devastare
v. tr. [dal lat. devastare, comp. di de- e vastare, der. di vastus «spopolato»]. – 1. Rovinare, guastare con saccheggi e distruzioni: i barbari devastarono intere regioni. Per estens.: la grandine [...] sfatto, o deturpare, sfigurare: un fisico devastato dai patimenti, dal vizio, dalla malattia; viso devastato dal vaiolo, da un’orribile cicatrice. In senso fig., distruggere moralmente, sconvolgere profondamente: animo devastato dalle sventure; una ...
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vaiolare
v. intr. [der. di vaio1] (io vaiòlo, ecc.; aus. essere). – Forma rara per invaiolare: quel nero che vajòla la pietra dura di certe case antiche (Pirandello). Con la particella pron., vaiolarsi, [...] assumere un aspetto vaiolato: Guardo l’orizzonte Che si vaiola di crateri (Ungaretti). ◆ Part. pass. vaiolato, anche come agg. (v. la voce). ...
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vaioloide
vaiolòide s. f. [comp. di vaiol(o) e -oide]. – In medicina, forma attenuata di vaiolo, con modesta eruzione, scarsi fenomeni generali, minima tendenza alle complicazioni. ...
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butterato
agg. [der. di buttero1]. – Pieno di butteri, di segni del vaiolo e, per estens., anche dell’acne: viso b.; anche riferito alla persona (ma intendendo nel viso): un giovane butterato. ...
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buttero1
bùttero1 s. m. [dall’arabo buṭūr, plur. di baṭr «pustola»]. – Ciascuna delle cicatrici che le pustole del vaiolo lasciano sulla faccia. ...
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ombelicato
(meno com. umbilicato) agg. [dal lat. umbilicatus]. – Di oggetto che presenta una depressione o un rilievo al centro, simile a un ombelico: scudo o., scudo con umbone; pàtera o., che presenta [...] animali o vegetali con fossetta somigliante all’ombelico: frutto o. (per es., il frutto del melo); arancio o., lo stesso che navel. In medicina, di formazioni patologiche con depressione per lo più centrale: papule o.; vescicole o. (nel vaiolo). ...
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inclusione
incluṡióne s. f. [dal lat. inclusio -onis]. – 1. a. L’atto, il fatto di includere, cioè di inserire, di comprendere in una serie, in un tutto (spesso contrapp. a esclusione): i. di un nome [...] e affinità tintoriali diverse, che si osservano nel citoplasma cellulare in determinate malattie virali, come la rabbia, il vaiolo, il tracoma e alcune congiuntiviti. c. Nel linguaggio odontoiatrico, i. dentaria, la mancata eruzione di un dente ...
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cafro
agg. e s. m. [dall’arabo kāfir «infedele», cioè «non musulmano»]. – 1. In antropologia, appartenente a uno dei principali tipi razziali dei negridi, frequente fra i Bantu delle regioni sud-orientali [...] bruno-scura, cranio allungato e prognatismo moderato. Al plur., Cafri, denominazione di origine coloniale dei Bantu sud-orientali, oggi sostituita da quella di Nguni. 2. In medicina, febbre dei Cafri, forma attenuata di vaiolo, sinon. di alastrim. ...
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idroa
idròa s. f. [italianizzazione del lat. scient. hydroa, comp. di hydro- «idro-» e del gr. ᾠόν «uovo»]. – Nel linguaggio medico, denominazione tradizionale e generica di alcune dermatosi caratterizzate [...] stagione primaverile ed estiva, caratterizzata dalla comparsa, sulla cute delle parti scoperte e in seguito all’azione della luce solare, di un’eruzione vescicolare o vescicolare pustolosa, che lascia piccole cicatrici simili a quelle del vaiolo. ...
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vaiolo medicina Malattia infettiva acuta, contagiosa ed epidemica, di natura virale, caratterizzata da un tipico esantema vescicolopustoloso. Può colpire, oltre l’uomo, diversi animali, nei quali, a seconda della specie, riveste carattere ora...
variola Nella terminologia medica anglosassone, v. maior e v. minor, il vaiolo umano e la sua forma clinica attenuata (alastrim). In dermatologia, acne varioliforme di Bazin, lo stesso che mollusco contagioso (➔ mollusco).