bisdrucciolo
bisdrùcciolo agg. [comp. di bis-1 e sdrucciolo1]. – Di parola che ha l’accento tonico sulla quartultima sillaba. Nella lingua ital. tali parole sono esclusivam. forme verbali, nella terza [...] persona plurale dell’indicativo e congiuntivo, e parole composte con enclitiche (per es.: fàbbricano, lìtigano, prèstamelo, andàndosene, èccotene) ...
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intensivo
agg. [dal lat. mediev. intensivus, der. di intendĕre, part. pass. intensus (v. intenso)]. – In genere, che conferisce o accresce intensità, o che ha carattere d’intensità, che è fatto cioè [...] , l’indice di rifrazione, ecc.). 4. In linguistica, sono detti intensivi i prefissi, infissi o suffissi che, aggiunti a radici verbali, accrescono la nozione lessicale di un certo grado d’intensità, di ampiezza, di rilievo o di espressività; i verbi ...
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molto
mólto agg., pron. e avv. [lat. mŭltus agg., mŭltum avv.]. – 1. agg. Indica in genere quantità o numero notevole, e si contrappone direttamente a poco. Quindi, unito a un sost. sing., che è in grande [...] abbiamo riso m.; mi piace m.; l’ho m. gradito; ci penso m.; è un libro m. letto, un’opera m. ammirata; e con locuz. verbali: è m. giù di salute; sei m. in collera?; sono stato m. in pena, in pensiero, in ansia. Con comparativi: m. migliore, maggiore ...
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bancabile
bancàbile agg. [der. di banca, con il suff. -abile dei derivati verbali]. – Nel linguaggio di banca, è così detta la cambiale (o l’effetto) che, per la solvibilità e serietà dei suoi coobbligati, [...] per il termine di scadenza, per l’importo, per il luogo di pagamento e per altri requisiti, sia facilmente ammessa allo sconto presso le banche; piazza b. è la piazza (comune o frazione) compresa fra quelle ...
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-oma
-òma [dal gr. -ωμα -ώματος, che è propriam. il suffisso -μα aggiunto a temi verbali in -όω]. – Suffisso di numerosi termini medici, derivati dal greco (da cui alcuni erano già passati in latino, [...] come carcinoma, condiloma, sarcoma) o formati modernamente sul modello greco, che indicano per lo più affezioni infiammatorie produttive circoscritte (per es., granuloma, leproma, micetoma, sifiloma, ecc.) ...
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prof.
– 1. Abbreviazione frequente di professore, usata in biglietti di visita, negli indirizzi, nelle citazioni, ecc., quando è seguito dal nome e cognome o dal solo cognome. Per il plur. professori, [...] in elenchi, verbali, ecc. si usa in genere l’abbrev. proff.; per il femm. professoressa si usa o prof. o, volendo evitare equivoco, prof.ssa. Attualmente, nel linguaggio giovanile e familiare scherz., il prof, la prof (come accorciamento, non puntato ...
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tema1
tèma1 s. m. [dal lat. thema («argomento»; «posizione degli astri», e nel lat. tardo anche «tema d’una parola»), che è dal gr. ϑέμα -ατος, propr. «ciò che si pone», der. del tema di τίϑημι «porre, [...] In linguistica: a. La parte di una parola che resta dopo che è stata tolta la desinenza; si distinguono t. nominali e t. verbali, a seconda che si tratti di una forma nominale (come per es. in latino fili- e patr-, temi rispettivam. di filius «figlio ...
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eteroclisia
eterocliṡìa s. f. [der. di eteroclito]. – In grammatica, formazione anomala di paradigmi, verbali o nominali, nei quali appaiono uniti più temi (per es. lat. femur, genit. femĭnis) o più [...] radici (per es. ital. vado, andiamo; sono, fui; io, me) ...
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-iccio
-ìccio. – Suffisso derivativo, ma in funzione per lo più alterativa, di aggettivi tratti da participî o da altri aggettivi, che esprimono in genere diminuzione (malaticcio, bruciaticcio, freddiccio), [...] breve, come per es. pastoricius, e dall’incontro con il suff. -ĭceus, per es. siliceus, corticeus, si è avuto il suffisso -eccio (pastoreccio, boschereccio, e i derivati verbali godereccio, mangereccio, ecc.) e il region., soprattutto veneto, -ezzo. ...
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iterativo
agg. [dal lat. tardo iterativus, der. di iterare «ripetere»: v. iterare]. – In generale, che contiene o esprime ripetizione, che si attua mediante operazioni ripetute, e sim. In partic.: 1. [...] stretto); talvolta anche per sottolineare la natura vera dell’oggetto designato (un caffè caffè). b. Nella classificazione degli aspetti verbali, sono detti verbi i. (o anche frequentativi), o di aspetto o valore iterativo i verbi indicanti un’azione ...
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TEMPI VERBALI
I tempi verbali indicano il momento in cui si realizza l’azione espressa dal verbo. Generalmente la variazione del tempo è segnalata dalla variazione della ➔desinenza
io corr-o
lui / lei corr-eva
io cor-si
tu corr-essi
io corr-a
voi...