nominalista
s. m. e f. e agg. [der. di nominalismo e, nel sign. 2, di nominale] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Sostenitore o seguace del nominalismo in filosofia, con partic. riferimento ai filosofi (detti [...] nominales) che, nella controversia sugli universali, si contrapposero ai filosofi (detti reales) sostenitori del realismo; anche con funzione attributiva: filosofo nominalista. 2. agg. Nella storia dell’economia, fu detta in passato teoria n. quella ...
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nominalistico
nominalìstico agg. [der. di nominalismo e, nel sign. 2, di nominale] (pl. m. -ci). – 1. Relativo al nominalismo: la concezione, la soluzione n. del problema degli universali, in filosofia; [...] sterili discussioni n., nel gergo politico e giornalistico, con riferimento generico a discussioni che vertono su parole e non su problemi concreti. 2. In diritto, principio n., principio per il quale ...
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condensare
v. tr. [dal lat. condensare, der. di densus «denso»; nel sign. fig. è modellato sull’ingl. to condense] (io condènso, ecc.). – 1. Rendere denso, compatto: il freddo ha la capacità di c. alcuni [...] ., talvolta anche senza la particella pron.). b. fig., ant. Riunirsi, concentrarsi: provide leggi che per natura rendono universali i vantaggi e resistono a quello sforzo per cui tendono a condensarsi in pochi (Beccaria). ◆ Part. pres. condensante ...
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nomologico
nomològico agg. [der. di nomologia] (pl. m. -ci). – In filosofia della scienza, che ha forma di legge, relativo a leggi: enunciato, generalizzazione n.; il sapere n. delle scienze naturali. [...] -deduttivo, nell’epistemologia neopositivistica, forma di spiegazione a cui si conformerebbero le spiegazioni scientifiche; consiste nella deduzione logica, da leggi universali e asserzioni singolari, dell’enunciato descrivente l’evento da spiegare. ...
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cosmopoli
cosmòpoli s. m. [comp. di cosmo- e -poli], letter. – Propriam., città mondiale, città che ha caratteri universali (così Paul Bourget chiamò Roma in un suo romanzo, Cosmopolis, del 1893). In [...] stampe clandestine, nome fittizio usato talvolta al posto del vero nome del luogo ove il libro era stampato: in C. alla macchia hanno stampato la Cicceide (Redi) ...
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cosmopolita
s. m. e f. e agg. [dal gr. κοσμοπολίτης, comp. di κόσμος «mondo» e πολίτης «cittadino»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi riconosce o afferma di riconoscere quale sua patria il mondo intero; [...] diverse, assorbendone i caratteri: un ambiente c.; città c., città in cui ai costumi nazionali e regionali si sovrappongono caratteri universali per l’affluire di gente da ogni parte del mondo. d. In biologia, animali c., piante c., che sono ...
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costante
agg. e s. f. [dal lat. constans -antis, part. pres. di constare «fermarsi, star fermo»]. – 1. agg. Stabile, durevole, continuo: volontà, desiderio c.; un dolore c. alla spalla; piogge c.; di [...] che resta costante in un enunciato anche quando variano tutti gli altri elementi dell’enunciato; in fisica, c. universali, grandezze dimensionali o adimensionali, intimamente connesse a principî e leggi fondamentali, le quali non mutano per totale ...
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canone
cànone s. m. [dal lat. canon -ŏnis, gr. κανών -όνος (der. di κάννα «canna»), termine che indicò originariamente la canna, e quindi il regolo usato da varî artigiani, da cui poi, sin dall’età omerica, [...] definizioni dogmatiche (distinte dalle disposizioni disciplinari, o decreti), e in seguito indicò le norme giuridiche ecclesiastiche universali (in contrapp. a quelle di concilî particolari), significato che conserva nel Codex iuris canonici, dove i ...
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sinderesi
sindèreṡi s. f. [dal gr. συντήρησις (da s. Girolamo usato come equivalente del lat. scintilla conscientiae), attraverso la pronuncia bizantina di -τ- come -δ-, der. di συντηρέω «osservare, [...] vigilare»]. – 1. Nella filosofia scolastica, la capacità naturale della coscienza umana di conoscere immediatamente i principî morali universali, e distinguere quindi il bene dal male: el giudice, considerate le circunstanze e qualità tutte del caso, ...
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stoicismo
s. m. [der. di stoico]. – 1. Dottrina e scuola filosofica fondata in Atene nel 3° sec. a. C. da Zenone di Cizio, sistematizzata da Crisippo di Soli e comprendente tre grandi periodi: s. antico [...] loro evidenza suscitano l’assenso da parte del soggetto conoscente e che successivamente, connesse ed elaborate secondo concetti universali, vengono a costituire la scienza; la fisica, caratterizzata da una visione dell’universo come un organismo la ...
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UNIVERSALI LINGUISTICI
Raffaele Simone
Il termine universali linguistici indica l'insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un alto numero di esse. Alcuni u. sono ovvi: per es., tutte le lingue hanno...
esposizioni universali
Silvia Moretti
Il sapere umano in mostra
Le esposizioni universali sono insieme fiere commerciali e mostre scientifico-culturali che vengono realizzate nelle più importanti città del mondo. Queste manifestazioni ricoprirono...