dottore
dottóre s. m. (f. -éssa, e in alcuni usi anche dottóra) [dal lat. doctor -oris «maestro», der. di docere «insegnare»]. – 1. Propr., chi ammaestra in una dottrina, chi esercita l’ufficio d’insegnare: [...] Poscia ch’io ebbi ’l mio d. udito (Dante); in partic.: i d. della legge, quelli che insegnavano e interpretavano la legge giudaica; i d. della Chiesa, gli scrittori illustri per santità di vita e ortodossia, ma soprattutto per la loro scienza ...
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inudito
agg. – Variante letter. e rara di inaudito, usata talora per insistere sul sign. originario e proprio della parola («non ancora o non mai udito»), contro l’uso estens. ed enfatico che inaudito [...] ha assunto nel linguaggio corrente: a lui fra tutti ... era rimasta ignota e inudita la parola nel turbine (Bacchelli) ...
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decasillabo
decasìllabo agg. e s. m. [dal lat. tardo decasyllăbus, gr. δεκασύλλαβος, comp. di δέκα «dieci» e συλλαβή «sillaba»]. – Verso composto di dieci sillabe (o, più propriam., di dieci «posizioni [...] e un altro accento, non obbligatorio, sulla 6a o 7a (come in questa quartina del Pascoli: Udii tra il sónno le ciaramèlle, / ho udito un suòno di nìnne nànne. / Ci sono in cièlo tùtte le stélle, / ci sono i lùmi nelle capànne); più rari i decasillabi ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] , li trasmette al sistema nervoso centrale, informandone o no la coscienza. Nel linguaggio com., i cinque s., la vista, l’udito, il gusto, il tatto, l’odorato, che corrispondono, meno il tatto e con l’aggiunta della funzione vestibolare, ai s ...
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audimutismo
s. m. [comp. del tema del lat. audire «udire» e mutismo; il 1° elemento, audi-, vuole indicare (in contrapp. a sordomutismo) che l’udito è indenne]. – Nel linguaggio medico, forma di mutismo [...] congenito, non dovuto a sordità ...
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audio-
àudio- [dal tema del lat. audire «ascoltare»]. – Primo elemento di parole composte, di formazione recente, in cui indica relazione con l’udito, percezione acustica: audiogramma, audiometro. Nell’elettronica [...] e nella tecnica delle telecomunicazioni, indica relazione con le audiofrequenze: audioamplificatore, amplificatore elettroacustico; audiosegnale, segnale a frequenza acustica (con lo stesso valore, si ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa [...] della propria specie per mezzo di segnali chimici (percepiti attraverso il gusto, l’olfatto) o fisici (percepiti attraverso l’udito, il tatto, la vista), a seconda dell’ambiente in cui vivono, del grado di acuità sensoriale per i diversi stimoli ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche [...] . più proprio e com. di questo termine, e si disse, per es., i cinque sentimenti, per indicare i sensi della vista, dell’udito, ecc. b. Più spesso, la coscienza, la consapevolezza dei proprî atti: non è più in sentimento, di malato grave; perdere i s ...
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sentito
agg. [part. pass. di sentire]. – 1. a. Che si è udito, che si è ascoltato: queste sono cose viete, s. e risentite! Con valore verbale nella locuz. per sentito dire, di cose che si sanno indirettamente, [...] apprese da altri: questo lo so per sentito dire, e quindi non potrei giurarci (v. anche sentita). b. Che si sente, che si prova effettivamente; corrispondente ai proprî veri sentimenti: ideali profondamente ...
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udito Funzione sensoriale specifica degli animali, che permette di percepire variazioni dell’ambiente esterno, costituite da vibrazioni sonore di un corpo propagate fino all’organo uditivo (orecchio nel caso di Vertebrati, organi timpanali nel...
udito
Funzione sensoriale che permette di percepire variazioni dell’ambiente esterno, costituite da vibrazioni sonore di un corpo propagate fino all’organo uditivo dal mezzo elastico in cui esso si trova. L’organo dell’u. è l’orecchio, che...