valorevalóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] che precedono o anche con quelli economici, la locuz. mettere in valore (dal fr. mettre en valeur), valorizzare, cioè rendere fruttifero un (v. luminismo). In partic., si parla di v. plastici non soltanto in scultura o in architettura, ma anche in ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; [...] materiali varî (t. di legno, di metallo, di materiali plastici, di marmo o di pietra; t. rettangolare, quadrata, in varie città italiane, prima dell’adozione del sistema metrico decimale, con valori molto diversi (da un minimo di 4,353 m2 a Venezia a ...
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purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone [...] ogni teoria o posizione linguistica moderna che si richiami ai valori della tradizione e al rispetto della norma. 2. Movimento si imponesse per le qualità intrinseche degli elementi plastici e la semplicità architettonica dell’oggetto rappresentato. ...
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Valori plastici Movimento artistico, al quale aderirono tra gli altri C. Carrà, G. Morandi, G. De Chirico, A. Savinio, A. Soffici, sostenuto dall’omonima rivista fondata a Roma da M. Broglio (1918-21). Mentre il movimento ebbe un ruolo antimodernista,...
Scultore italiano (Treviso 1889 - Milano 1947). Frequentò a Faenza la Scuola della ceramica, e successivamente studiò scultura a Treviso; nel 1909, a Monaco, fu allievo di A. Hildebrand; nel 1911 fu a Parigi. A Roma, dopo la prima guerra mondiale,...