inoffensivo
agg. [comp. di in-2 e offensivo]. – Che non offende o non è in grado di offendere, di fare cioè del male: armi vecchie e arrugginite, ormai i.; in partic., di animale: rendere i. un serpente [...] togliendogli i denti del veleno; o di persona: gli legarono le mani dietro le spalle in modo da renderlo inoffensivo. Per estens. (cfr. innocuo), mite, mansueto, incapace di fare del male: un animale i.; un maniaco i.; o anche (in tono per lo più ...
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derride
dèrride s. f. [lat. scient. Derris, dal gr. δέρρις «cuoio»]. – Genere di piante leguminose papiglionacee, con una cinquantina di specie, la maggior parte liane dell’Asia tropicale; una di esse, [...] Derris elliptica dell’India e dell’Arcipelago malese, fornisce la radice di tuba, dalla quale si ricava il rotenone, dotato di azione insetticida, e un acido resinoso, detto anch’esso derride, adoperato dagli indigeni come veleno delle frecce. ...
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viperino
agg. [dal lat. viperinus]. – Di vipera, delle vipere: morso v.; veleno viperino. In senso fig., da vipera, proprio di persona rabbiosa e maligna: lingua v.; pettegolezzi v.; e con funzione soltanto [...] rafforzativa: perfidia v.; malignità viperina. Per l’erba scorzonera v., v. viperina ...
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tofana
agg. f. [dal nome di Giulia Tofana, una spacciatrice di veleni del 17° secolo]. – Acqua t., nome di un antico veleno, sinon. di acqua o acquetta di Perugia (v. acquetta). ...
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odinero
odinèro s. m. [lat. scient. Odynerus, dal gr. ὀδυνηρός «che provoca dolore», der. di ὀδύνη «dolore»]. – Genere di insetti imenotteri vespidi che comprende specie non sociali, le quali nidificano [...] cavità di canne secche, negli interstizî dei muri o in gallerie scavate nel terreno, in cui depositano larve di altri insetti dopo averle paralizzate con il veleno, in modo tale che le proprie larve possano nutrirsene dopo la schiusa delle uova. ...
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cobra
còbra s. m. [dal port. cobra, che è il lat. colŭbra «serpente»], invar. – Nome dei varî serpenti elapidi appartenenti ai generi Naja, Ophiophagus, Hemachatus e altri meno comuni, esclusivi dell’Africa [...] e dell’Asia sud-orientale, tutti velenosissimi (il loro veleno contiene bungarotossina) e contraddistinti dalla capacità di dilatare il collo a guisa di disco o di cappuccio; la specie più nota in Africa è Naja haje, mentre la più frequente in India, ...
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cobraterapia
cobraterapìa s. f. [comp. di cobra e terapia]. – In medicina, l’uso, ormai abbandonato, della frazione analgesica del veleno del cobra (Naja naja) nella cura delle nevralgie ribelli. ...
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alessifarmaco
alessifàrmaco s. m. [dal lat. alexipharmăcon, gr. ἀλεξιϕάρμακον, comp. di ἀλέξω «scacciare» e ϕάρμακον «veleno»] (pl. -chi o -ci), letter. ant. – Contravveleno, antidoto: erano morsicati [...] da serpenti, e per guarire avevano bisogno degli alessifarmachi (Redi). La parola è nota anche come titolo greco (᾿Αλεξιϕάρμακα «Contravveleni») di un poema in esametri di Nicandro di Colofone (2° sec. ...
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veleno Qualsiasi sostanza che per le sue proprietà è capace di provocare un danno biologico, lesioni strutturali, diffuse o circoscritte, reversibili o permanenti, a insorgenza rapida o lenta. Il concetto di velenosità è sempre da rapportare...
veleno
Alessandro Niccoli
Compare solo in poesia e, a differenza dell'aggettivo ‛ venenoso ', che è usato anche in senso proprio, è sempre riferito a sentimenti, stati d'animo, comportamenti che fanno soffrire o danneggiano una persona.
In...