infatuare
infatüare v. tr. [dal lat. infatuare «rendere balordo; stordire», der. di fatuus «fatuo, sciocco», col pref. in-1] (io infàtuo, ecc.). – 1. ant. Rendere fatuo, stolido; privare del senno. 2. [...] da perdere il senso della misura. ◆ Part. pass. infatüato, anche come agg., in unione col verbo essere, e con usi analoghi alla forma intr. pron. del verbo: essere infatuato di uno sport, della musica pop, di un’attrice; anche, essere infatuato di sé ...
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condurre
(ant. condùcere) v. tr. [lat. condūcĕre «condurre insieme, stipendiare, prendere in affitto», comp. di con- e dūcĕre «guidare, condurre»] (io conduco, tu conduci, ecc.; pass. rem. condussi, [...] classifica; anche assol.: la Spagna conduce in Coppa Davis per un incontro a zero. È un uso metaforico che proviene dal ciclismo, dove il verbo è riferito a chi è in testa e apre la strada a uno o più compagni di squadra, o si trae dietro gli altri ...
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costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, [...] , di opus est, degli aggettivi di memoria, ecc. in latino; costruzione di un verbo col compl. oggetto, col compl. di termine, ecc.); così per es., quando si dice che il verbo utor in latino «ha la costruzione con l’ablativo», o «si costruisce con l ...
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conferire
v. tr. e intr. [dal lat. conferre, propr. «portare insieme» (comp. di con- e ferre «portare»), che aveva anche gli altri sign. del verbo ital.] (io conferisco, tu conferisci, ecc.). – 1. tr. [...] (per es. nel pagare le imposte); concorrere a una spesa. Sono sign. oggi disus., tranne che nel linguaggio giur., dove il verbo è adoperato (per lo più assol.) con riferimento ai soci delle società per azioni e con il sign. specifico di contribuire ...
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infinitivo
agg. [dal lat. tardo infinitivus, der. di infinitus «infinito»]. – 1. Propr., che non determina; si è usato, nella terminologia grammaticale, come equivalente di infinito (modo del verbo); [...] l’infinitivo. 2. Nella sintassi latina, greca, e più raram. italiana, proposizione i. (anche s. f., un’infinitiva), quella che ha nel predicato un verbo di modo infinito, come la frase soggettiva, o oggettiva, oppure anche, talvolta, l’esclamativa. ...
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infinito
agg. e s. m. [dal lat. infinitus, comp. di in-2 e finitus, part. pass. di finire «limitare»]. – 1. agg. a. Che non ha principio né fine; che non ha limiti: il tempo i.; lo spazio i.; la misericordia [...] possano considerare trascurabili le azioni del campo. 5. In linguistica, modo i. (o assol. infinito s. m.), forma del verbo italiano, e di tutte le lingue europee, determinata nel tempo – che può essere presente (andare) o passato (essere andato), e ...
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partire
v. tr. e intr. [lat. partire o partiri «dividere», der. di pars partis «parte»] (io parto, ecc.; nel sign. di «dividere» e «spartire» anche io partisco, tu partisci, ecc.). – 1. tr., ant. o letter. [...] bolognese fosse o forestiera (Boccaccio). Da questi sign. di partirsi (che sono ant. o letter.) discende l’uso intr., oggi comune, del verbo. 3. intr. (aus. essere) a. Allontanarsi, per un tempo più o meno lungo, da un luogo per recarsi in un altro ...
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discorso2
discórso2 s. m. [dal lat. discursus -us, der. di discurrĕre: v. discorrere]. – 1. a. L’atto del discorrere, dell’esprimere il pensiero per mezzo della parola: lasciare in tronco un d.; perdere [...] flessione (sostantivo, aggettivo, articolo, pronome, verbo), e quattro invariabili (avverbio, preposizione, vengono riferiti dall’autore in forma indiretta, ma tacendo il verbo dichiarativo reggente o ponendolo in inciso, come se si avesse ...
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-tore
-tóre (-sóre) [lat. -tor -tōris, formato con la finale -t- del tema verb. di molti part. pass. e dal suff. -or -ōris; dai temi del part. pass. terminanti in -s- è derivata la var. -sor, -sōris; [...] è dovuta all’analogia coi sost. femm. in -a]. – Suffisso derivativo di nomi d’agente e di aggettivi tratti da verbi. Se il verbo ha, o aveva in lat., un part. pass. in -s-, il suffisso prende la forma -sore (attore, cacciatore, direttore, dottore ...
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tornare
v. intr. e tr. [lat. tornare «lavorare al tornio, far girare sul tornio», der. di tornus «tornio»] (io tórno, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) Avviarsi, essere diretti al luogo da cui si era partiti [...] appetito; le forze gli tornano a poco a poco (si noti, in questi e altri simili esempî, il compl. di termine dipendente dal verbo); sono tempi passati che non tornano più; la giovinezza se n’è andata, ormai, e non torna più. In partic., di stagioni e ...
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verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, cioè la coniugazione, l’insieme delle...
verbo
Alessandro Niccoli
Il termine ha più valori. In primo luogo, designa la " parola " in quanto voce significativa, segno convenzionale che fa parte di un sistema linguistico; designa, inoltre, il " concetto ", ciò che la mente concepisce...