atto2
atto2 s. m. [dal lat. actus -us e actum -i, der. di agĕre «spingere, agire»]. – 1. Manifestazione esterna di una determinazione della volontà. Quindi: a. Azione, spec. in quanto questa implica [...] traduz. del lat. acta), nell’agiografia e nella storia religiosa, denominazione, usata anche come titolo, sia di veri e proprî verbali di processi penali di martiri sia di narrazioni: atti dei martiri, dei santi; a. apocrifi (v. apocrifo); Atti degli ...
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operazionismo
(o operazionalismo) s. m. [dall’ingl. operationism, operationalism, der. di operation «operazione» e rispettivam. operational «operativo»]. – Teoria epistemologica, formulata dal fisico [...] : in tal modo sarebbe possibile eliminare dalla scienza le nozioni metafisiche, le idee assolute, le argomentazioni puramente verbali e le aporie derivanti dalla non chiara esplicitazione del significato dei concetti coinvolti (così, per es., la ...
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locuzione
locuzióne s. f. [dal lat. locutio -onis, der. di locutus, part. pass. di loqui «parlare»]. – 1. ant. o raro. L’atto, e anche il modo, o la facoltà, di parlare; elocuzione. 2. a. In linguistica, [...] qua da, di là da, ecc.); congiuntive (per quanto, al fine di, così che o cosicché, nel caso che, ecc.); verbali (andar su, andar giù, venire dietro, mettere insieme, ecc.); sostantivali (macchina da scrivere, biglietto da visita, ecc.); esclamative ...
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rin-
– Prefisso in cui si fondono i due prefissi latini re- e in- (rin- diventa in parole composte rim- quando segua consonante labiale). È usato per la formazione di verbi e derivati verbali con valore [...] iterativo (rimbalzare, balzare di nuovo, più volte; rimpatriare, rimandare, ritornare in patria; rimpiangere, piangere ritornando col pensiero a cosa perduta, ecc.), o intensivo (rinchiudere, rinvigorire, ...
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senza
sènza (ant. sanza) prep. [lat. absĕntiā «in assenza, in mancanza di»; cfr. l’ant. milan. asensa e il vernacolo tosc. insenza; per la variante sanza, v. sanza1]. – Indica esclusione, privazione, [...] guai, ogni giorno succede qualche guaio. c. Lo stesso valore ha con sostantivi, quando questi equivalgono a espressioni verbali: cercherò di accontentarti, ma s. impegno, senza impegnarmi, senza obbligarmi con promessa; si può avere s. spesa, s ...
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mi1
mi1 pron. pers. [lat. me, accus., mi (= mihi), dativo]. – 1. Forma atona che concorre alla declinazione del pron. pers. io, sia come compl. oggetto (non mi ha visto = non ha visto me), sia come compl. [...] nella scrittura): Piovonmi amare lagrime dal viso (Petrarca); Quando sovviemmi di cotanta speme (Leopardi). Unendosi a forme verbali tronche o monosillabe, subisce il rafforzamento sintattico: dimmi, stammi a sentire, ridammi il libro; ant. emmi ...
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extralinguistico
extralinguìstico agg. [comp. di extra- e linguistico] (pl. m. -ci). – Che non appartiene alla lingua, ossia al linguaggio inteso come mezzo di comunicazione fondato su un sistema di [...] segni verbali o grafici: segni, segnali e.; informazioni e. (trasmesse, per es., mediante suoni, gesti, movimenti, segnali mimici o tattili, ecc.). ...
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sermonismo
s. m. [der. di sermone1]. – Nella storia della filosofia, termine designante la dottrina di Abelardo riguardo agli universali, che egli riteneva non già denominazioni verbali («nominalismo»), [...] né esistenze indipendenti («realismo»), ma sermones, cioè enunciazioni concettuali, a un tempo logiche e linguistiche ...
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maschile
agg. [der. di maschio]. – 1. a. Di maschio, di uomo, che è caratteristico dell’uomo o riguarda soltanto gli uomini, cioè i maschi: abbigliamento m., abiti, indumenti m., moda m., eleganza maschile; [...] in molte lingue, alla quale appartengono una parte dei nomi, dei pronomi e in alcune lingue anche una parte delle forme verbali. L’appartenenza a questa classe non è (se non in alcune lingue) determinata dal sesso, anche se prevalentemente i nomi ...
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analogico
analògico agg. [dal lat. analogĭcus, gr. ἀναλογικός] (pl. m. -ci). – 1. Proprio dell’analogia, che si fonda sull’analogia, ottenuto o formato per analogia: metodo, procedimento a.; interpretazione [...] a. della legge; forme verbali a.; concetto a., nella logica, in contrapp. a concetto proprio, è quello che è ottenuto dall’esperienza di una cosa diversa da quella di cui è concetto, per es. da un effetto di essa (così il concetto di un animale che ...
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TEMPI VERBALI
I tempi verbali indicano il momento in cui si realizza l’azione espressa dal verbo. Generalmente la variazione del tempo è segnalata dalla variazione della ➔desinenza
io corr-o
lui / lei corr-eva
io cor-si
tu corr-essi
io corr-a
voi...