uscioùscio s. m. [lat. ōstium «porta, entrata», lat. tardo ūstium, affine a os oris «bocca, apertura»]. – 1. Sinon. di porta (apertura e serramento), usato ormai quasi esclusivam. in Toscana, dove indica [...] sull’u., avvicinarsi a esso, affacciarvisi; L’artigiano a mirar l’umido cielo, Con l’opra in man, cantando, Fassi in su l’uscio (Leopardi); mettersi sull’u., stare sull’u.; Sta il cacciator fischiando Su l’u. a rimirar Tra le rossastre nubi Stormi d ...
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urtare
1. MAPPA Il verbo URTARE significa sbattere casualmente, con più o meno violenza, contro qualcuno o qualcosa (u. qualcuno passando, correndo; u. qualcuno con una valigia; u. con la moto un pedone; [...] il verbo significa sbattere con violenza contro qualcosa (la barca urtò in uno scoglio; ho urtato contro un muro; l’automobile uscì di strada e andò a u. contro un albero) 4. oppure, in senso figurato, imbattersi, incappare (u. in una difficoltà, in ...
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battente2
battènte2 s. m. [part. pres. di battere]. – 1. a. Parte dell’imposta di un uscio o di una finestra che, serrando, combacia con lo stipite, la soglia e l’architrave, o con l’altra imposta. b. [...] o d’altro che s’apre e si chiude con movimento simile a quello delle imposte. 3. Martello o anello fissato all’uscio delle case per picchiare (detto anche picchiotto, battaglio o bussatoio). 4. Martello che batte le ore negli orologi a suoneria. 5 ...
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scranna
s. f. [dal longob. skranna «panca»]. – In origine, sedia dottorale, o seggio del giudice, di legno, con braccioli e con spalliera molto alta; con questo sign., la parola si è mantenuta (anche [...] anche lo zio Antonio, poveretto, non era più quello di prima, e stava lì, sull’uscio dell’osteria, inchiodato dalla paralisi sulla s. (Verga); Dosolina ... socchiuse l’uscio pian pianino, v’accostò una s. senza far rumore, e pregando ... stette a far ...
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finestra
finèstra (ant. fenèstra) s. f. [lat. fenĕstra]. – 1. a. Apertura nei muri esterni di un edificio, destinata a dare luce e aria agli ambienti interni e a consentire la vista da questi ultimi [...] di f., colpo di balestra, il vento che viene dalle fessure è pericoloso; chi non l’ha all’uscio l’ha alla f., ognuno ha le sue infelicità; Dio serra un uscio e apre una f., Dio leva un bene per darne un altro. 2. Apertura in genere, non determinata ...
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catena
caténa s. f. [lat. catēna]. – 1. a. Mezzo di collegamento e di unione fatto di più anelli di ferro o d’altro metallo passati l’uno dentro l’altro, che serve per tener saldamente legate cose, animali, [...] igienici, per fare scendere l’acqua (per lo più usato assol.: tirare la c.); c. dell’uscio, piccola catena tra due battenti di un uscio, che permette di tenerlo socchiuso senza che altri possa entrare; catene da neve, catene metalliche, talora con ...
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affacciare
v. tr. e intr. [der. di faccia] (io affàccio, ecc.; aus. essere). – 1. Mettere alla finestra, mostrare o sporgere da un’apertura: affacciarono il bambino al balcone; un gatto che affacciava [...] il muso fra i battenti (Verga). Più com. il rifl., mettersi alla finestra, sull’uscio, ecc., farsi vedere per poco in un luogo: affacciarsi al balcone, alle scale, sull’uscio; s’affacciò appena alla riunione e se ne andò; con uso assol.: io questo ...
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peritarsi
v. intr. pron. [lat. tardo pĭgrĭtari, intens. di pigrari «essere indolente, pigro», der. di piger «pigro»] (io mi pèrito, ecc.), letter. – Esitare a compiere un’azione, per mancanza di volontà [...] strane domande alle quali io rispondeva secondo il mio carattere senza peritarmi un attimo (Cicognani); si fermò timida sull’uscio ..., e Stefano capì che s’era peritata di trovarlo ancora a letto (Pavese). ◆ Part. pres. peritante, anche come agg ...
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usciata
s. f. [der. di uscio], tosc. – Colpo violento d’uscio che sbatte o viene sbattuto: si udì un’u.; chiuse la porta con un’u.; spesso come atto di rabbia o d’indignazione: fare, dare un’u. in faccia, [...] sul muso, dietro le spalle a uno ...
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aprire
v. tr. [lat. apĕrīre] (pass. rem. aprìi o apèrsi, apristi, ecc.; part. pass. apèrto). – 1. Verbo di largo uso e di sign. ampio e generico, contr. di chiudere e serrare. a. Disgiungere le parti [...] è una chiave che apre tutte le porte, che spiana o elimina ogni ostacolo. Per estens., a. una stanza, aprirne l’uscio; anche assol.: hanno suonato, va’ ad aprire; a. la bottega, il negozio, per incominciare il lavoro della giornata; a. un locale ...
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USCIO (A. T., 24-25-26)
Claudia MERLO
Comune della Liguria, in provincia di Genova. Comprende una serie di piccoli centri e aggregati, di cui il principale è Chiesa (361 m. s. m.), sede del comune, sparsi nella boscosa valle del Torrente Recco,...
uscio [plur. uscia, nel Fiore]
Guido Favati
Delle non molte occorrenze del termine (s'incontra usato solo nella Commedia e nel Fiore) quella che ricorre nel contesto più drammatico s'incontra certo in If XXXIII 46, dove il conte Ugolino esprime...