stafisagria
stafiṡàgria (o stafiṡagra) s. f. [dal lat. staphis agria, gr. σταϕίς ἀγρία, propr. «uva selvatica»]. – Erba delle ranuncolacee (Delphinium staphysagria), di solito annuale, originaria del [...] Mediterraneo e piuttosto rara nel territorio italiano (in Toscana è chiamata, per alterazione popolare, stafusaria o strafusaria, e in altre regioni erba pidocchiara o erba da pidocchi): è coperta di peli ...
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nappa
s. f. [lat. mappa (per la dissimilazione della m, cfr. nespolo)]. – 1. Mazzetto di fili (di seta, lana, ecc.) che, legato all’estremità di un cordone, o sull’orlo di un drappo, ecc., serve come [...] poi inviati alla filatura. d. N. sottile, rete mediana, a maglie sottili, del tramaglio. e. Sinon. di pennello, del chicco d’uva. 3. pop. Naso grosso, nasone: guarda che n.!; ha una bella n.!; anche riferito, per metonimia, a persona che ha un grosso ...
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stagione
stagióne s. f. [lat. statio -ōnis, propr. «sosta, fermata», der. di stare «stare fermo»; cfr. stazione]. – 1. Ciascuno dei quattro intervalli di tempo (s. astronomiche) nei quali l’anno resta [...] la terra dà determinati prodotti: la s. della semina, della raccolta, della vendemmia; la s. delle ciliegie, delle castagne, dell’uva, dei fichi; la s. dei fiori, la primavera; la s. delle rose, dei gigli, dei crisantemi; analogam., con riferimento ...
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calore
calóre s. m. [lat. calor -ōris, der di calere «essere caldo»]. – 1. La sensazione determinata dalla vicinanza o dal contatto del corpo umano con un oggetto o con un ambiente caldi, cioè a temperatura [...] dal Sole: Guarda il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante), il succo dell’uva, maturata dal calore solare, diventa vino. 2. a. In fisica, secondo la teoria dinamica o cinetica del c., affermatasi col declino delle ...
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rimestare
v. tr. [comp. di ri- e mestare] (io rimésto, ecc.). – 1. Mestare di nuovo, o, più spesso, mestare con impegno o a lungo: r. l’uva nel tino: r. la calcina; r. la polenta, il sugo, la salsa, [...] un intingolo, perché non si attacchino sul fondo del tegame durante la cottura; con uso assol.: r. in un vaso, in un cassetto; r. col bastone in una vasca; le sue mani tremanti incominciarono a r. tra ...
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porto5
pòrto5 (o Pòrto) s. m. [dal nome port., Porto (preceduto dall’art. o «il»), della città e distretto di Oporto, centro dell’invecchiamento di questi vini (che avviene in realtà a Vila Nova de Gaia, [...] , acquistando col tempo il suo tipico colore variabile dal rosso cupo al rosato se è prodotto da uve colorate; se da una uva bianca ha colore dal dorato al bianco pallido. È usato prevalentemente come aperitivo (p. secco), o come vino da dessert (ma ...
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portoghese
portoghése agg. e s. m. e f. [dal port. portuguez, lat. mediev. Portucalensis]. – 1. agg. e s. m. e f. Del Portogallo, stato dell’Europa occid., nella parte della penisola iberica che si affaccia [...] come cittadino del Portogallo. 3. s. m. Vitigno, originario del Portogallo e coltivato nell’Italia settentr., che fornisce uva da mensa e da vinificazione, caratterizzata da grappoli grandi, conici, alati, con acini rotondi, nero-violacei, di sapore ...
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fungo
s. m. [lat. fŭngus] (pl. -ghi). – 1. a. Organismo eucariote, filamentoso, immobile, che trae il proprio nutrimento da altri organismi, vivi o in decomposizione, formato da un corpo vegetativo (micelio), [...] le specie più semplici sono unicellulari, come per es. gli organismi microscopici che determinano la fermentazione del mosto d’uva, della birra, ecc., alcuni parassiti, e i f. patogeni, detti anche miceti (v. micete), microrganismi responsabili delle ...
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racchio2
ràcchio2 s. m. [etimo incerto]. – Raspollo, grappolino d’uva stentato e formato da pochi e radi acini, che resta sulla vite dopo la vendemmia. ...
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Il frutto della vite, costituito da un’infruttescenza (grappolo composto di cime), comprendente un certo numero di bacche (acini o chicchi) di vario colore, dal verde al giallo-dorato, al rosso, al bluastro, al nero-violaceo, portate da un complesso...