sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, [...] taglio s. il mento; mi fa male s. il piede. b. Di cose non a contatto ma a una certa distanza l’una dall’altra: si nascose s. il combatterono a lungo s. le mura di Troia; c’era un’ampia valle s. il castello; abbiamo il lago proprio s. casa nostra; ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto [...] dall’altra p. del fiume, della piazza; tienti sempre sulla p. destra della strada; passare da una p. all’altra della valle; per non salutarmi, girò la testa dall’altra p.; camminava diritto senza voltarsi da nessuna p.; il quadro pende da una p.; la ...
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patire1
patire1 v. tr. e intr. [lat. pop. *patire per il lat. class. pati «sopportare, permettere, soffrire»] (io patisco, tu patisci, ant. io pato, tu pati, ecc.; aus. avere). – 1. letter. a. Ricevere [...] il soggetto la patisce; Se vïolenza è quando quel che pate Nïente conferisce a quel che sforza, Non fuor quest’alme per essa scusate (Dante); qualche angusta valle Sola pativa il ferro delle vanghe (Pascoli), soggiaceva cioè all’opera delle vanghe. b ...
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lacrima
làcrima (o làgrima) s. f. [lat. lacrĭma, cfr. gr. δάκρυμα]. – 1. a. Stilla di umore, secreto da apposite ghiandole dell’occhio (ghiandole lacrimali), che fuoriesce dalla rima palpebrale in determinate [...] scoppiare in lacrime; sciogliersi, struggersi in lacrime, piangere dirottamente; non avere il dono delle l., non poter piangere. E con valore generico di dolore, patimento: gli è costato molte l.; valle di lacrime (locuz. biblica), il mondo, la vita ...
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torto2
tòrto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.; propr. «ciò che non è retto, che non è giusto»]. – 1. Il contrario di diritto1, quindi azione ingiusta, ingiuriosa, colpevole: pensa ch’i’ sono [...] presso Dio che allevia e compensa ogni ingiustizia; questa oscura valle, Ove piangiamo il nostro e l’altrui torto (Petrarca morto, Per me; ma un d’i neri cherubini Li disse: «Non portar: non mi far torto. Venir se ne dee giù tra ’ miei meschini Perché ...
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bocca
bócca s. f. [lat. bŭcca «guancia, gota», poi «bocca»]. – 1. Cavità rivestita di mucosa, che nell’uomo e negli animali costituisce la parte iniziale del canale alimentare e, nei vertebrati, anche [...] b., con reticenza e incertezza, di mala voglia; con la b. e non col cuore, a fior di labbra ma senza sentimento; per b. di libera, b. rigurgitata, secondo che il livello del liquido a valle della bocca sia più basso di tutto o soltanto di parte ...
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sputare
v. intr. e tr. [lat. spūtare, der. di spūtum: v. sputo]. – 1. intr. (aus. avere) Espellere con forza dalla bocca un getto di saliva, anche misto a catarro e muco: è proibito s. per terra; s. [...] umana in quella di un serpente], Suffolando si fugge per la valle, E l’altro [il serpente che si era trasformato in uomo dal cavo orale: sputa quella robaccia che hai messo in bocca!; non s. i nòccioli delle ciliegie per terra!; bevve un sorso di ...
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coprire
(ant. o poet. covrire) v. tr. [lat. cooperire, comp. di co-1 e operire «coprire»] (io còpro, ant. cuòpro, ecc.; pass. rem. coprìi o copèrsi, copristi, coprì o copèrse, coprimmo, copriste, coprìrono [...] basso (ma c. le carte, tenerle in modo che l’avversario non possa vederle). b. Riparare con panni o altro una parte del spazio in tutta la sua superficie: la nebbia copriva tutta la valle; Serse, volendo occupare la Grecia, coprì il mare di navi ...
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locale1
locale1 agg. [dal lat. tardo localis, der. di locus «luogo»]. – 1. Di luogo, che ha in sé idea di luogo: memoria l., che ritiene i luoghi, lo stato e la disposizione dei luoghi e delle cose; [...] camere di commercio, ecc.: possono essere statali (o governativi) e non statali; analogam., gli organi l., l’amministrazione l., ecc. luogo o in una parte determinati: rimedio che opera localmente; il burrone è chiamato localmente «Valle d’inferno». ...
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salto1
salto1 s. m. [lat. saltus -us, der. di salire «saltare, danzare», supino saltum]. – 1. a. L’atto di saltare; insieme di movimenti mediante i quali il corpo dell’uomo, spinto dall’azione estensiva [...] per indicare la rapidità con cui ci si alza; fig., s. nel buio (non com. nel vuoto), decisione presa alla cieca, che presenta un esito incerto e un della corrente del fluido valutata a monte e a valle di un motore idraulico. c. Nel linguaggio scient. ...
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VALLE (o Da Valle, non Della Valle, Dalla Valle), Andrea
Vincenzo Golzio
Architetto, nato secondo ogni probabilità a Padova, dove già si trovava nel 1533. Scolaro del Falconetto, in quell'anno lavorava sotto la sua direzione alla cappella...
dipendenza
Geni Valle
Non poter fare a meno di qualcuno o di qualcosa
La dipendenza è una condizione per cui una persona, una sostanza o un'attività diventano indispensabili per soddisfare le nostre necessità o per farci sentire meglio. La...