vangelovangèlo (ant. vangèlio, letter. evangèlo o evangèlio) s. m. [dal lat. tardo, crist., evangelium, adattamento del gr. crist. εὐαγγέλιον, propr. «buona novella», comp. di εὐ «bene, buono» e ἄγγελος [...] (cfr. credo): il v. della filosofia idealistica; il v. dei socialisti; il v. della pittura astratta; creare, diffondere un nuovo vangelo. b. fam. Verità sacrosanta, affermazione che non si discute: per me è v.; ciò che dice il marito per lei è ...
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evangelico
evangèlico agg. [dal lat. tardo evangelĭcus, gr. εὐαγγελικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Del Vangelo, o desunto dal Vangelo: la dottrina e.; racconto e.; parabole evangeliche. b. Prescritto dal [...] Vangelo, conforme allo spirito di esso o ritenuto tale: precetti e.; spirito e.; povertà evangelica. 2. Nel Avv. evangelicaménte, secondo i principî e lo spirito del Vangelo: vivere evangelicamente la propria fede; accettava evangelicamente la sua ...
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antiVangelo
(Anti-Vangelo, anti-evangelo), s. m. In senso figurato, l’insieme dei principi fondamentali che costituiscono l’antitesi di una dottrina considerata fondamentale. ◆ Il Werther di [Mikhail] [...] attento dei Demoni, scriverà in un passo (Vittorio Strada, Corriere della sera, 19 agosto 1999, p. 29, Cultura) • «L’Anti-Vangelo è la forma del nuovo totalitarismo». Chi ha potuto gettare uno sguardo sul nuovo libro di Giovanni Paolo II, assicura ...
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evangelista
(ant. e pop. vangelista) s. m. [dal lat. tardo evangelista, gr. εὐαγγελιστής] (pl. -i). – 1. Nome con cui sono designati, secondo la Bibbia, i primi predicatori del Vangelo insieme con gli [...] . 2. Nel protestantesimo, denominazione dei predicatori laici valdesi di varie libere chiese e sette. 3. Lettore o cantore del Vangelo nelle funzioni liturgiche o nell’oratorio musicale. Nella Chiesa ortodossa, il diacono addetto alla lettura del ...
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vangelevangèle (o evangèle) s. f. pl. [dal lat. evangelia, pl. di evangelium «vangelo»]. – Antica forma di plur. di vangelo, limitata alla formula giurare alle sante V., o alle sante die V., per il [...] santo vangelo di Dio (lat. ad sancta Dei Evangelia): e così giurate a le sante die Vangele? (Sacchetti); io giuro alle sante Evangele Che ... ti farò della vita tapino (Pulci). V. anche guagnele. ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), [...] era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio (inizio del Vangelo di Giovanni, 1, 1); quindi, col sign. che il gr. λόγος e il lat. verbum assumono nello stesso Vangelo di Giovanni, 1, 14 (il Verbo si è fatto carne e abitò fra di noi); il ...
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mandare
v. tr. [lat. mandare «affidare», prob. da man(um) dare «dare la mano»]. – 1. ant. Ordinare, comandare, dare un incarico (cfr. mandante e mandato): incontanente mandò che i due giovani fossero [...] a un altro, da un ufficio a un altro senza prendere in considerazione il suo caso (con allusione all’episodio del Vangelo in cui Gesù, mandato da Pilato a Erode Antipa per essere giudicato, fu da questi ritenuto innocente, e quindi inviato nuovamente ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non [...] e scopo della filosofia e della scienza; l’amore per la v.; Io sono la via, la v. e la vita, parole di Gesù Cristo, secondo il Vangelo di Giovanni, 14, 6 (Ego sum via, et veritas, et vita); la v. innanzi tutto!, la v. si fa strada da sé, la v. viene ...
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cartagloria
cartaglòria s. f. [comp. di carta e gloria2] (pl. carteglòria). – Tabella che, dal sec. 16°, si usava porre nel mezzo dell’altare delle chiese cattoliche, con alcune orazioni della messa [...] anche altri testi, tra cui il Gloria e il Credo; una sul lato dell’Epistola, contenente il salmo Lavabo; e una sul lato del Vangelo, con l’inizio del Vangelo secondo Giovanni. L’uso delle cartegloria è stato abolito con la riforma liturgica del 1965. ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico [...] liturgia della parola comprende essenzialmente la lettura di passi delle Sacre Scritture (che il lettore fa dall’ambone) e del Vangelo (fatta dal sacerdote), cui seguono (limitatamente ai giorni festivi) l’omelia e la professione di fede o Credo. La ...
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vangelo Nome comune ai quattro primi libri del Nuovo Testamento (V. di Matteo, V. di Marco, V. di Luca, V. di Giovanni; ➔ Bibbia) e, secondariamente, ad altre composizioni antiche che hanno per contenuto qualche analogia con i quattro V. canonici,...
Barnaba, Vangelo di
Angelo Penna
Fra i molti scritti apocrifi che pullularono nei primi secoli è ricordato anche un vangelo attribuito a B., uno dei primi convertiti dall'ebraismo e personaggio di primo piano nella Chiesa (cfr. Ad. Ap. 4,...