zuppigno
s. m. [voce di origine dial.]. – Roccia sedimentaria organogena delle regioni pugliesi: è un calcare arenaceo del pliocene, molto poroso e ricco di fossili, localmente anche indicato coi nomi [...] di carparo, mazzaro o semplicem. tufo. Oltre che per murature in elevazione, è usato anche per cornici. ...
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palagonitico
palagonìtico agg. [der. di palagonite] (pl. m. -ci). – In petrografia, denominazione delle piroclastiti con vetro basico alterato secondo il processo che dà luogo alla formazione della palagonite; [...] tufo p., lo stesso che ialoclastite. ...
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trogloditismo
s. m. [der. di troglodita]. – 1. In etnologia, l’uso di abitare in caverne naturali, molto diffuso nell’età paleolitica e neolitica, poi, in tempi storici, presso popolazioni dell’Africa [...] , attualmente, presso popolazioni australiane e melanesiane. Oggi il termine indica anche la consuetudine di abitare in dimore scavate nel tufo o in altre rocce tenere, diffuso nella regione mediterranea, in quella del löss in Cina, ecc. 2. fig., non ...
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mollica
mollìca s. f. [lat. *mollīca]. – 1. a. La parte molle del pane, interna alla crosta. b. Al plur., sinon. meno com. di briciola: raccogliere le m. di pane dalla tovaglia. 2. Tufo calcareo che [...] si trova in Puglia (giacimenti a Gravina e a Canosa), sezionabile con la sega, generalmente usato per muri divisorî. ◆ Dim. mollichina ...
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incerto
incèrto agg. e s. m. [dal lat. incertus, comp. di in-2 e certus «certo1»]. – È in genere il contrario di certo, in quasi tutti i suoi significati. 1. agg. Di persona: a. Che non è fermamente [...] con la base quadrangolare molto irregolare, incuneati nella parte centrale del muro fatto di calce e pezzi di tufo e anche di altro materiale. Per analogia, nella tecnica edilizia moderna, strutture, pavimentazioni ad opera i., quelle formate ...
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ialoclastite
s. f. [comp. di ialo- e del gr. κλαστός, der. di κλάω «rompere»]. – In petrografia, nome generico di roccia eruttiva effusiva (detta anche tufo palagonitico), composta essenzialmente da [...] frammenti di vetro vulcanico cementati in vario modo ...
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rupe
s. f. [dal lat. rupes, affine a rumpĕre «rompere»]. – Roccia erta e scoscesa, per lo più elevata e di notevoli proporzioni: si arrampicò a fatica sulla r.; dalla r. si dominava tutta la pianura; [...] si gettò da una r., lo buttò giù da una r.; r. di granito, di tufo; r. incavata, a picco sul mare; la Rupe Tarpea, a Roma (v. tarpeo). In similitudini ed espressioni fig., letter. o rare: fermo, saldo come una r.; trarrebbe lagrime da una r., dalle r ...
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grottarolo
s. m. Chi sceglie di vivere in una grotta. ◆ L’eremita di San Vittorino, il grottarolo Mario Dumini, che rilegava i libri, che aveva una famiglia, che si occupava dei malati di Santa Maria [...] si chiamava niente meno che la «Terra del pianto»? O sui grottaroli di Tor Marancia, che per anni hanno abitato il tufo del parco, o quelli vicini della Caffarella. (Paolo Fallai, Corriere della sera, 22 giugno 2006, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal ...
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blocco1
blòcco1 s. m. [dal fr. bloc, che è dall’oland. blok «tronco abbattutto»] (pl. -chi). – 1. a. Massa compatta di qualsiasi materia: b. di pietra, di marmo, di tufo, di calcestruzzo; un b. di cioccolata. [...] In partic., nella tecnica delle costruzioni, s’intende genericamente per b. ogni elemento delle strutture murarie, di materiale lapideo, cementizio o laterizio, che sia di notevoli dimensioni; b. bituminosi, ...
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pro-ogm
(pro-Ogm), agg. inv. Favorevole alla coltivazione di organismi geneticamente modificati. ◆ Il Parlamento di Strasburgo ha addirittura indurito la linea proposta dalla Commissione proclamando [...] il decreto varato dal governo risente delle forti pressioni di interessi pro-Ogm esercitate in questi ultimi giorni. (Vittorio Del Tufo, Mattino, 12 novembre 2004, p. 13, Attualità).
Derivato dalla sigla Ogm con l’aggiunta del prefisso pro-.
V. anche ...
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tufo Roccia piroclastica coerente, generalmente riferibile a un’attività vulcanica esplosiva, caratterizzata normalmente da un’abbondante matrice fine. Le modalità che regolano la formazione di un t., così come è per le pozzolane, sono di norma...
Gentiluomo napoletano, combatté a Navarrino e forse fu familiare dei Piccolomini duchi di Amalfi. Egli è noto per il suo Ritratto della nobilissima città di Napoli, scritto a Milano, di ritorno dalle Fiandre, nel 1588, opera in versi, scorretta...