vegliovèglio agg. e s. m. [dal provenz. vielh, che (come il fr. ant. vieil) è il lat. vĕtŭlus; v. vècchio], ant. o poet. – Vecchio; raram. riferito a cose: gli molti esempi che già letto De’ capitani [...] prese (V. Monti, di Nestore). Come sost., in denominazioni specifiche: il Veglio (o il Vecchio) dellaMontagna, v. vecchio, n. 6; il Veglio di Creta, la statua del «gran veglio» racchiusa nell’interno del monte Ida, che Dante descrive nel canto XIV ...
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vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane [...] v., mia madre); i miei v., i miei genitori. Il Vecchio (o il Veglio) dellaMontagna, nome con cui è storicamente designato il capo o «Gran Maestro» della setta musulmana degli Assassini (v. assassino); il grande vecchio, epiteto di rispetto con cui ...
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Veglio della montagna
Francesco Vagni
Capo della setta eretica musulmana degli " assassini ", ramo di quella degli ismailiti, figura in Fiore II 11 Ed i' risposi: " I' sì son tutto presto / di farvi pura e fina fedeltate, / più ch'Assessino...
PULCI, Luigi
Nicola Zingarelli
Poeta, fratello di Luca (v.), nato il 15 agosto 1432. Maggiorenne alla morte del padre, la sua prima dichiarazione pubblica, resa con Luca agli ufficiali del catasto, è sulla povertà in cui s'era ridotta la...