conca
cónca s. f. [lat. concha «conchiglia, vaso», gr. κόγχη]. – 1. a. Capace recipiente di terracotta, a grosse pareti e con imboccatura più larga del fondo, usato soprattutto per lavarvi i panni, per [...] gran profeta l’ossa (Ariosto). d. Barchetta: E perché ’l mar non possa farvi offesa Lo varcherete ne la c. mia (Bembo). 3. carsica; c. di sbarramento, originata dallo sbarramento di una valle a opera di una frana, di un deposito morenico, ecc ...
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sifone
sifóne s. m. [dal lat. sipho -onis, gr. σίϕων -ωνος «tubo»; nel sign. 3, ricalca il fr. siphon]. – 1. Nelle costruzioni idrauliche, condotto di adduzione che porta un liquido da un serbatoio a [...] discendere nel rimanente tratto fino a cadere nel serbatoio a valle: se vengono mantenuti i livelli dei due serbatoi, compressa contenuta nella parte superiore della bottiglia, esce spontaneamente non appena si agisce su un’apposita leva a molla ...
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affondare
v. tr. e intr. [lat. mediev. affundare, comp. di ad- e fundus «fondo2»] (io affóndo, ecc.). – 1. tr. a. Mandare a fondo, sommergere: a. una nave, un’ancora, un galleggiante. b. Immergere, far [...] carne; affondava il viso nel guanciale bagnato di lacrime (Verga). c. non com. Rendere più fondo scavando: a. una buca, un fossato; poltrona di pelle; una chiesetta quasi affondata nella valle; strade e stradette, ... ogni tanto affondate, sepolte ...
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recingere
recìngere (letter. o tosc. ricìngere) v. tr. [dal lat. recingĕre (der. di cingĕre: v. cingere), che nel lat. class. ebbe il sign. di «sciogliere», nel lat. tardo di «cingere nuovamente»] (coniug. [...] o stringendo o chiudendo: gli recinse il collo con le braccia (non com.); tutto il parco fu recinto con un alto muro; fa che tu costui ricinghe D’un giunco schietto (Dante); una valle Che da sei montagnette ond’è ricinta Scende ... (Foscolo); in usi ...
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marzaiola
marzaiòla s. f. [femm. sostantivato dell’agg. marzaiolo]. – 1. Piccola anatra italiana (Anas querquedula) che non supera i 40 cm di lunghezza: abita tutte le regioni centrali dell’Europa e [...] dell’Asia; in Italia è di doppio passo regolare, e nidifica in zone sparse della Valle Padana. 2. Altro nome (anche marzarola) dato nell’Italia
centr. all’uccello alzavola. ...
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canale
s. m. [lat. canalis, der. di canna «canna»]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi sede di scorrimento d’acqua, creata artificialmente (per servire all’irrigazione, al prosciugamento di terre, alla [...] acqua (c. di collegamento), o sono paralleli a un fiume nel suo tratto non navigabile (c. latera›li), o uniscono un fiume, da un punto a Manica, il c. di Sicilia, ecc.); anche, antica valle fluviale invasa da acque marine (canali della Dalmazia); o ...
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flebile
flèbile agg. [dal lat. flebĭlis, der. di flere «piangere»]. – Lacrimevole, lamentoso: si dice soprattutto di voce o suono che sa di pianto o che invita al pianto, o, più semplicem., lieve e mestamente [...] : un f. sussurro; musica f.; f. melodia; In queste voci languide risuona Un non so che di f. e soave (T. Tasso); Il flebil suon de le pietose voci (Marino); Invan sonò la valle Del f. usignol (Leopardi); Era preghiera, e mi parea lamento, D’un suono ...
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belucistan
belucistàn s. m. – Tappeto orientale, molto commercializzato, di produzione in genere non anteriore al sec. 20°, che prende il nome dalla regione asiatica del Belucistàn (tra l’Iran sud-orient. [...] e la bassa valle dell’Indo), ma è in realtà lavorato da tribù nomadi di Beluci o Baluci (v. la voce); è un tappeto con trama e ordito di lana, talora mista a cotone, con disegni geometrici a colori poco variati, di tono cupo, con predominio di blu o ...
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sdigiunarsi
v. intr. pron. [der. di digiuno2, col pref. s- (nel sign. 1); cfr. digiunare], non com. – Rompere il digiuno; mangiare qualcosa a digiuno, per la prima volta nella giornata, e per estens. [...] togliersi la fame: fecero alto una mattina in una piccola valle,... con disegno di sdigiunarsi intanto che i loro cavalli pascevano in que’ prati (Magalotti); un’ora fa abbiamo incontrato sulla strada un vecchio lupo, quasi svenuto dalla fame ... che ...
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pizzo1
pizzo1 s. m. [da un tema onomatopeico piz-]. – 1. a. region. Con accezione generica, estremità appuntita di qualche cosa, cocca, lembo: il p. del fazzoletto, della camicia; un cappello a due, [...] Bernina; Pizzo dei Tre Signori, negli Alti Tauri, alla testa della Valle Aurina; Pizzo d’Ormèa, in Piemonte; Pizzo d’Uccello, nelle farsi crescere, tagliarsi il p.; un signore col p. brizzolato. Non com., al plur., pizzi, basette a punta. 3. Sinon. ...
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VALLE (o Da Valle, non Della Valle, Dalla Valle), Andrea
Vincenzo Golzio
Architetto, nato secondo ogni probabilità a Padova, dove già si trovava nel 1533. Scolaro del Falconetto, in quell'anno lavorava sotto la sua direzione alla cappella...
dipendenza
Geni Valle
Non poter fare a meno di qualcuno o di qualcosa
La dipendenza è una condizione per cui una persona, una sostanza o un'attività diventano indispensabili per soddisfare le nostre necessità o per farci sentire meglio. La...