nomare
v. tr. [der. di nome] (io nòmo, ecc.), ant. o letter. – 1. Nominare, nel senso di assegnare, imporre un nome, o in quello di chiamare con il proprio nome o con altro particolare appellativo (che [...] estens. Chiamare per nome, menzionare persone o cose nominandole, dicendone cioè il nome: Poscia ch’io ebbi ’l mio dottore udito Nomar le donne antiche e’ cavalieri, Pietà mi giunse (Dante); un munistero di donne assai famoso di santità (il quale io ...
Leggi Tutto
orecchia
orécchia s. f. [lat. aurĭcŭla, dim. di auris «orecchio»]. – 1. Lo stesso che orecchio, l’organo dell’udito; è forma meno usata nel linguaggio com. e scient., ma viva nell’uso region. e ben documentata [...] nei testi: come viene ad orecchia Dolce armonia da organo (Dante); Amor par ch’a l’orecchie mi favelle (Petrarca); si ricordò lei dovere avere una margine a guisa d’una crocetta sovra l’orecchia sinistra ...
Leggi Tutto
sottile
agg. [lat. subtīlis, der. della locuz. sŭb tela, termine dei tessitori, propr. «che passa sotto l’ordito»]. – 1. a. Che ha un diametro o uno spessore relativamente piccolo, o più piccolo del [...] e leggero: uno stridìo s.; una voce s. e delicata. b. Dei sensi e degli organi sensoriali, acuto, fine: avere una vista, un udito s.; esser d’orecchio s.; ser Ciappelletto, ... avendo l’udire s., sì come le più volte veggiamo aver gl’infermi, udì ciò ...
Leggi Tutto
discaro
agg. [comp. di dis-1 e caro1], letter. – Sgradito, spiacevole, noioso; usato soprattutto in frasi negative: se non ti è d., se non ti spiace; non mi sarebbe d.; né vi dovrà esser d. d’averlo [...] udito (Boccaccio). ...
Leggi Tutto
bello
bèllo agg. [lat. bĕllus «carino, grazioso», da *due-
nŭlus, dim. di duenos, forma ant. di bonus] (sing. m. bèl, pl. m. bèi, davanti a consonante seguita da vocale, e davanti a f, p, t, c, v, b, [...] immediatamente; il femm. è regolare). – 1. Che desta nell’animo, per lo più attraverso i sensi della vista o dell’udito, un’impressione esteticamente gradevole: quella cosa dice l’uomo essere bella cui le parti debitamente si rispondono, per che de ...
Leggi Tutto
ultrapotenza
s. f. Potenza che si impone in modo decisivo sullo scenario politico mondiale; con particolare riferimento al ruolo degli Stati Uniti d’America. ◆ Sono moltissimi […] spinti dallo sdegno [...] ; e dalla ribellione a una ultrapotenza americana che fin nel linguaggio del suo capo – «Sono stufo...» – offende l’udito universale. (Adriano Sofri, Repubblica, 19 gennaio 2003, p. 1, Prima pagina) • «Forti a casa, rispettati nel mondo» è ...
Leggi Tutto
canidi
cànidi s. m. pl. [lat. scient. Canidae, dal nome del genere Canis, e questo dal lat. class. canis «cane»]. – Famiglia di mammiferi carnivori, quasi cosmopolita, che comprende cane, volpe, lupo, [...] allungata, orecchio triangolare ed eretto, coda di media lunghezza, rivestita di peli, sensi molto sviluppati, specialmente l’olfatto e l’udito; di abitudini notturne, crepuscolari o diurne, si nutrono di preda viva, di vegetali e alcuni di carogne. ...
Leggi Tutto
iperestesia
iperesteṡìa s. f. [comp. di iper- e -estesia]. – In medicina, esagerata eccitabilità sensitiva, sia nel campo della sensibilità generale (tattile, termica, dolorifica) sia in quello dei sensi [...] specifici (olfatto, udito, vista), osservabile spesso in soggetti nevrotici e nelle malattie con lesioni del sistema nervoso (meningiti, nevriti, rabbia, ecc.). ...
Leggi Tutto
non possumus
‹... pòssumus› (lat. «non possiamo»). – Espressione con cui gli apostoli Pietro e Giovanni si rifiutano di obbedire al divieto dei capi del popolo di parlare e insegnare nel nome di Gesù [...] è: non enim possumus quae vidimus et audivimus non loqui «non possiamo infatti non parlare di ciò che abbiamo visto e udito»). La frase è passata poi nel linguaggio pontificio per indicare un rifiuto basato sull’osservanza di leggi divine o canoniche ...
Leggi Tutto
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] sdegno; p. superbe; parole d’ira; p. melliflue; parole di pietà, di compassione, di perdono; in quel tempo mi sentivo pronunciare p. udite solo al cinema o lette in un romanzo, p. che mai avrei pensato di poter pronunciare, come «ti amo» o «amore mio ...
Leggi Tutto
udito Funzione sensoriale specifica degli animali, che permette di percepire variazioni dell’ambiente esterno, costituite da vibrazioni sonore di un corpo propagate fino all’organo uditivo (orecchio nel caso di Vertebrati, organi timpanali nel...
udito
Funzione sensoriale che permette di percepire variazioni dell’ambiente esterno, costituite da vibrazioni sonore di un corpo propagate fino all’organo uditivo dal mezzo elastico in cui esso si trova. L’organo dell’u. è l’orecchio, che...