padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi [...] dei cuccioli è un pastore maremmano; In picciol corso mi parieno stanchi Lo p. e’ figli (Dante), il lupo e i lupacchiotti. c. Uomo che adempie alle funzioni di padre, che ha il comportamento di un vero padre, senza essere tale: è stato un p. per lui ...
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dignità s. f. [dal lat. dignĭtas -atis, der. di dignus «degno»; nel sign. 3, il termine ricalca il gr. ἀξίωμα, che aveva entrambi i sign., di «dignità» e di «assioma»]. – 1. a. Condizione di nobiltà morale [...] posto dal suo grado, dalle sue intrinseche qualità, dalla sua stessa natura di uomo, e insieme il rispetto che per tale condizione gli è dovuto e ch’egli deve a sé stesso: tutelare, difendere la propria d.; abbassare la propria d.; vizî che degradano ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; [...] , canta come un dio; Bellini è il dio della melodia. E di persona o cosa che sia soggetto di culto e quasi di adorazione: quell’uomo è un dio per lei; Napoleone era un dio per i suoi soldati; s’è fatto un dio del suo ventre, di persona molto golosa ...
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borreliòṡi s. f. [dal nome del genere Borrelia (v. la voce prec.), col suff. medico -osi]. – In medicina, sindrome dovuta alla borrelia, microrganismo trasmesso all’uomo tramite gli escrementi dei pidocchi [...] della cute: è caratterizzata da febbri ricorrenti, cefalea, dolori muscolari e articolari, ingrossamento del fegato e della milza; accidentalmente anche le zecche, che sono i vettori della borreliosi tra i roditori, possono infettare l’uomo. ...
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mortale
agg. e s. m. [dal lat. mortalis, der. di mors mortis «morte»]. – 1. a. agg. Che è soggetto a morte: gli uomini sono m.; il corpo è m., l’anima è immortale; le spoglie m., il corpo, il cadavere; [...] Estens., la vita m. (poet. il corso m.), la vita umana, contrapposta alla vita eterna dello spirito. b. s. m. L’uomo, in quanto soggetto a morte; spec. al plur., e in contesti per lo più commiserativi o riferiti alle qualità negative degli uomini: O ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; [...] nostre mani) o vivo o m.; eran tutti smaniosi d’aver nell’unghie l’uccisore, o vivo o m. (Manzoni); vile!, tu uccidi un uomo m., frase prov. (v. maramaldo). In tono enfatico: è (o sarà) già m. e sepolto, m. e seppellito, m. e sotterrato, di persona ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] e di famiglia, i dati relativi alla nascita, alla morte e al matrimonio, la residenza e il domicilio. Considerando poi l’uomo come membro della comunità giuridica, si perviene al concetto più ampio dello s. personale, che è il presupposto di tutte le ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] cava, cavallo, cavallone). 7. Sempre al sing., in tutti i sign. che seguono: a. La facoltà naturale di parlare, la favella: soltanto l’uomo è dotato di p., o ha il dono della p. (con altra accezione, avere il dono della p., la capacità di parlare con ...
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scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel [...] la nostra anima (Dante); l’amore per la sc.; il lume, i lumi della sc.; spezzare il pane della sc., fig. insegnare; uomo di scienza, scienziato, o più genericam. studioso, persona colta, erudita: sapeva leggere ... e passava, in quelle parti, per un ...
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rispètto (ant. respètto) s. m. [lat. respĕctus -us «il guardare all’indietro; stima, rispetto»]. – 1. a. Sentimento e atteggiamento di riguardo, di stima e di deferenza, devota e spesso affettuosa, verso [...] ecc.); sentire, nutrire, provare r. per o verso qualcuno; incutere, ispirare, imporre r., un senso di r. in qualcuno; è uomo che merita r.; esprimere il proprio r.; ammirare con rispetto; e quanto al modo: r. grande, scarso, profondo, filiale, timido ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...