puntale s. m. [der. di punta¹]. - [rinforzo, spec. metallico, che si mette all'estremità di taluni oggetti per proteggerli dall'usura: p. dell'ombrello] ≈ ghiera, gorbia, [di una fibbia] ardiglione. ⇑ [...] punta ...
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consumo s. m. [der. di consumare¹]. - 1. a. [il consumare, il ridurre al nulla un prodotto usandolo: il c. giornaliero di latte] ≈ impiego, uso, utilizzazione, utilizzo. ↔ conservazione, mantenimento. [...] b. [il consumarsi, il logorarsi di qualcosa] ≈ consumazione, consunzione, degrado, logoramento, logorìo, usura. 2. (econ.) [il momento in cui un bene viene acquistato dal cliente: prezzo al c.; flessione dei c.] ≈ acquisto, vendita. ▲ Locuz. prep.: ...
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cravattaro s. m. [der. di cravatta] (f. -a), region. - [chi presta i soldi a usura] ≈ (tosc.) malmignatto, (spreg.) scortichino, strozzino, usuraio. ...
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speculazione /spekula'tsjone/ s. f. [dal lat. tardo speculatio -onis "esplorazione; indagine filosofica"; il sign. 2 ricalca il fr. spéculation]. - 1. [il ricercare e indagare in quanto attività teoretica: [...] o finanziaria da cui ci si propone di realizzare un forte utile] ≈ ‖ affare, investimento, transazione. b. (estens., spreg.) [attività intesa a conseguire un vantaggio personale, condotta senza scrupoli] ≈ sfruttamento. ‖ strozzinaggio, usura. ...
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resistenza /resi'stɛntsa/ s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistěre "resistere"]. - 1. a. [il resistere e, anche, il modo e i mezzi stessi con cui si attua: vincere la r. del vento] ≈ opposizione. [...] forza, gagliardia, robustezza, vigoria, vigorosità. ↔ debolezza, delicatezza, fiacchezza, fragilità. 3. (estens.) [di cosa, il resistere all'usura o all'uso prolungato senza deteriorarsi: un materiale che ha poca r.] ≈ robustezza, saldezza, solidità ...
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resistere /re'sistere/ v. intr. [dal lat. resistĕre, der. di sistĕre "fermare, fermarsi", col pref. re-] (aus. avere). - 1. [far valere la propria forza fisica di fronte a quella altrui, con la prep. a [...] resiste bene alla fatica] ≈ reggere (ø), sopportare (ø), tollerare (ø). ↔ arrendersi, cedere. b. [di cosa, sopportare l'usura o l'uso prolungato senza deteriorarsi: un materiale che resiste nel tempo] ≈ conservarsi, durare, mantenersi. ↔ alterarsi ...
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strapazzo /stra'pats:o/ s. m. [der. di strapazzare]. - 1. [lo strapazzare un indumento, un oggetto e sim.: il cappello del nonno ha subìto non pochi s.] ≈ maltrattamento. ↓ logorio, usura. ‖ danneggiamento. [...] ▲ Locuz. prep.: da strapazzo 1. [di abito resistente, ma di basso prezzo e senza eleganza, che s'indossa per usi nei quali non si può averne troppa cura: giacca, scarpe da s.] ≈ andante, (pop.) da battaglia. ...
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strozzare /stro'ts:are/ [der. di strozza] (io stròzzo, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [uccidere comprimendo fortemente con le mani o con oggetti le vie respiratorie superiori, anche iperb.: lo hanno strozzato [...] le vie respiratorie: questa lisca mi stava strozzando] ≈ soffocare. 2. (fig., pop.) a. [prestare denaro a usura] ≈ (gerg.) incravattare, (lett.) iugulare, (pop.) scannare, (fam.) scorticare, (pop.) strangolare. b. (estens.) [richiedere un prezzo ...
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strozzinaggio /strots:i'nadʒ:o/ s. m. [der. di strozzino]. - [richiesta esorbitante di interessi su una somma di denaro data in prestito] ≈ (fam.) strozzamento, (pop.) strozzo, usura. ...
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Diritto
Delitto che può assumere la forma della prestazione o della mediazione usuraria (art. 644 c.p.). Commette la prima chiunque si faccia dare o promettere, sotto qualsiasi forma, per sé o per altri, interessi usurari o altri vantaggi come...