tanto
agg., pron. e avv. [lat. tantus agg., tantum avv.]. – 1. agg. a. Al sing., riferito a cosa, così grande, in così gran quantità, e con sign. più determinati, così lungo, così ampio, così esteso, [...] t. deficienti; in cambio dei gettoni mi diede t. monete da venti; col male che ha, ogni goccia d’alcol è per lui t. veleno. f. In senso assol., molto, in gran quantità o in gran numero: t. grazie! (anche grazie t.!, spesso ironico); t. saluti a casa ...
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mussurana
s. f. [voce di origine port., propr. «corda»]. – Serpente della famiglia colubridi (lat. scient. Clelia clelia), presente nell’America Centr. e nelle zone settentr. dell’America del Sud; è [...] lungo fino a 2,5 m, e si nutre preferenzialmente di altri serpenti, compresi alcuni crotalidi velenosi, dal cui veleno è immune. ...
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iniettare
v. tr. [dal lat. tardo iniectare, intens. di inicĕre «gettar dentro», comp. della prep. in e iacĕre «gettare»] (io iniètto, ecc.). – 1. tr. a. Introdurre in una cavità del corpo o in un tessuto [...] sostanze che vengono introdotte nel sangue attraverso il morso di animali: neutralizzare con un antidoto gli effetti del veleno iniettato da una vipera. b. Immettere sostanze liquide, gassose, o particelle solide, in apparecchi, strutture e sim. (v ...
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vincetossico
vincetòssico s. m. [dal nome della specie vegetale da cui è estratto, vincetoxicum, comp. del lat. vincĕre «sconfiggere» e toxĭcum «veleno», per l’antica credenza che la pianta avesse proprietà [...] di antiveleno] (pl. -ci). – Pianta rizomatosa delle asclepiadacee (Vincetoxicum hirundinaria, sinon. Cynanchum vincetoxicum) che cresce ai bordi dei boschi e nei luoghi soleggiati selvatici dell’Europa ...
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destarizzarsi
v. intr. pron. (iron.) Abbandonare gli atteggiamenti e i comportamenti abitualmente propri di una diva, di una star. ◆ Tra ironia e commenti al veleno, Mina «strapazza» la Loren nella sua [...] consueta rubrica settimanale su «Liberal» che sarà in edicola domani. «L’ultima diva - scrive la cantante - sembra voler destarizzarsi», scende dall’Olimpo e «ci insegna come si fa il vero soffritto di ...
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target
〈tàaġit〉 s. ingl. [dim. di un ant. targe «targa, scudo», con suffisso non bene spiegato] (pl. targets 〈tàaġits〉), usato in ital. al masch. – 1. Termine (che significa propr. «bersaglio, obiettivo») [...] In biologia, organi, tessuti, componenti cellulari e cellule target, quelli che costituiscono il bersaglio dell’azione di un determinato ormone, o anticorpo, o sostanza attiva (farmaco, veleno, ecc.). 3. In fisica, sinon. di bersaglio (v. targhetta). ...
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lento
lènto agg. [lat. lĕntus «tenace, flessibile, lento»]. – 1. a. Non veloce, non sollecito, detto di persona o d’animale, e riferito agli atti del corpo o dello spirito: uomo l., che in ciò che fa [...] poco a poco; e così l. agonia (anche fig.: questa attesa è per me una l. agonia); malattia l., a lungo decorso; rimedio, veleno l., che opera adagio, che produce tardi il suo effetto; acqua l., non com., ferma, stagnante; fuoco l., moderato, non vivo ...
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proteroglifo
proteròġlifo agg. e s. m. [comp. di protero- e del gr. γλυϕή «intaglio»]. – In zoologia, sono così qualificati i serpenti i cui denti del veleno sono scavati a doccia e impiantati all’estremità [...] anteriore del mascellare; sono proteroglifi, per es., i cobra e i serpenti marini dell’Oceano Indiano e del Pacifico ...
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saponina
s. f. [der. di sapone]. – In chimica organica, nome comune a diversi glicosidi dotati di forti proprietà tensioattive e di azione starnutatoria ed emolitica; a seconda della struttura dell’aglicone [...] e pellicole fotografiche, paste dentifricie e prodotti cosmetici, e s. steroidee (quali la gitonina della digitale, la sarsaponina della salsapariglia, ecc.), usate come veleno per i pesci, come schiumogeni e per la sintesi di ormoni steroidei. ...
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vipereo
vipèreo agg. [dal lat. vipereus], letter. – Di vipera, viperino: veleno v. (Boccaccio); un tempo Uscìa d’Averno con v. crini ... un indomabil mostro (Parini); Ultrice Aletto, ... in me il v. [...] torci Flagel sanguigno (Alfieri). In usi fig., rabbioso, irascibile e maligno come una vipera: Colaneri, il v. professore (Serao) ...
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veleno Qualsiasi sostanza che per le sue proprietà è capace di provocare un danno biologico, lesioni strutturali, diffuse o circoscritte, reversibili o permanenti, a insorgenza rapida o lenta. Il concetto di velenosità è sempre da rapportare...
veleno
Alessandro Niccoli
Compare solo in poesia e, a differenza dell'aggettivo ‛ venenoso ', che è usato anche in senso proprio, è sempre riferito a sentimenti, stati d'animo, comportamenti che fanno soffrire o danneggiano una persona.
In...