uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] ). ◆ Part. pres. uscènte, usato con valore verbale soprattutto in determinate espressioni: presidente uscente, consiglio uscente, pezza onorevole. ◆ Part. pass. uscito, sempre con valore verbale, anche se usato senza l’ausiliare: i ragazzi usciti da ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa [...] ispiratore: parlare il l. del cuore, dei sentimenti, della ragione. 4. In diretta o implicita contrapp. al linguaggio verbale, costituito dalle lingue storico-naturali (per cui esso è chiamato anche l. naturale), sono presi in considerazione in ...
Leggi Tutto
provare
v. tr. [lat. prŏbare «provare, approvare», der. di probus «buono, onesto»; propr. «riconoscere una cosa come buona»] (io pròvo, ant. pruòvo, ecc.). – 1. Fare una prova o alcune prove, sottoporre [...] e rovine, purché vi sia alquanto di terra, pruovano le viti bene (Soderini). ◆ Part. pres. provante, raro con uso verbale; è stato talora usato anche come agg., con il sign. di probante, convincente: ciascheduna delle parti aveva addotti degli ...
Leggi Tutto
stante1
stante1. – Part. pres. di stare, usato, con valore verbale e di agg., o con funzione prepositiva o di cong., soprattutto in alcuni sign. e in determinate locuzioni: 1. a. Che sta, che sta ritto, [...] . In costruzione assol., seduta s., mentre ancora si svolge la seduta, di cosa che viene decisa e immediatamente attuata: il verbale della riunione è stato letto, approvato e sottoscritto seduta s.; per estens., subito, lì per lì, su due piedi (anche ...
Leggi Tutto
comunicazione
comunicazióne s. f. [dal lat. communicatio -onis]. – 1. a. In senso ampio e generico, l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri: c. del movimento, alle parti [...] è dotato di significato e tale da poter provocare una reazione nel recettore; c. non verbale (o analogica), in contrapp. alla c. verbale (o digitale), l’insieme dei segnali extralinguistici (mimici, cinesici, tattili, ecc.) latori di informazione o ...
Leggi Tutto
terrizione
terrizióne s. f. [dal lat. tardo territio -onis, der. di terrere «spaventare»]. – Nell’antica procedura giudiziaria, minaccia formale di tortura: t. verbale o lieve, minaccia solamente verbale [...] di mettere alla tortura il soggetto; t. reale o grave, consistente nei preparativi per l’esecuzione fatti in presenza dell’imputato, per indurlo a confessare o a modificare la propria deposizione senza ...
Leggi Tutto
duello
düèllo s. m. [dal lat. mediev. duellum, che riprende una forma arcaica del lat. bellum «guerra» ma sentito come connesso con duo «due»]. – 1. Combattimento ad armi pari fra due contendenti, sia, [...] o d’onore. Per estens., d. aereo, combattimento tra due aerei in volo. 2. fig. Lotta, competizione o anche soltanto polemica verbale tra due persone o in genere tra due parti che contendono con accanimento per la conquista di una vittoria o di un ...
Leggi Tutto
durativo
agg. [der. di durare]. – 1. ant. Durevole. 2. In linguistica, di aspetto verbale o di verbo o di forma verbale che si riferisce ad azione vista nel suo svolgersi continuato senza indicazione [...] di inizio o fine, o che, più genericam., esprime durata (per es., dormire rispetto a addormentarsi; o ascoltare rispetto a sentire; o il tempo imperfetto rispetto al passato remoto) ...
Leggi Tutto
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] parlare; ora è t. di far vedere quello che vali; è giunto il t. che anche lui renda i conti (o, con un sost. verbale, il t. della resa dei conti); spesso con riferimento a cosa che si ritiene avrebbe dovuto essere già fatta o che comunque si pensa di ...
Leggi Tutto
nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] o coniugazione): non solo quindi il sostantivo, ma anche l’aggettivo e, talvolta, le forme nominali del verbo (nome verbale). In senso ristretto, e nell’uso com., il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo ...
Leggi Tutto
VERBALE
Giovanni Cristofolini
È il documento che rappresenta il compimento di determinati atti, in particolare dichiarazioni verbali (donde il nome) di privati o di pubbliche autorità; documento pubblico, se a esso intervenga un pubblico...
Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne l’unico elemento. Il sintagma verbale è...