s. f. [lat. *nuceŏla, dim. di nux nŭcis «noce1»]. – 1. a. Il frutto del nocciòlo, di forma globoso-bislunga o subrotonda, avvolto in parte da un involucro fogliaceo; [...] nocciolato; cominciò a gittar le lagrime che parevan nocciuole sì eran grosse (Boccaccio). b. Nocciole di terra, i tuberi, mangerecci, del cipero dolce. 2. Con funzione attributiva, sempre invar., colore n., quello proprio del guscio della nocciola ...
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panporcino
(o pamporcino o 'pan porcino') s. m. [comp. di pane1 e porcino, perché i suoi tuberi sono ritenuti cibo gradito ai maiali; l’espressione, che ha corrispondenze in gran parte delle lingue europee, [...] è già presente nel lat. mediev. panis porcinus]. – Nome comune delle specie del genere ciclamino, e in partic. di Cyclamen purpurescens (sinon. C. europaeum), che si trova nei boschi, spec. faggete, dalla ...
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testicolo
testìcolo s. m. [dal lat. testicŭlus, dim. di testis (che ha lo stesso sign.), propr. «testimone» (della virilità, o dell’atto sessuale)]. – 1. In anatomia e in fisiologia umana e comparata, [...] ha luogo la spermatogenesi e la produzione degli ormoni sessuali maschili. 2. In botanica, nome ant. o pop. di varie orchidee (per la forma dei tuberi radicali); t. di cane, o t. di volpe, nomi della specie Platanthera bifolia e di altre orchidee. ...
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TUBERI
Carlo Avetta
Col nome tuberizzazione si designa una metamorfosi, frequente neì varî membri di piante erbacee, consistente nel loro rigonfiamento che ha per risultato la formazione di "tuberi" e per scopo di accumulare in essi abbondanti...
Droga costituita da tuberi disseccati e ridotti in polvere di alcune orchidee terrestri, in particolare dei generi Orchis, Ophrys e Serapias, che crescono spontanee nell’Europa e nell’Asia Minore.
I tuberi sono di forma ovale, più o meno appiattita,...