pozione
pozióne s. f. [dal lat. potio -onis, der. del tema di potus, potare (v. poto1, potare1)]. – 1. Medicamento liquido, zuccherato, aromatizzato, che di solito si somministra a cucchiai; è costituito [...] bromuro. 2. estens., scherz. Bevanda: una p. disgustosa; le facce ... dei camerieri che portavano le p. agli avventori (Borgese). 3. letter. Filtro magico, veleno: La pozion che già incantata bebbe (Ariosto). ◆ Dim. pozioncina, meno com. pozioncèlla. ...
Leggi Tutto
peste
pèste s. f. [dal lat. pestis «distruzione, rovina, epidemia», prob. affine a peior, pessimus]. – 1. a. Malattia infettiva e contagiosa, ad alta mortalità, dovuta al batterio Yersinia pestis, trasmesso [...] : che p. quel sigaro!; che p. in questa stanza!; ogni passo che fanno nell’andito, senton crescere un tanfo, un veleno, una p., che li respinge indietro (Manzoni). 3. estens. a. Malattia venerea, sifilide (sign. che si ritrova nel der. appestato ...
Leggi Tutto
masticare
v. tr. [lat. tardo masticare, dal gr. μαστιχάω] (io màstico, tu màstichi, ecc.). – 1. a. Schiacciare, triturare il cibo tra i denti prima di inghiottirlo (v. masticazione): m. un pezzo di carne; [...] ; quindi: m. un po’ di russo; d’inglese ne mastica poco. c. Con altro sign., m. male, m. amaro, m. veleno, provare una forte stizza repressa; m. male un’impostazione, un rifiuto, ecc., o assol. masticarla male, accettare di malavoglia, conservandone ...
Leggi Tutto
andira
s. f. [lat. scient. Andira, dal tupi andira «farfalla», attrav. il port.]. – Genere di piante leguminose papiglionacee, arboree, dell’America tropicale; alcune specie forniscono cortecce e semi [...] ’origine come vermifughi; Andira araroba del Brasile dà la polvere di araroba o di Goa, sostanza cristallina gialla che si deposita in cavità del legno vecchio dell’albero, usata per l’estrazione della crisarobina e come veleno per la pesca di frodo. ...
Leggi Tutto
latrodecte
latrodècte (o latrodècto) s. m. [lat. scient. Latrodectus (in passato anche Latrodectes e Lathrodectes), comp. del gr. λάϑρᾳ «occultamente, a tradimento» e δήκτης «che morde»]. – Genere di [...] (Latrodectus tredecimguttatus), unica specie temibile italiana, nota per le dolorosissime e pericolose morsicature, e la vedova nera (L. mactans), americana, il cui morso inocula un veleno molto più potente di quello dei serpenti a sonagli. ...
Leggi Tutto
scilliroside
scilliroṡide s. m. [der. di scilla, col suff. -oside di glicoside]. – Composto organico, glicoside contenuto nella varietà rossa della scilla; è dotato di proprietà cardiotoniche e anche [...] di azione tossica specifica per topi e ratti, contro i quali è stato impiegato come veleno. ...
Leggi Tutto
miele
mièle (poet. o region. mèle) s. m. [lat. mĕl (genit. mellis), affine al gr. μέλι -ιτος]. – 1. a. Sostanza zuccherina di consistenza viscosa e di color biondo, che alcuni insetti imenotteri, in [...] dei modi si ottiene molto più facilmente ciò che si desidera; volto di m., cuor di fiele (o avere il m. sulle labbra e il veleno nel cuore), di persona ipocrita; poco fiele fa amaro molto m., a guastare la felicità basta anche una piccola amarezza. ...
Leggi Tutto
bere
bére (ant. e pop. bévere) v. tr. [lat. bĭbĕre] (pres. io bévo, ecc.; pass. rem. bévvi o bevétti [raro bevéi], bevesti, ecc.; fut. berrò [raro beverò], ecc.; condiz. berrèi [raro beverèi], ecc.; [...] 1. a. Ingerire liquidi per sopperire ai bisogni dell’organismo, o per altro: b. acqua, vino, liquori, birra; b. una medicina, il veleno; b. un uovo, succhiarlo da un foro fatto nel guscio; uova da b., freschissime; facile come b. un uovo o come b. un ...
Leggi Tutto
ciurmare
v. tr. [dal fr. charmer, der. di charme, che è il lat. carmen «formula magica, incantesimo»]. – 1. non com. Ingannare, raggirare: s’è lasciato c. da quell’impostore. 2. ant. Rendere immune, [...] per mezzo d’incantesimi o di bevande miracolose, dagli effetti del veleno, da pericoli o da altre stregonerie. 3. rifl., ant. Ubriacarsi: andiamo e meniallo alla taverna ...: egli si ciurmerà, e verracci troppo ben fatto poi (Boccaccio). ◆ Part. pass ...
Leggi Tutto
penetrante
agg. [part. pres. di penetrare]. – 1. a. Che penetra, che ha la forza di penetrare, di entrare in profondità: una lama dalla punta molto penetrante; anche con valore participiale: ferite p. [...] della radiazione cosmica, che è capace di attraversare cospicui spessori di materia. b. Con sign. estens.: un veleno ... istantaneo, penetrantissimo (Manzoni), di grande e immediata efficacia; e in senso fig., con riferimento a sensazioni diverse ...
Leggi Tutto
veleno Qualsiasi sostanza che per le sue proprietà è capace di provocare un danno biologico, lesioni strutturali, diffuse o circoscritte, reversibili o permanenti, a insorgenza rapida o lenta. Il concetto di velenosità è sempre da rapportare...
veleno
Alessandro Niccoli
Compare solo in poesia e, a differenza dell'aggettivo ‛ venenoso ', che è usato anche in senso proprio, è sempre riferito a sentimenti, stati d'animo, comportamenti che fanno soffrire o danneggiano una persona.
In...