surucucu
s. m. [voce di origine sudamericana]. – Serpente della famiglia crotalidi (Lachesis mutus), diffuso in America Centro-meridionale, che vive nei boschi, in prossimità dei corsi d’acqua: può raggiungere [...] i 3,60 metri di lunghezza, e ha coda breve, terminante con una punta relativamente sottile, priva di sonaglio; si nutre quasi esclusivamente di roditori, e il suo veleno è estremamente potente. ...
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operare
(ant. o poet. oprare; ant. ovrare) v. intr. e tr. [lat. operari «lavorare, essere attivo», der. di opus opĕris «opera, lavoro»] (io òpero, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. intr. a. Agire: [...] discepoli. Anche di cose (cfr. l’uso analogo di agire): medicina che opera lentamente, gradatamente; è un veleno che opera quasi istantaneamente. Talora con uso trans., produrre un determinato effetto: quelle cose che [Beatrice] vertuosamente operava ...
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attossicare
v. tr. [der. di tossico] (io attòssico, tu attòssichi, ecc.), non com. – Avvelenare: avevano tentato di attossicarlo; cospargere, intridere di veleno: a. una fonte pubblica (Segneri). Fig., [...] tormentare, amareggiare: quel ricordo gli attossicava la vita; corrompere, guastare: letture che attossicano i giovani. ◆ Part. pass. attossicato, anche come agg., avvelenato: il pane che mangiava gli ...
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seno1
séno1 s. m. [lat. sĭnus -us, propr. la piega concava formata dalla veste, nella quale le donne portavano i loro figlioletti; quindi, per estens., «petto, anima, cavità, insenatura, ecc.»]. – In [...] in s., beneficare una persona che si mostrerà ingrata e ostile (cfr. anche il prov. tosc. nutri la serpe in s., ti renderà veleno). c. Con senso ampio, per indicare la vicinanza o l’intimità di persona cara; soprattutto nella locuz. in seno a, fra le ...
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sfecoidei
sfecoidèi s. m. pl. [lat. scient. Sphecoidea, dal nome del genere Sphex, che è dal gr. σϕήξ σϕηκός «vespa»]. – Grande superfamiglia di insetti imenotteri aculeati solitarî, di dimensioni varie [...] di altri insetti o di ragni, che paralizzano con uno o più colpi di pungiglione attraverso il quale iniettano un veleno: la preda è quindi trasportata nel nido dell’imenottero (scavato in ambienti diversi, nel terreno, nel legno o costruito con ...
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coriamirtina
s. f. [der. del lat. scient. Coria(ria) myrt(ifolia), col suff. -ina]. – Sostanza cristallina amara, sesquiterpene, che agisce come un veleno tetanico e viene isolata dai fiori, dalle foglie, [...] dai frutti e dai semi di Coriaria myrtifolia (v. coriariacee) ...
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fisalia
fiṡàlia s. f. [lat. scient. Physalia, dal gr. ϕυσαλέος «pieno d’aria»]. – In zoologia, genere di sifonofori fisalidi, raro nei nostri mari, comune negli oceani; le colonie (spec. quelle della [...] da uno pneumatoforo simile per forma a una caravella capovolta, da cui il nome anche di caravelle portoghesi; sono fra i celenterati più temuti per il veleno che possono emettere attraverso le cellule urticanti, col quale paralizzano le prede. ...
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zootossina
żootossina s. f. [comp. di zoo- e tossina]. – Qualunque tossina di provenienza animale (dal veleno dei serpenti a quello degli scorpioni, delle api, ecc.), il cui meccanismo d’azione è per [...] lo più di natura enzimatica ...
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mamba
s. m. [da una voce zulu], invar. – In zoologia, nome comune dei serpenti del genere Dendroaspis, della famiglia elapidi, diffusi in Africa: lunghi fino a 4 metri, sono arboricoli, con abitudini [...] notturne, e hanno un veleno molto potente; la specie più nota è il mamba nero (lat. scient. Dendroaspis polylepis). ...
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temperare
(o temprare) v. tr. [dal lat. temperare (con i varî sign. del n. 1), der. di tempus -pŏris «tempo»] (io tèmpero o tèmpro, ecc.). – 1. a. ant. In senso proprio e originario, mescolare nelle [...] Corso, un di buon Greco, Ed un d’amabilissima Verdea (Chiabrera). Meno com. con riferimento ad altre sostanze: t. un veleno, prepararlo mescolando i diversi ingredienti; t. i colori, stemperarli: alcune storie del Testamento Vecchio, le quali Alessio ...
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veleno Qualsiasi sostanza che per le sue proprietà è capace di provocare un danno biologico, lesioni strutturali, diffuse o circoscritte, reversibili o permanenti, a insorgenza rapida o lenta. Il concetto di velenosità è sempre da rapportare...
veleno
Alessandro Niccoli
Compare solo in poesia e, a differenza dell'aggettivo ‛ venenoso ', che è usato anche in senso proprio, è sempre riferito a sentimenti, stati d'animo, comportamenti che fanno soffrire o danneggiano una persona.
In...