stringa2
stringa2 s. f. [dalla voce prec., come calco lessicale e semantico dell’ingl. string]. – Nel linguaggio scient., serie, sequenza o successione di elementi di uno stesso tipo. In partic.: 1. [...] rappresenta dati in forma codificata: s. alfabetica, di caratteri alfabetici; s. binaria o di bit, in cui i simboli sono valori binarî (cioè 0 oppure 1); concatenazione di due s., la stringa che si ottiene scrivendo di seguito le due stringhe date ...
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tonalismo
s. m. [der. di tonale]. – In musica, il seguire i principî della tonalità: il t. della musica del sec. 18°. In pittura, tendenza a dare rilievo ai valori tonali: il t. di Giorgione. ...
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maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, [...] degli stessi sostantivi al singolare (un ungherese, una cattolica, un gesuita); 4) come iniziale di nomi comuni adoperati con valore di nomi proprî (Dio, la Provvidenza; Lorenzo il Magnifico, il Re Galantuomo); come iniziale, talvolta, di nomi comuni ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] rimasto senza un soldo, alla lettera. c. Con altra accezione, nella locuz. rimanere l. morta, di scrittura che non ha più valore, di legge o disposizione non eseguita, rimasta senza effetto, o di consiglio non ascoltato, e sim.: l’ordine è rimasto l ...
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letterale
(ant. litterale) agg. [dal lat. tardo litteralis]. – 1. a. Che riguarda la lettera di uno scritto, che si attiene cioè al significato più ovvio e per così dire esterno delle parole, in contrapp. [...] su quantità (per es., numeri razionali, o reali, o complessi) indicate mediante lettere, indipendentemente dai particolari valori che, caso per caso, possono loro attribuirsi; espressione l., ogni scrittura che indichi formalmente il risultato di ...
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tattile
tàttile agg. [der. di tatto; cfr. il lat. tactĭlis «tangibile»]. – Del tatto, che riguarda il senso del tatto: sensazioni t.; sensibilità t.; agnosia t. (v. agnosia); punti t., i punti dell’epidermide [...] che hanno sensibilità al tatto. Valori t., espressione coniata dallo storico e critico d’arte B. Berenson (1865-1959) per indicare gli elementi che nell’opera d’arte creano un effetto plastico e volumetrico tale da stabilire tra l’opera e chi guarda ...
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accuratezza
accuratézza s. f. [der. di accurato]. – 1. Cura attenta e assidua nel compiere qualche cosa: parla e scrive con grande a.; un’a. che sfiora l’affettazione. Di un lavoro, di un’opera, esecuzione [...] , delle indagini, della ricerca. 2. In metrologia, differenza tra il valore misurato e il valore presunto vero di una grandezza (il valore centrale della fascia dei valori misurati), lo stesso che errore assoluto massimo; il termine è talora usato ...
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accusativo
accuṡativo agg. e s. m. [dal lat. accusativus (casus), malamente ricalcato sul greco αἰτιατικ ή (πτ ῶ σις) «(caso) causativo»]. – Caso a. (o semplicem. accusativo s. m.): uno dei casi della [...] mi, ti, ci, vi dei pronomi personali, quando hanno tale funzione).
Grammatica. – La sintassi scolastica moderna distingue diversi valori dell’accusativo latino e greco: quello retto da un verbo transitivo (amo patrem) e quello libero, il quale ha ...
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spessore
spessóre s. m. [der. di spesso1, sull’esempio del fr. épaisseur, der. di épais «spesso1» (da un prec. espesseur, der. di espes, lat. spissus)]. – 1. a. Estensione di un oggetto secondo una delle [...] -fisici, per misurare lo spessore di rivestimenti metallici. 2. In senso fig., importanza, rilievo, significato, di elementi e valori non materiali: una personalità di notevole s.; uno scienziato di grande s. umano; il romanzo ha anche un certo s ...
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verticale
agg. e s. f. e m. [dal lat. tardo verticalis, agg., der. di vertex -ĭcis «vertice»]. – 1. agg. a. Termine che definisce, nel linguaggio scient. e tecn., la direzione della forza di gravità [...] si articola dall’alto in basso, da un livello superiore a uno inferiore, o secondo una determinata successione di valori o di fasi: organizzazione v., struttura v., di imprese, associazioni, partiti politici, ecc. In partic.: in economia, coalizione ...
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Valori
Loredana Sciolla
Il concetto di valore
Il termine 'valore' è usato abitualmente nel linguaggio ordinario in due significati diversi, ma interscambiabili. In un primo significato qualsiasi cosa sia ritenuta oggettivamente importante...
valori
Margherita Zizi
Gli ideali che orientano le nostre scelte morali
Valori sono i princìpi che i singoli individui o una collettività considerano superiori o preferibili. Essi vengono utilizzati come criterio per giudicare o valutare...