verbo /'vɛrbo/ s. m. [dal lat. verbum "parola", e nei grammatici "verbo"]. - 1. [espressione verbale, solo in alcuni modi tipici e in alcune frasi negative: non aggiungere v.; andarsene senza proferire [...] v.] ≈ motto, parola. 2. a. (con iniziale maiusc.) (teol.) [nelle Sacre Scritture del cristianesimo, la parola divina e Dio stesso come seconda persona della Trinità: il V. divino; il V. incarnato] ≈ figlio, ...
Leggi Tutto
fare² (ant. facere /'fatʃere/) [lat. facĕre] (pres. fàccio, non com., fo /fɔ/, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., nelle 3e [...] Un altro uso molto frequente di f. è come verbo causativo, ovvero un verbo con un debole sign. autonomo, seguito da un = indietreggiare. In questi e in molti altri casi f. funge da verbo supporto, atto, cioè, solo a sostenere un compl.: f. benzina, ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
fare. Finestra di approfondimento
F. è tra i verbi più generici e frequenti della lingua italiana, con valore sia tr., sia intr. e pron., usato ora con sign. pieno, ora come sostituto di verbi [...] Un altro uso molto frequente di f. è come verbo causativo, ovvero un verbo con un debole sign. autonomo, seguito da un = indietreggiare. In questi e in molti altri casi f. funge da verbo supporto, atto, cioè, solo a sostenere un compl.: f. benzina, ...
Leggi Tutto
scherzare /sker'tsare/ v. intr. [dal longob. ✻skerzōn, cfr. ted. scherzen "scherzare"] (io schérzo, ecc.; aus. avere). - 1. [fare giochi o altre attività divertenti: smettila di s. con l'acqua!] ≈ divertirsi, [...] degno di riso»: il suo discorso fu stravolto e ridicolizzato dagli avversari. Se si fa dell’ironia su qualcosa o qualcuno, il verbo specifico è ironizzare (su): ironizza sempre su tutto e su tutti, anche su sé stesso. Un grado molto più accentuato è ...
Leggi Tutto
avere² v. tr. [lat. habēre] (pres. ho /ɔ/ [radd. sint.; ant. àggio], hai, ha [radd. sint.]; abbiamo [ant. avémo], avéte, hanno [ormai rarissime le grafie ò, ài, à, ànno]; pass. rem. èbbi, avésti, èbbe, [...] oltre all’uso come ausiliare. Il sign. principale è quello di «essere in possesso di qualcosa». In questo caso a. è l’unico verbo non marcato rispetto ai sinon., che sono tutti o più formali, o burocr., oppure region., com’è il caso di tenere: tiene ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
scherzare. Finestra di approfondimento
Modi di scherzare - S. ha un sign. molto vicino a quello di giocare e divertirsi (v. scheda giocare), ma più incentrato sull’atto e l’effetto del dire, [...] degno di riso»: il suo discorso fu stravolto e ridicolizzato dagli avversari. Se si fa dell’ironia su qualcosa o qualcuno, il verbo specifico è ironizzare (su): ironizza sempre su tutto e su tutti, anche su sé stesso. Un grado molto più accentuato è ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
avere. Finestra di approfondimento
Il senso del possesso - Tra i verbi più frequenti e generici in ital., a. ha numerosi sign., oltre all’uso come ausiliare. Il sign. principale è quello di [...] = partecipare; a. valore = valere. Così come per a. fame o sete, è notevole il fatto che, pur di valore così generico, il verbo a. in molti contesti sia privo di sinon.; per es. quando si parla di età: quanti anni hai? - Ho trent’anni; oppure in ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
bagnare. Finestra di approfondimento
Diversi modi di bagnare - Il verbo b. esprime un’azione assai generica ed è privo, pertanto, di sinon. propriamente detti. Ha però numerosi sinon. specifici, [...] che si orini addosso: il bambino va cambiato perché si è bagnato.
Contrari - Per quanto riguarda i contr., asciugare è il verbo meno marcato e adatto per quasi tutti gli usi. Detergere è sinon. ricercato di asciugare per lo più in relazione al sudore ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
battere. Finestra di approfondimento
Diversi tipi di colpo - Il verbo b. ha un sign. molto generale e, come tale, è caratterizzato da un elevato numero di accezioni, tutte ricche di sinon. [...] al tipo di percossa inferta. Oltre ai generali e frequenti colpire e percuotere, validi per tutti gli usi (anche se il primo verbo rimanda per lo più ad un solo colpo, mentre col secondo si intende una serie di colpi molto violenti: ha colpito il ...
Leggi Tutto
uccidere /u'tʃ:idere/ [lat. occīdĕre] (pass. rem. uccisi, uccidésti, ecc.; part. pass. ucciso). - ■ v. tr. 1. a. [privare della vita in modo violento: u. qualcuno con una fucilata] ≈ (fam.) accoppare, [...] viene usato del veleno, avvelenare o, poet., attoscare e attossicare. Se si appende qualcuno a una corda, o sim., il verbo adatto è impiccare, o il formale appendere, o il fam. appiccare. E la lista potrebbe seguitare a lungo (bruciare, crocifiggere ...
Leggi Tutto
verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, cioè la coniugazione, l’insieme delle...
verbo
Alessandro Niccoli
Il termine ha più valori. In primo luogo, designa la " parola " in quanto voce significativa, segno convenzionale che fa parte di un sistema linguistico; designa, inoltre, il " concetto ", ciò che la mente concepisce...