van1
van1 〈van〉. – Primo elemento di cognomi olandesi (Van Dyck, VanGogh, ecc.) e fiamminghi (Van Opstal, Van Roomen, ecc.), nei quali rappresenta una componente prepositiva con funzione patronimica, [...] matronimica, etnica (come il ted. von e l’ital. di o de) ...
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pittura
1. MAPPA La PITTURA è l’arte di dipingere, cioè di raffigurare il mondo esterno o immaginario per mezzo di linee e colori (p. su tavola, su tela; p. murale; p. a olio, a acquerello, a tempera); [...] ); può indicare anche 5. la vernice o la materia colorante stessa da stendere sopra una superficie.
Citazione
Per VanGogh la pittura è pittura dell’assoluto, della forza straripante della natura, del mistero del mondo, del miracolo del visibile ...
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islamofobico
agg. Derivato da ostilità pregiudiziale nei confronti dell’islam. ◆ Sono state pugnalate inflitte ai valori più profondi dell’Olanda quelle che hanno tolto la vita a Theo vanGogh. […] Ma [...] contenenti una polvere che solo dopo si è scoperto essere innocua sono state consegnate ad altrettanti negozi islamici di Van Wonstraat. (Riccardo Staglianò, Repubblica, 7 novembre 2004, p. 21, Politica estera) • L’Islam, secondo [Hans] Küng, al pari ...
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espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo [...] conformista dell’epoca guglielmina; influenzato dall’arte di vanGogh, Ensor, Munch e Gauguin, e da quella dei fauves, rappresentava liberamente, senza il vincolo di regole e canoni, il mondo interiore dell’artista, attraverso immagini ...
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multiculturalista
agg. Relativo all’integrazione di culture diverse. ◆ La sinistra è divisa fra chi ha capito che, per conquistare consensi, occorre sapere governare i processi immigratori con razionalità, [...] ’autorevole giornalista italiano Magdi Allam sul Corriere della sera pochi giorni dopo, l’assassinio di [Theo] vanGogh segna probabilmente la fine dell’utopico sogno multiculturalista dell’Europa, perché costringe i politicamente corretti europei ad ...
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postimpressionismo
s. m. [comp. di post- e impressionismo]. – Movimento artistico nato come reazione al naturalismo degli impressionisti: caratterizzato dalla tendenza a una maggiore essenzialità di [...] forme e colori, sul modello di pittori come P. Cézanne, P. Gauguin, V. VanGogh, comprende indirizzi e correnti diverse, dal neo-impressionismo di G.-P. Seurat e P. Signac fino al divisionismo italiano e al simbolismo belga. ...
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film-denuncia
loc. s.le m. inv. Film che denuncia alla pubblica opinione le vicende che racconta, rivelandone aspetti a volte sconosciuti. ◆ Non sono andati giù al focoso [Renzo] Martinelli certi giudizi [...] sul film-denuncia dedicato alla tragedia di Longarone. (Giornale, 28 ottobre 2001, p. 23, Album Spettacoli) • Theo VanGogh, l’antipatico regista discendente del grande Vincent, sgozzato come un cane infedele da un giovane marocchino infuriato col ...
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Pittore (Groot-Zundert, Brabante, 1853 - Auvers-sur-Oise 1890). La vita di questo grande artista olandese fu tragica come la sua arte. Sembra che fin dall'infanzia avesse una vita psichica inquieta, resa tale anche dal rapporto difficile fra...
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella storia della pittura Vincent van Gogh occupa una posizione centrale nel trapasso dal realismo degli impressionisti...