lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] matematica, per es., si usano le lettere minuscole dell’alfabeto latino per indicare costanti (le prime: a, b, c, d ...) o variabili (le ultime: x, y, z), oppure, in geometria, le rette; le maiuscole latine per gli insiemi (A, B ...) o, in geometria ...
Leggi Tutto
impulsivo
agg. [dal lat. mediev. impulsivus, der. di impellĕre «spingere innanzi», part. pass. impulsus]. – 1. Con senso attivo, non com., che dà impulso, che comunica un movimento. 2. Riferito a persona, [...] il termine è usato (spesso in contrapp. a sinusoidale) con riferimento a circuiti sollecitati da segnali bruscamente variabili: segnale i.; regime impulsivo. ◆ Avv. impulsivaménte, d’impulso, senza adeguata riflessione: agire, reagire impulsivamente ...
Leggi Tutto
satellite
satèllite s. m. [dal lat. satelles -lĭtis, con il sign. 1 a, trasferito all’ambito astronomico da J. Kepler (1610)]. – 1. a. In origine, guardia del corpo, persona armata che accompagna e segue [...] in luogo di una sola vena grande. b. In citologia, parte di un cromosoma, un tempo chiamata anche trabante, di dimensioni variabili e diametro all’incirca uguale a quello del corpo del cromosoma, a cui è connessa da un filamento più o meno lungo, ma ...
Leggi Tutto
spettrografo
spettrògrafo s. m. [comp. di spettro- e -grafo]. – Apparecchio che serve a produrre e a registrare lo spettro di una sorgente di radiazioni elettromagnetiche; anche (in relazione ai sign. [...] spettro), denominazione di varî apparecchi, generalmente analizzatori armonici, atti a produrre e registrare spettri di correnti elettriche variabili, di vibrazioni elastiche, di suoni, di varie forme di energia raggiante, ecc., tra i quali: a. S ...
Leggi Tutto
esogeneita
eṡogeneità s. f. [der. di esogeno, raccostato a sost. come omogeneità e eterogeneità, der. peraltro da agg. terminanti in -geneo]. – L’essere, il risultare esogeno. Si dice in partic., nel [...] linguaggio econ., con riferimento a variabili il cui valore sia determinato da considerazioni diverse da quelle contenute in un dato sistema: l’e. del livello dei prezzi nel modello keynesiano; l’e. dei livelli del reddito reale e dell’occupazione ...
Leggi Tutto
arvicanto
s. m. [lat. scient. Arvicanthis, comp. di arvi(cola) e del gr. ἀκανϑίς «spinoso»]. – Genere di roditori muridi dell’Africa, Arabia e Palestina, che comprende animali di dimensioni variabili [...] fra quelle di un topo e quelle di un ratto, assai voraci, buoni scavatori, di abitudini diurne ...
Leggi Tutto
fernico
s. m. – Nome commerciale di una lega di ferro, nichel e cobalto (dalla sequenza delle cui sillabe iniziali è formato il nome), in proporzioni variabili, che ha un coefficiente di dilatazione [...] termica quasi uguale a quello del vetro e quindi è molto usata per reofori di lampade, tubi elettronici e simili, che attraversino un’ampolla di vetro ...
Leggi Tutto
protuberanza
s. f. [der. di protuberante]. – Sporgenza che si forma su una superficie per escrescenza, rigonfiamento o altre cause: avere una p. sul naso, sulla fronte; in varî punti del muro, l’intonaco [...] dalla parte più profonda della cromosfera solare verso l’esterno, di forma generalmente allungata, lunghezza e altezza variabili (raggiungono anche diverse centinaia di migliaia di chilometri) e la cui attività è in relazione con quella delle ...
Leggi Tutto
sauri
sàuri (o sàurî) s. m. pl. [lat. scient. Sauria, der. del gr. σαῦρος «lucertola»]. – 1. Sottordine di rettili squamati, detti anche lacertilî, presenti fin dal periodo triassico, oggi diffusi in [...] tutto il mondo a eccezione delle regioni fredde, con oltre 3000 specie, tutte terrestri: hanno dimensioni variabili, da pochi centimetri di lunghezza fino a 3,50 m circa (solo nei varani), cranio diapside modificato, arti pentadattili, armati di ...
Leggi Tutto
cromico
cròmico agg. [der. di cromo] (pl. m. -ci). – In chimica, di composto del cromo trivalente, e anche di quello esavalente: acido c., ossiacido del cromo esavalente, noto soltanto in soluzione e [...] delle pelli, in galvanoplastica, come mordente in tintoria, ecc. Miscela c. (o misto c.), mescolanza, in rapporti variabili, di bicromato potassico e acido solforico concentrato, dotata di energiche proprietà ossidanti e usata nei laboratorî per la ...
Leggi Tutto
In fisica, teorie con variabili n. sono quelle che, basandosi sull’introduzione di variabili addizionali, si propongono di eliminare dalla descrizione dei processi microscopici gli aspetti intrinsecamente probabilistici tipici della meccanica...
dummy, variabili
Samantha Leorato
Variabili quantitative costruite per poter introdurre in un modello una variabile categorica con due o più categorie. Una variabile d. è una variabile che prende il valore 1 se una particolare caratteristica...