predicato
s. m. [dal lat. praedicatum, part. pass. neutro sostantivato di praedicare (v. predicare), che come termine della logica e della grammatica traduce, nel lat. tardo e mediev., il gr. κατηγορούμενον [...] »); aggettivo, participio, sostantivo usato in funzione di o come predicato. Nella grammatica generativa, il predicato è l’intero sintagma verbale che segue il soggetto (per es., nella frase «il padre legge il giornale», il predicato è costituito da ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] ; p. comando (o il comando), assumerlo; p. commiato, accomiatarsi; p. consiglio, consigliarsi; p. contatto, mettersi in rapporto (verbale, epistolare, telefonico) con qualcuno; p. copia (di un documento e d’altro), copiare; p. o prendersi cura di (o ...
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ingressivo
agg. [der. del lat. ingressus, part. pass. di ingrĕdi «entrare»]. – 1. In linguistica, di aspetto verbale nel quale l’azione è vista nel suo stadio iniziale: per es., il verbo incamminarsi [...] o la locuz. verbale mettersi in cammino. 2. In fonetica, di articolazione ottenuta con ingresso di aria nell’apparato di fonazione. ...
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verbalizzazione1
verbaliżżazióne1 s. f. [der. di verbalizzare1]. – L’atto, l’operazione di verbalizzare, cioè di mettere a verbale, di stendere un verbale, e il modo stesso con cui si esegue e risulta: [...] procedere alla v. di una testimonianza; la responsabilità, se la v. non è fedele, è del segretario e del presidente della riunione ...
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desinenza
deṡinènza s. f. [dal lat. mediev. desinentia, der. del lat. desinĕre «terminare»]. – In linguistica, terminazione che aggiungendosi a un tema verbale indica la persona, la diatesi e talora [...] anche il tempo (d. verbale), e aggiungendosi a un tema nominale o pronominale indica il numero e il caso (d. nominale, pronominale): la d. del genitivo singolare, del nominativo neutro plurale; le d. del congiuntivo imperfetto, ecc. Fanno ricco uso ...
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poesia
poeṡìa s. f. [dal lat. pŏēsis, che è dal gr. ποίησις, der. di ποιέω «fare, produrre»]. – 1. a. L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate [...] intervento fu così appassionato da sfiorare la poesia. b. Per estens., il carattere di qualsiasi composizione o opera anche non verbale, in quanto raggiunge un valore «alto» in opposizione a prodotti correnti «bassi»; si può così parlare di p. di un ...
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poetica
poètica s. f. [dal lat. (ars) pŏētĭca, gr. ποιητική (τέχνη)]. – 1. a. Disciplina che ha per oggetto l’arte poetica, di cui si occupa sotto un profilo prevalentemente teorico, eventualmente anche [...] 3. estens. Norma esplicita o implicita su cui è fondata qualsiasi produzione che possa essere considerata «artistica», verbale o non verbale: la p. dell’architettura rinascimentale; la p. del manierismo, dell’impressionismo, dei macchiaioli; la p. di ...
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di1
di1 prep. [lat. de]. – Si accoppia con l’articolo, formando le preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle, che sono talora adoperate come articoli partitivi (per l’uso di questi, [...] de’ lati fanno a l’altro schermo (Dante). 3. Dinanzi a un infinito e in dipendenza da verbo o locuz. di sign. verbale, introduce proposizioni soggettive (gli sembrava di aver capito), oggettive (ho il dubbio di avere sbagliato), o finali (ti prego di ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] . Funzione simile ha in frasi quali: è fama, è voce comune, è d’uso, è di tradizione, ecc. ◆ Nella flessione verbale, essere è adoperato come ausiliare con tutti i verbi passivi, riflessivi (o comunque con coniugazione pronominale), e con molti verbi ...
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contenere
contenére v. tr. [lat. contĭnere, comp. di con- e tenere «tenere»] (coniug. come tenere). – 1. Tenere in sé, comprendere, accogliere (o essere capace di tenere, di accogliere): la cassa conteneva [...] una cassa contenente libri; come s. m., ciò che contiene: nominare il contenente per il contenuto. Part. pass. contenuto; nel suo uso verbale, si dice in matematica che un insieme A è contenuto in un insieme B, e si scrive A ⊂ B («A è contenuto in ...
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VERBALE
Giovanni Cristofolini
È il documento che rappresenta il compimento di determinati atti, in particolare dichiarazioni verbali (donde il nome) di privati o di pubbliche autorità; documento pubblico, se a esso intervenga un pubblico...
Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne l’unico elemento. Il sintagma verbale è...