lungotermismo s. m. L'idea di assumere come priorità morale del presente il fatto di influenzare positivamente il futuro a lunghissimo termine. ◆ [William David MacAskill, professore associato a Oxford] [...] pensare alle cose. È nata nei circoli legati ai miliardari tech e ai filosofi dell’universitàdiOxford. Parliamo quindi di contesti molto elitari, molto bianchi e molto maschili. I principali pilastri del lungotermismo sono tre. Per prima cosa, la ...
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oxoniense
oxoniènse (o ossoniènse; anche oxoniano) agg. [der. di Oxonia, nome lat. mediev. diOxford], letter. – Della città diOxford nell’Inghilterra merid.: l’università o.; la biblioteca o. (donde [...] o., indirizzo della filosofia analitica (detto anche Scuola analitica diOxford) svolto tra le due guerre mondiali e nell’immediato dopoguerra da un gruppo di professori dell’universitàdiOxford, i quali teorizzavano la filosofia come «analisi del ...
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carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., [...] anche Clarendon Press, la tipografia dell’UniversitàdiOxford), oppure allusive a caratteristiche di espressione formale (per es. il carattere Semplicità), ecc. Ciascuno di questi tipi comprende più serie di caratteri, le quali si differenziano o ...
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college
‹kòliǧ› s. ingl. [dal lat. collegium «corporazione, collegio»] (pl. colleges ‹kòliǧi∫›), usato in ital. al masch. (e comunem. pronunciato ‹kòlleǧ›). – Nell’ordinamento scolastico inglese, il [...] degli studenti all’interno delle università, della cui organizzazione essi sono parte essenziale (non corrisponde al nostro collegio, che in ingl. è detto boarding school): i colleges diOxford, di Cambridge. Negli Stati Uniti d’America, facoltà ...
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questionista
s. m. [dal lat. mediev. qu(a)estionista, der. di quaestio -onis «questione»] (pl. -i). – Nelle università medievali (spec. nella facoltà delle arti diOxford), studente che aveva il compito [...] di rispondere alle questioni poste nelle dispute di grammatica e di logica, come grado successivo a quello di sofista (lat. sophista). ...
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sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono [...] i più celebri sofisti. Nelle università medievali, particolarm. nella facoltà delle arti diOxford, il termine sophista, inteso nel suo originario senso positivo, indicava il grado cui accedevano gli studenti dopo aver frequentato per circa due anni ...
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Filologo inglese, professore di greco all'università di Oxford, nato a Londra il 27 giugno 1840, morto ivi il 17 dicembre 1914. I principali suoi lavori, sia filologicamente sia filosoficamente, sono la pubblicazione dei frammenti di Eraclito...
Filosofo (m. 1380 circa); fu all'università di Oxford, prima fellow del Merton College, poi del Queen's College e, dal 1371, cancelliere dell'università. È autore di celebri trattati di logica, di cui alcuni editi (De sensu composito et diviso,...