predicabile
predicàbile agg. [nel sign. 1 a, der. di predicare; nel sign. 1 b, dal lat. praedicabĭlis, der. di praedicare nel senso di «celebrare, lodare»; il sign. 2 è dal lat. mediev. praedicabilia, [...] costituire argomento di predica religiosa: [san Bernardino] compose dua degnissime opere da predicare, l’una si chiama il Vangelo eterno, ... e l’altro è il libro de’ Sermoni, pure predicabile (Vespasiano da Bisticci). b. Latinismo per encomiabile ...
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predicare
v. tr. [dal lat. praedicare «far noto, celebrare, lodare», e, nel lat. tardo, eccles., «predicare»] (io prèdico, tu prèdichi, ecc.). – 1. a. Annunciare, dichiarare pubblicamente la legge divina: [...] p. il Vangelo, le verità della fede, la buona novella. b. Esortare all’adempimento di una legge morale o di un comandamento della Chiesa: p. le virtù, la carità, la tolleranza, il perdono; p. il digiuno, l’astinenza; e in tono scherz.: p. il digiuno ...
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predicatore
predicatóre s. m. (f. -trice, pop. non com. -tóra) [dal lat. praedicator -oris «elogiatore», e nel lat. tardo «chi tiene una predica»]. – 1. a. raro. Annunciatore del cristianesimo, del Vangelo, [...] dei precetti della Chiesa: Paolo p. delle Genti, per antonomasia, l’apostolo Paolo (più com. apostolo delle Genti). b. Chi tiene una predica, delle prediche, parlando pubblicamente in chiesa: un famoso ...
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passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» [...] Virgilio; conosce a memoria molti p. della Divina Commedia; fare la traduzione di un p. di Livio; commentare un p. del Vangelo; p. facile, difficile; p. di dubbia lettura, d’incerta interpretazione; il p. ci è giunto mutilo, corrotto, pieno di lacune ...
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meditare
v. tr. e intr. [dal lat. meditari, frequent. di mederi «curare», raccostato nel sign. al gr. μελετάω «curarsi di qualche cosa; riflettere, meditare»] (io mèdito, ecc.; come intr., aus. avere). [...] , conseguenze, ecc.: m. una dottrina, una verità. Più spesso intr.: m. sui misteri della fede; m. sopra una pagina del Vangelo; m. intorno ai principî della morale cattolica; m. sui fini dell’uomo; m. sulle passioni umane, ecc. Usato assol.: meditava ...
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magi
s. m. pl. [v. mago; cfr. anche magio]. – Sacerdoti dell’antica religione persiana, cui tarde tradizioni greche attribuivano doti di astrologi, indovini e stregoni. Re magi: secondo il Vangelo (Matteo [...] 2, 1-12) personaggi (di cui non è detto il numero) che, guidati da una stella, giunsero a Betlemme per onorarvi Gesù bambino, portandogli in dono oro, incenso e mirra; la più tarda tradizione agiografica ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a [...] recente, attuale, moderno, ma con notevole varietà di accezioni; in senso ampio: il Nuovo Testamento, il Vangelo (contrapp. al Vecchio o Antico Testamento, la Bibbia); il n. mondo, l’America, in quanto scoperta in età relativamente recente rispetto ...
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presepio
preṡèpio (o preṡèpe) s. m. [dal lat. praesepium o praesepe «greppia, mangiatoia», comp. di prae- «pre-» e saepire «cingere, chiudere con una siepe (lat. saeps saepis)»]. – 1. a. Propriam. (ma [...] , ingorde bestie e pigre Che solo intente a logorar l’altrui, De le conserve lor si fan presepi (Caro). In partic., secondo il Vangelo di Luca (2, 6-16), la mangiatoia ove fu deposto Gesù alla sua nascita, e insieme la grotta in cui essa si trovava ...
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annunciare
(o annunziare) v. tr. [dal lat. annuntiare, der. di nuntius «messaggero, messaggio»] (io annùncio o annùnzio, ecc.). – 1. Far conoscere, rendere noto un fatto, un avvenimento, comunicandone [...] a. che il pranzo era servito; la commissione ha annunciato di aver concluso i lavori; a. un nuovo prodotto; letter., a. il vangelo, la parola di Dio, la lieta novella; enfatico: ti annuncio che il mio libro è uscito. Anche di fatti che debbono ancora ...
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acclamare
v. tr. [dal lat. acclamare, comp. di ad- e clamare «gridare»]. – 1. Applaudire, approvare ad alta voce, con esultanza: a. il nuovo presidente; a. la decisione presa; anche intr.: alla sua proposta [...] , ad alta voce (diverso perciò sia dal rispondere sia dal cantare), agli inviti del diacono o del celebrante: alla fine del Vangelo, il sacerdote dice «Parola di Dio», e il popolo acclama «Lode a te, o Cristo». 3. Con compl. predicativo, eleggere ...
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vangelo Nome comune ai quattro primi libri del Nuovo Testamento (V. di Matteo, V. di Marco, V. di Luca, V. di Giovanni; ➔ Bibbia) e, secondariamente, ad altre composizioni antiche che hanno per contenuto qualche analogia con i quattro V. canonici,...
Barnaba, Vangelo di
Angelo Penna
Fra i molti scritti apocrifi che pullularono nei primi secoli è ricordato anche un vangelo attribuito a B., uno dei primi convertiti dall'ebraismo e personaggio di primo piano nella Chiesa (cfr. Ad. Ap. 4,...