aspide
àspide (ant. àspido) s. m. [dal lat. aspis -ĭdis, gr. ἀσπίς -ίδος]. – 1. a. Nome generico di parecchi ofidî velenosi, fra cui la vipera. b. In zoologia, il cobra egiziano, detto anche a. di Cleopatra [...] (lat. scient. Naia haie), lungo da 150 a 170 cm, di color bruno nelle parti superiori, giallastro nelle inferiori, il cui veleno è rapidamente mortale per l’uomo. c. In senso fig., di persona malevola, subdola, perfida: è un aspide. 2. Cannone del ...
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in cauda venenum
〈iṅ kàuda ...〉 locuz. lat. (propr. «nella coda [sta] il veleno»). – Espressione riferita in origine allo scorpione e usata comunem. in senso fig. per significare che il momento finale [...] di qualcosa è quello più difficile, che il brutto viene da ultimo, e sim., o, più spesso, per indicare che la fine di un discorso svela il carattere polemico prima dissimulato, o contiene le parole che ...
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contraierva
contraièrva s. f. [dallo spagn. contrahierba, comp. di contra «contro» e hierba «veleno»]. – Nome di varie erbe perenni della famiglia moracee dell’America tropicale (in partic. di Dorstenia [...] contrajerva), le quali forniscono la radice di bezoar (o radice di c.), usata un tempo come vulnerario e oggi, nei paesi d’origine, come stimolante e diaforetico, e anche contro il morso dei serpenti ...
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istantaneita
istantaneità s. f. [der. di istantaneo]. – Carattere di ciò che è istantaneo o che avviene istantaneamente: i. dell’effetto; l’i. della morte provocata da un veleno. ...
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istantaneo
istantàneo agg. [der. di istante2]. – 1. a. Che avviene in un istante o segue immediatamente senza neanche un istante di intervallo: l’effetto delle sue parole fu i.; un veleno che dà la morte [...] istantanea; ebbe l’i. percezione del pericolo. b. Che dura un istante o si fa in un istante: la luce i. di un lampo; più lontano, più acuto, più i., si sente l’urlo di Menico (Manzoni). In partic., fotografia ...
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uabaio
uabàio s. m. [dal somalo wåbāyọ′ s. f.; cfr. galla wabayo, nome di un arbusto]. – Veleno ottenuto dalle radici decotte di alcune specie di acocantera dell’Africa sud-orientale. ...
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contratturante
agg. [der. di contrattura, con suff. participiale]. – Nel linguaggio medico, di sostanza capace di determinare una contrattura, cioè un aumento più o meno protratto del tono muscolare: [...] farmaco, veleno c., o ad azione contratturante. ...
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fiele
fièle (poet. fèle o fèlle) s. m. [lat. fĕl fĕllis]. – 1. Sinon. di bile, di cui è più pop., spec. quando si tratti di animali. 2. fig. a. Amarezza: assaporare il f. della vita; prov., poco f. fa [...] ); intingere la penna nel f., scrivere con acrimonia; non aver f., di persona buona e d’animo mite, che non nutre risentimento. c. poet. Veleno, nel senso di capacità di danneggiare: pria Tratterò quella [questione] che più ha di felle (Dante). ...
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solenoglifo
solenòġlifo agg. [comp. di soleno- e gr. γλυϕή «incisione»]. – In zoologia, denti s., i denti mobili (detti anche denti del veleno), canalicolati o tubulari, situati nella parte anteriore [...] del mascellare in alcune famiglie di serpenti (viperidi e crotalidi), chiamati anch’essi serpenti s. (o solenoglifi come s. m. pl.) ...
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curaro
s. m. [dal fr. curare, proveniente, attrav. lo spagn. e port. curare, da un nome indigeno diffuso con molte varianti nel caribico, tupi e guaranì]. – Veleno usato dagli indigeni dell’Amazzonia [...] e dell’Orinoco, i quali lo ricavano dalla corteccia di piante della famiglia loganiacee e menispermacee; si tratta, in genere, di un liquido di aspetto resinoide o sciropposo, di colore bruno e di sapore ...
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veleno Qualsiasi sostanza che per le sue proprietà è capace di provocare un danno biologico, lesioni strutturali, diffuse o circoscritte, reversibili o permanenti, a insorgenza rapida o lenta. Il concetto di velenosità è sempre da rapportare...
veleno
Alessandro Niccoli
Compare solo in poesia e, a differenza dell'aggettivo ‛ venenoso ', che è usato anche in senso proprio, è sempre riferito a sentimenti, stati d'animo, comportamenti che fanno soffrire o danneggiano una persona.
In...