occamismo
s. m. – Dottrina filosofico-teologica elaborata da Guglielmo di Occam (sec. 14°) e dai suoi seguaci, caratterizzata dalla posizione critica nei confronti della fisica e della metafisica aristotelica; [...] in partic., l’occamismo riduce la realtà a individui irrelati, oggetto di conoscenza intuitiva; gli universali sono finzioni o segni comprendenti più individui, senza alcuna realtà fuori della mente; le scienze sono costituite da una molteplicità di ...
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utrumque ius
(o ius utrumque) (lat. «l’uno e l’altro diritto»). – Nel linguaggio dei giuristi medievali questa espressione designò, considerandoli nella loro unione, i due diritti per eccellenza, il [...] civile e il canonico, entrambi universali, destinati a regolare potenzialmente tutti i rapporti e negozî umani, rispettivamente, in temporalibus e in spiritualibus. V. anche in utroque iure. ...
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neodialettale
s. m. e f. e agg. Chi o che ripropone l’uso del dialetto, anche come forma di espressione poetica. ◆ Dice bene [Giulio] Ferroni che l’opera dei due grandi poeti in lingua del primo Ottocento [...] all’autentica poesia. In tal caso essa è anche più che europea: è universale. Dunque anche [Carlo] Porta e [Giuseppe Gioacchino] Belli sono europei, anzi universali. Se, scegliendo il dialetto infatti, Porta e Belli avessero inseguito la strada del ...
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induzione
induzióne s. f. [dal lat. inductio -onis, der. di inducĕre «indurre», part. pass. inductus; nelle accezioni scient. dei nn. 3 e 4, dal fr. induction e ingl. induction]. – 1. non com. L’atto [...] opposto a quello della deduzione, per cui dall’osservazione di casi particolari si sale ad affermazioni universali (o, nella statistica, alla formulazione delle regolarità statistiche): ragionare, argomentare, dimostrare per induzione. Nelle scienze ...
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a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, [...] o dimostrazione a p., giudicare o giudizio a priori; in partic., in Kant, indica l’elemento formale di ogni conoscenza universale e necessaria, che la ragione ricava dalla sua interiorità e che quindi non dipende dall’esperienza ma è unito ad essa e ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che [...] di sostanza, di accidente; i c. di genere e specie; il c. di numero, di quantità, di grandezza fisica; c. logici, universali, c. puri (o categorie), c. empirici, c. oggettivi e soggettivi, ecc.; avere, non avere, o avere un c. esatto, falso, confuso ...
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concettualismo
s. m. [der. di concettuale]. – In filosofia, dottrina della scolastica che considera l’universale come ciò che può essere predicato di più cose, ma in quanto concetto, in opposizione sia [...] al realismo che considera gli universali come le sole verità, sia al nominalismo che intende i concetti di genere e specie come puri nomi. ...
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sermonismo
s. m. [der. di sermone1]. – Nella storia della filosofia, termine designante la dottrina di Abelardo riguardo agli universali, che egli riteneva non già denominazioni verbali («nominalismo»), [...] né esistenze indipendenti («realismo»), ma sermones, cioè enunciazioni concettuali, a un tempo logiche e linguistiche ...
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antispyware
s. m. inv. Programma informatico che ha il compito di individuare e rimuovere i programmi spia subdolamente introdotti nella memoria del computer. ◆ Non molti ci pensano, ma quando scoprono [...] che si scaricano da Internet. (Simona Ravizza, Corriere della sera, 13 dicembre 2006, p. 24) • Antivirus e Firewall sono ormai universali (diffusione al 100% per entrambi), l’adozione di sistema antispam è stata verificata solo nell’81% dei casi; le ...
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flatus vocis
locuz. lat. (propr. «emissione di voce»). – Espressione tradizionalmente attribuita al filosofo Roscellino di Compiègne (morto intorno al 1120), massimo rappresentante del nominalismo medievale, [...] secondo il quale i concetti universali non hanno alcuna realtà oggettiva e sono soltanto semplici nomi (cioè, appunto, dei flatus vocis). È talora ripetuta nel linguaggio comune, riferita in senso polemico a discorsi privi di consistenza o a promesse ...
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UNIVERSALI LINGUISTICI
Raffaele Simone
Il termine universali linguistici indica l'insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un alto numero di esse. Alcuni u. sono ovvi: per es., tutte le lingue hanno...
esposizioni universali
Silvia Moretti
Il sapere umano in mostra
Le esposizioni universali sono insieme fiere commerciali e mostre scientifico-culturali che vengono realizzate nelle più importanti città del mondo. Queste manifestazioni ricoprirono...