corruttibile /kor:u't:ibile/ agg. [dal lat. tardo corruptibĭlis, der. di corrumpĕre "corrompere", part. pass. corruptus]. - 1. a. (non com.) [soggetto a corrompersi, riferito a oggetti, materiali, sostanze] [...] , deteriorabile, inquinabile, (non com.) putrescibile. ↔ inalterabile, incontaminabile, incorruttibile. b. [soggetto a deteriorarsi, detto di uomo, organismo e sim.] ≈ caduco, fragile, mortale. ↔ immortale, perenne. 2. [di persona, che può essere ...
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morale [dal lat. moralis, der. di mos moris "costume"]. - ■ agg. 1. [che concerne il comportamento dell'uomo nella scelta e attuazione responsabile del bene e del male: valori m.] ≈ etico. 2. a. [di persona, [...] comportamento, ecc., che rispetta i princìpi ritenuti giusti e onesti: una persona m.; spettacolo m.] ≈ castigato, casto, costumato, decente, morigerato. ↔ immorale, indecente, lascivo, licenzioso, osceno, ...
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grassezza /gra's:ets:a/ s. f. [der. di grasso]. - 1. a. [l'essere grasso, con riferimento al corpo dell'uomo e degli animali] ≈ adiposità, grasso, pinguedine. ‖ obesità. ↔ (non com.) asciuttezza, esilità, [...] gracilità, magrezza, snellezza. b. (agr.) [qualità di un terreno ben concimato e ricco di sostanze nutritive] ≈ (lett.) feracità, fertilità, produttività. ↔ aridità, improduttività, sterilità. 2. (fig., ...
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grasso [lat. crassus, grassus]. - ■ agg. 1. [di persona o animale che ha il tessuto adiposo abbondante: un giovanotto g.; g. come un porco] ≈ adiposo, (region.) chiatto, (non com.) ciccioso, (scherz.) [...] , (region.) grascia, (spreg.) grassume, (spreg.) lardo. ‖ cellulite, cuscinetto, rotolo. b. [l'essere grasso, con riferimento al corpo dell'uomo e degli animali] ≈ e ↔ [→ GRASSEZZA (1. a)]. c. (f. -a) [persona con abbondante tessuto adiposo: i g. e ...
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morigeratezza /moridʒera'tets:a/ s. f. [der. di morigerato]. - 1. [l'essere sobrio: una vita di grande m.] ≈ castigatezza, continenza, frugalità, moderatezza, moderazione, moralità, (non com.) parchezza, [...] sobrietà, temperanza. ↑ austerità. ↔ incontinenza, intemperanza, scostumatezza, smodatezza, sregolatezza. ↑ depravazione, dissolutezza. 2. [l'essere onesto e probo: un uomo di provata m.] ≈ e ↔ [→ MORALITÀ (1. b)]. ...
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così /ko'si/ [lat. eccu(m) sic]. - ■ avv. [nel modo che si vede, che s'è detto o che si sta per dire: c. va il mondo; non parlare c.; tutti lo chiamano c.; ha detto proprio c.; Canti, e c. trapassi Dell'anno [...] in nessun modo. ■ agg. 1. [riferito all'aspetto di una cosa: mi piacerebbe un vestito così; non ho mai visto un uomo c.; parole c. non ne ho mai sentite] ≈ (lett.) cosiffatto, (lett.) siffatto, simile. ● Espressioni: fam., così (e) così [ripetuto, in ...
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morte /'mɔrte/ s. f. [lat. mors mortis]. - 1. a. [cessazione delle funzioni vitali nell'uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente: è in lutto per la m. di un parente] ≈ decesso, (eufem.) dipartita, [...] perdita, (eufem.) scomparsa, (lett.) trapasso. ↔ vita. ‖ nascita. ⇓ Ⓣ (giur.) premorienza. ● Espressioni: fam., avercela a morte (con qualcuno) [avere in odio qualcuno: avercela a m. con tutti] ≈ detestare ...
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mortificazione /mortifika'tsjone/ s. f. [dal lat. tardo mortificatio -onis, der. di mortificare "far morire"]. - 1. (teol.) [sofferenza che l'uomo volontariamente s'impone per vincere le cattive inclinazioni [...] o come pratica ascetica: sottoporsi a una continua m.] ≈ macerazione. ‖ penitenza, privazione, sacrificio. 2. (fig.) [l'essere ferito nell'amor proprio: provare m. per un rimprovero] ≈ avvilimento, desolazione, ...
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costante [dal lat. constans -antis, part. pres. di constare "fermarsi, star fermo"]. - ■ agg. 1. [che non cambia, spec. riferito a carattere, propositi e sim.: volontà, desiderio c.] ≈ continuo, durevole, [...] stabile, tenace. ↔ fragile, incostante. 2. [di persona, che resta fedele a un suo piano: è un uomo poco c. nello studio] ≈ assiduo, coerente, perseverante, resistente, saldo, tenace. ↑ accanito, ostinato, pertinace, pervicace. ↔ incostante, instabile ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...