affare
s. m. [da a fare, modellato sul fr. affaire, provenz. afar]. – 1. Cosa da farsi, faccenda, briga, cura (anche di cose di molta importanza): un a. urgente, importante, difficile, semplice; a. pubblici, [...] affaires (che è anche titolo di una commedia di O. Mirbeau, del 1903, la quale causticamente ritraeva, nella figura di un uomo d’affari, la decadenza della società moderna, per la quale gli interessi pratici contano assai più che le ragioni del cuore ...
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sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente [...] molto avanti (Boccaccio). 7. Come s. m., il s., il contenuto affettivo o etico dell’animo: nobiltà, delicatezza, squisitezza del s.; uomo di retto, d’alto, di nobile s.; la diversità del s., ecc. Non com., capacità d’intendere: Tu dubbi, e hai voler ...
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mezzo1
mèżżo1 agg. [lat. mĕdius]. – 1. a. Di ogni cosa che (per numero, quantità, grandezza, volume, massa, durata, valore, ecc.) è o si considera la metà dell’intero: m. dozzina, m. migliaio; m. battaglione; [...] una m. idea, un’intenzione non ancora definita; m. figura, con più accezioni (v. figura, n. 3 a e b); m. uomo, uomo di statura e corporatura inferiore al normale (anche m. cartuccia), o che ha scarsa virilità, sia fisiologica sia di carattere; una m ...
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amore
amóre s. m. [lat. amor -ōris, affine ad amare]. – 1. Sentimento di viva affezione verso una persona che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia: amore [...] prova dell’a., o una prova d’a., si diceva, nel passato, quando una donna cedeva alle richieste sessuali da parte dell’uomo (e analogam., pretendere, esigere una prova d’a.); a. puro, sensuale (o dei sensi); a. romantico, che si esprime in forme di ...
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signoreggiare
(ant. segnoreggiare) v. tr. [der. di signore] (io signoréggio, ecc.), letter. – 1. Tenere sotto il proprio potere, sotto la propria autorità, dominare (in senso proprio e traslato): s. [...] sarai, e elli ti signoreggiarà» (s. Bernardino); è antico il sentimento nell’uomo di signoreggiare dispoticamente un altro uomo (P. Verri). Anche intr. (aus. avere), esercitare un potere, un predominio assoluto: l’Inghilterra, con la sua superiorità ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello [...] forma capo di ferro, del principe Pandolfo I di Capua e Benevento, morto nel 981); con altro uso fig., t. di legno, prestanome, «uomo di paglia»; t. di cavolo, t. di rapa, e sim., epiteti ingiuriosi o bonarî, spesso eufemistici, con cui si usa dare a ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] , amministrativo: o. civili, politici (e analogam. o. militari, intesi a organizzare l’esercito); veruna cosa fa tanto onore a uno uomo che di nuovo surga, quanto fa le nuove legge e li nuovi o. trovati da lui (Machiavelli); la osservanza delle buone ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] e cieca fiducia: non sono cose che si possono fare così, a o. chiusi; puoi comprare da lui a o. chiusi, è un uomo onesto. 3. a. Con riferimento diretto o indiretto all’atto del guardare, al movimento o alla direzione dello sguardo: stare con gli o ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con [...] e per le humanae litterae alla concezione dell’uomo e della sua «dignità» quale autore della posto tra humanitas, humanae litterae e paideia o educazione dell’uomo, sia per l’impostazione antropocentrica della riflessione filosofica: quindi si ...
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bene2
bène2 s. m. [dall’avv. bene1]. – 1. a. Ciò che è buono in sé, cioè perfetto nella compiutezza del suo essere o nel suo valore morale, e quindi oggetto di desiderio, causa e fine dell’azione umana: [...] scritte soltanto in grafia unita, v. dabbene e perbene. 6. concr. a. Ogni mezzo atto alla soddisfazione dei bisogni dell’uomo (nel linguaggio econ., quasi sempre sinon. di merce). In partic.: b. economico, qualsiasi mezzo, come sopra definito, di cui ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...