sedere2
sedére2 v. intr. [lat. sĕdēre «stare seduto», diversificato da sīdĕre «sedersi, mettersi a sedere»] (pres. indic. sièdo [letter. sèggo, ant. o poet. sèggio], sièdi, sediamo [ant. o poet. seggiamo], [...] piedi); e così c’è da s., non ho trovato da s., ecc., cioè un posto dove sedersi. d. Riferito ad animali, il verbo è proprio per le scimmie e alcuni altri animali che assumono una posizione simile a quella dell’uomo; analogico per altri (come per es ...
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assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo [...] sempre alla formula più esplicita: Siete d’accordo? Assolutamente sì. Sei stanco? Assolutamente no. 2. In grammatica, verbo (o anche aggettivo e, più raram., sostantivo) costruito o usato a., non seguito dal complemento che usualmente richiede ...
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valere
valére v. intr. [lat. valēre «essere forte, sano; essere capace; significare»] (pres. indic. valgo [ant. o poet. vàglio], vali, vale, valiamo, valéte, vàlgono [ant. o poet. vàgliono]; pres. cong. [...] di persona o di cose, uno vale l’altro, sono equivalenti (e s’intende di solito che tutte e due valgono poco); il verbo conserva invece il suo valore intr. nelle frasi fam. enfatiche è uno, ma vale per due, per quattro, per dieci, riferite a persone ...
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pigrottare
v. intr. (scherz.) Abbandonarsi alla pigrizia, a uno stato di rilassamento che può suscitare idee, progetti, spunti di riflessione. ◆ Nella bella traduzione dell’ultimo libro pubblicato in [...] che il traduttore, Andrea De Gregorio, ha coniato sull’aggettivo pigro e che ovviamente non esiste nei vocabolari; ma è un verbo allegro, perché chi pigrotta a letto non è la stessa persona che poltrisce oziosamente sotto le coperte; è anzi uno che ...
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perche
perché avv. e cong. [comp. di per e che1 o che2]. – Grammaticalmente, oltre alle funzioni di avverbio interrogativo e di congiunzione, che sono le più frequenti, può avere quella di pronome relativo [...] posto; rafforzato con mai: non capisco p. mai agisce in questo modo; spiegami p. mai te ne sei andato; talvolta con il verbo al cong.: mi chiedo p. tu sia stato zitto. Anche usato ellitticamente: sembrava preoccupato, ma non ci disse p.; si sentiva a ...
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frinire
v. intr. [voce onomatopeica; cfr. il lat. fritinnire, riferito anch’esso alle cicale (oltre che a uccelli e a bambini)] (io frinisco, tu frinisci, ecc.; aus. avere). – Verbo con cui si indica [...] per significare lo strepitio delle cicale il Gherardini e il Fanfani scavarono dalla Fabbrica del mondo di Francesco Alunno il verbo frinire. E per una cicala sola, che canti, amatrice solinga, sta. Ma, quando le son tante a cantar tutte insieme ...
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neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. [...] in origine o possono ancora avere un significato indifferente e perciò anche negativo (come il lat. fortuna, o il verbo ital. meritare). b. In entomologia, detto degli individui maschi o femmine incapaci di riprodursi, che costituiscono le caste di ...
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onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in [...] fare gli o. di casa, accogliere e intrattenere gli ospiti con quella cordialità, deferenza, premura che sono loro dovute. Sempre col verbo fare, in usi fig., fam.: fare o. a un pranzo, mostrare di gradirlo, mangiando e bevendo con gusto (e con tono ...
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-zione, -sione
-zióne, -sióne [lat. -tio, -tiōnis, formato con la finale -t- del tema verb. di molti part. pass. e dal suff. -io, -iōnis; dai temi del part. pass. terminanti in -s- è derivata la var. [...] prima, -i- soprattutto per la terza) e dal tema verbale. I derivati esprimono la nozione del verbo o l’effetto o il risultato (apparizione, distribuzione, informazione, collocazione, operazione, opzione, sanzione; aggressione, accensione, invasione ...
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paradigma
s. m. [dal lat. tardo paradigma, gr. παράδειγμα, der. di παραδείκνυμι «mostrare, presentare, confrontare», comp. di παρα- «para-2» e δείκνυμι «mostrare»] (pl. -i). – 1. Esempio, modello. In [...] dei temi del presente, perfetto, supino, infinito, da cui derivano tutti gli altri tempi del verbo stesso (così, per es., il paradigma del verbo pingĕre si enuncia: pingo -is, pinxi, pictum, pingĕre). 2. Nella linguistica moderna, l’insieme degli ...
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verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, cioè la coniugazione, l’insieme delle...
verbo
Alessandro Niccoli
Il termine ha più valori. In primo luogo, designa la " parola " in quanto voce significativa, segno convenzionale che fa parte di un sistema linguistico; designa, inoltre, il " concetto ", ciò che la mente concepisce...