aggettivo
(ant. adiettivo e addiettivo) s. m. [dal lat. tardo adiectivum (nomen), der. di adicĕre «aggiungere», traduz. del gr. ἐπίϑετον (ὄνομα)]. – Parte del discorso che esprime gli attributi di qualità, [...] , con le buone, con le cattive. Considerati sotto l’aspetto lessicale, numerosi sono gli aggettivi derivati da temi verbali o nominali, la cui formazione è avvenuta, e continua ad avvenire, come possibilità sempre aperta, mediante suffissi per ...
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sotto-
– È la prep. (e avv.) sotto, usata come prefisso per la formazione di molti composti nominali e verbali, in alcuni dei quali conserva il sign. e anche la funzione di preposizione (come negli avv. [...] sottaceto, sottochiave, sottocosto, sottoterra, sottovoce, ecc., che si possono infatti scrivere anche con grafia staccata), mentre in altri assume talora sign. proprî. Davanti a vocale, può subire l’elisione ...
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subcommissario
(sub-commissario), s. m. Commissario che agisce per conto di un’autorità superiore dalla quale ha ricevuto l’incarico. ◆ L’allora presidente della regione, [Antonio] Rastrelli, promise [...] & Mercati, 28 maggio 2004, p. 7) • Dinanzi al Tribunale del Riesame di Napoli sono stati depositati i verbali riassuntivi dei 25 indagati finiti al centro dell’inchiesta sulla gestione transitoria del commissariato [per l’emergenza rifiuti]. Per ...
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subideologico
sub-ideologico agg. (iron.) Che non può essere considerato propriamente ideologico; proprio di un’ideologia ritenuta inefficace e superata. ◆ Lungi dal far germinare parole e pensieri inediti, [...] l’arrocco genovese ha riesumato come per incanto tutti o quasi i vecchi tic verbali e sub-ideologici del passato. (Michele Serra, Repubblica, 25 luglio 2001, p. 1, Prima pagina).
Derivato dall’agg. ideologico con l’aggiunta del prefisso sub-.
Già ...
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epitesi
epìteṡi s. f. [dal lat. tardo epithĕsis, gr. ἐπίϑεσις «sovrapposizione, aggiunta», dal tema di ἐπιτίϑημι «porre sopra o accanto»]. – In linguistica, aggiunta di qualche fonema alla fine di una [...] parola (è detta anche paragoge); per es., in greco, il ν efelcistico nelle forme verbali e nominali in -σι: λύουσι(ν), πόλεσι(ν); in italiano antico, -e nelle forme ossitone: fae, faroe, ameroe, piue, tue, ecc., e talora -ne, come in sine, none, ...
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condizionale
agg. [dal lat. tardo (dei grammatici e dei giuristi) conditionalis, der. di conditio -onis «condizione»]. – In genere, che esprime condizione, che è sottoposto a una condizione: clausola [...] 1). In partic.: 1. In grammatica: a. Modo c. (o assol. condizionale s. m.), modo del verbo italiano, e di altri sistemi verbali, il quale indica soprattutto il desiderio o la possibilità che un fatto si compia in dipendenza dell’avveramento di certe ...
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andare1
andare1 v. intr. [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- del lat. vadĕre «andare»] (pres. indic. vado [tosc. o letter. vo, radd. sint.], vai, [...] va il tempo!; Vassene ’l tempo e l’uom non se n’avvede (Dante). e. Unito ad avverbî o preposizioni, forma molte locuz. verbali con sign. proprio: a. addosso a uno, urtarlo, investirlo: non sono riuscito a frenare e gli sono andato addosso. A. attorno ...
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-ime
[lat. -īmen, originariamente applicato a temi verbali della coniug. in -īre ed esprimente un’idea astratta]. – Suffisso derivativo di nomi che aggiungono un senso collettivo al nome da cui sono [...] tratti: becchime, concime, mangime) ...
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ti2
ti2 pron. pers. [lat. tē, tĭbĭ, rispettivam. accus. e dat. del pron. tu]. – 1. Forma atona che concorre alla declinazione del pron. pers. tu, sia come compl. ogg. (ti ho visto = ho visto te), sia [...] con le forme finite del verbo, soprattutto per effetto della cosiddetta «legge Tobler-Mussafia» (v. enclisi). Unendosi a voci verbali tronche o monosillabe, subisce il rafforzamento sintattico: statti cheto; fatti in là; ant. etti (= ti è). Nell’uso ...
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infinitamente
infinitaménte avv. [der. di infinito]. – Senza fine, senza limiti: Dio è i. perfetto, i. buono, misericordioso; Gesù Cristo ha amato i. l’uomo; e con riferimento a concetti matematici e [...] più usato in modo generico o iperb., come sinon. di molto, assai, grandemente, sommamente, in unione con verbi o locuz. verbali (ti ringrazio i.; mi dispiace i., o sono i. spiacente), e più spesso con aggettivi, cui conferisce valore di superlativo ...
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TEMPI VERBALI
I tempi verbali indicano il momento in cui si realizza l’azione espressa dal verbo. Generalmente la variazione del tempo è segnalata dalla variazione della ➔desinenza
io corr-o
lui / lei corr-eva
io cor-si
tu corr-essi
io corr-a
voi...