privazione
privazióne s. f. [dal lat. privatio -onis, der. di privare «privare»]. – 1. a. L’atto, il fatto di privare e di esser privato: p. dei diritti civili, politici, della libertà personale; p. [...] della vista, dell’udito; la perdita del figlio ha costituito per lei una dolorosa privazione. b. Mancanza di qualcosa che sarebbe necessaria, utile, gradita: la natura dell’uomo è di maggiormente sentire la p. delle cose che non il godimento di esse ...
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privo
agg. [dal lat. privus, propr. «che sta da sé»]. – Che manca di qualche cosa che dovrebbe avere, o che precedentemente aveva, intendendosi in genere di cosa necessaria, utile, gradevole, appropriata [...] . di riscaldamento; la stanza è p. di luce; un albergo p. di qualsiasi comodità; invalidi p. della vista, dell’udito. Con sign. più ampio nelle espressioni rimanere, restare privo di ... (equivalenti al più com. restare senza ...): famiglie rimaste p ...
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handicap
‹hä′ndikäp› s. ingl. [in origine, nome di un gioco d’azzardo con monete che si estraevano a sorte da un cappello, alteraz. di hand in cap «la mano nel cappello»] (pl. handicaps ‹hä′ndikäps›), [...] o difetti, più o meno gravi, di tipo intellettivo, motorio (spasticità, paraplegie, ecc.) o sensoriale (minorazioni della vista, dell’udito, ecc.), che rendono difficile a una persona il normale inserimento nella vita sociale in alcune o tutte le sue ...
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vibrazione
vibrazióne s. f. [dal lat. tardo vibratio-onis]. – 1. a. Oscillazione di ampiezza relativamente piccola, e di frequenza relativamente grande: v. sismiche; le v. di una parete; v. di un ponte [...] di una lamina metallica. Per estens., impressione di rapido movimento oscillatorio, di repentino apparire e dileguarsi causata alla vista o all’udito da varî fenomeni: le v. della voce, delle note; le v. dell’aria nelle canne dell’organo; le v. della ...
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organo
òrgano s. m. [lat. ŏrgănum, dal gr. ὄργανον (affine a ἔργον «opera»)]. – In senso ampio ed etimologico, strumento, da cui discendono tutti gli altri sign. particolari. 1. In biologia, unità anatomica, [...] associati per svolgere specifiche funzioni che interessano l’intero organismo: organi di senso; l’o. della vista, dell’udito, dell’olfatto; l’o. della fonazione; gli o. della respirazione, della digestione, della riproduzione, della locomozione; gli ...
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pappagallismo
s. m. [der. di pappagallo], non com. – 1. Tendenza, abitudine a ripetere meccanicamente, e senza intelligenza, al modo dei pappagalli, ciò che si è letto o udito, o anche a imitare pedissequamente [...] atteggiamenti, comportamenti altrui. 2. Comportamento da «pappagalli della strada», proprio cioè di chi, in modo insistente e grossolano, importuna le donne per la via ...
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videocitofono
videocitòfono s. m. [comp. di video- e citofono]. – Sistema costituito da un impianto di televisione a circuito chiuso che collega i varî appartamenti di una casa d’abitazione (oppure la [...] una piccola telecamera; il visitatore che aziona l’impianto premendo il pulsante di chiamata di un inquilino è visto e udito dall’inquilino (o da chi è addetto a controllare la telecamera), che dispone di un piccolo monitor associato al citofono ...
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intelligibilita
intelligibilità s. f. [der. di intelligibile]. – 1. In filosofia, il carattere di tutto ciò che è intelligibile, cioè comprensibile mediante la facoltà dell’intelletto, con quegli aspetti [...] di un concetto, di un testo, di un messaggio cifrato; o di essere inteso chiaramente attraverso i sensi della vista o dell’udito: scrittura, audizione di facile o difficile i.; i rumori esterni limitavano l’i. delle voci degli oratori. Con sign. più ...
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intento1
intènto1 agg. [dal lat. intentus, part. pass. di intendĕre «tendere, dirigere, rivolgere»]. – 1. Raccolto e teso verso un oggetto particolare; riferito ai sensi o alle facoltà intellettuali [...] . Riferito alla persona stessa, può esprimere sia l’attenzione verso ciò che attraverso i sensi della vista o dell’udito impegna e tiene occupato l’animo, sia, più genericam., la concentrazione delle proprie facoltà ed energie su una determinata ...
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subliminale
(non com. subliminare) agg. [comp. del lat. sub «sotto» e limen «soglia, limitare», sull’esempio dell’ingl. subliminal]. – 1. In fisiologia, stimolo s., d’intensità inferiore al valore di [...] soglia: senza dubbio lui ne raccoglieva le note inconsapevolmente, soltanto attraverso un udito subliminale (Morante). 2. In psicologia, termine introdotto verso la fine del 19° sec. dal filosofo e psicologo A. H. Pierce per designare le sensazioni ...
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udito Funzione sensoriale specifica degli animali, che permette di percepire variazioni dell’ambiente esterno, costituite da vibrazioni sonore di un corpo propagate fino all’organo uditivo (orecchio nel caso di Vertebrati, organi timpanali nel...
udito
Funzione sensoriale che permette di percepire variazioni dell’ambiente esterno, costituite da vibrazioni sonore di un corpo propagate fino all’organo uditivo dal mezzo elastico in cui esso si trova. L’organo dell’u. è l’orecchio, che...