proverbio /pro'vɛrbjo/ s. m. [dal lat. proverbium, der. di verbum "parola"]. - [breve motto, di larga diffusione e antica tradizione, che esprime, in forma stringata e incisiva, un pensiero, una norma, [...] bandiera vecchia onor di capitano; beati monoculi in terra caecorum; excusatio non petita accusatio manifesta. Nel caso di verbo espresso, si tratterà quasi sempre delle forme meno marcate temporalmente: presente e infinito. Frequente è il ricorso a ...
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già avv. [lat. iam]. - 1. a. [davanti a un verbo o a una locuz. in funz. di predicato, indica che, nel momento in cui si parla, un fatto è ormai compiuto o è accaduto da poco, oppure rafforza l'idea del [...] avvenire: accidenti, sono già le dieci!; è g. l'ora di andare via?] ≈ di già. c. [davanti a un sost. e sottintendendo i verbi essere o chiamarsi, indica che una persona o una cosa non ha più la funzione o il nome indicati: il ministro della Difesa, g ...
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coniugare [dal lat. coniugare "congiungere, unire"] (io còniugo, tu còniughi, ecc.). - ■ v. tr. 1. (non com.) [unire in matrimonio] ≈ sposare. 2. (gramm.) [enunciare le forme di un verbo nei vari tempi [...] e modi] ≈ ‖ declinare. ⇑ flettere. 3. (fig.) [far coesistere: c. il prezzo con la qualità] ≈ accoppiare, accordare, combinare, congiungere, legare, sposare, unire. ■ coniugarsi v. rifl. e recipr. 1. [congiungersi ...
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giocare (meno com. giuocare) [lat. iocare, iocari "scherzare"] (io giòco o giuòco, tu giòchi o giuòchi, ecc., ma le forme con dittongo sono ormai rare). - ■ v. intr. (aus. avere)1. a. [dedicarsi a un gioco, [...] ). Distrarsi e il meno com. svagarsi indicano un coinvolgimento ancora inferiore rispetto a divertirsi e, soprattutto il primo verbo, alludono alla necessità di trovare un diversivo che distolga da pensieri troppo seri o da attività troppo stancanti ...
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soggetto² s. m. [dal lat. tardo subiectum, sostantivazione del part. pass. subiectus]. - 1. a. [ciò di cui si parla, si scrive, ecc.: il s. del discorso, di una ricerca; trattare un s. difficile] ≈ argomento, [...] . ↔ oggetto. 5. (gramm.) [parte della frase riferita alla persona o alla cosa che fa l'azione espressa dal verbo] ≈ ‖ agente, attore. ↔ ‖ oggetto. 6. (filos.) [l'individuo in quanto centro di esperienza e di conoscenza, contrapposto alla realtà ...
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constatare (o costatare) v. tr. [dal fr. constater, der. del lat. constat, voce del verbo constare "esser noto"] (io constàto o cònstato, ecc.). - 1. [stabilire con certezza sulla base di prove e documenti: [...] i calcoli sono errati, come puoi c. tu stesso] ≈ accertare, appurare, assodare, controllare, notare, riscontrare, verificare. 2. [acquisire cognizione di un fatto, senza aggiungere proprie valutazioni: ...
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solere /so'lere/ v. intr. [lat. solēre] (pres. sòglio, suòli [ant. sògli o suògli], suòle, sogliamo, soléte, sògliono; pass. rem. soléi, solésti, ecc.; pres. cong. sòglia, ecc.; part. pass. sòlito; usato [...] futuro] e nell'inf. pres. [negli altri tempi è sostituito generalm. dalla locuz. essere solito] e sempre unito a un altro verbo all'inf.), lett. - [avere il costume di fare qualcosa, seguito dall'inf.: suole uscire tutte le sere] ≈ avere l'abitudine ...
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andare² s. m. [uso sost. del verbo andare¹], solo al sing. - 1. [l'andare, il muoversi] ≈ andata. ● Espressioni: andare e venire [come s. m. invar., movimento confuso di molte persone in un medesimo luogo] [...] ≈ [→ ANDIRIVIENI (1)]. ▲ Locuz. prep.: a lungo andare (o con l'andar del tempo) ≈ alla fine, a poco a poco, col tempo, gradatamente, gradualmente; a tutto andare 1. [a velocità sostenuta: procedere a tutto ...
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pure (in posizione prefinale, anche abbrev. in pur) [lat. pure "puramente", avv. di purus "puro"]. - ■ avv. 1. [con valore aggiuntivo, per indicare una parità di condizione: lui è veneto e sua moglie p.] [...] sia p. a malincuore, ho dovuto rinunciare] ≈ anche se, benché, per quanto, quand'anche, sebbene. b. [posposto al cong. d'un verbo, senza altro elemento di congiunzione, con valore ipotetico: mi portasse p. in capo al mondo, io lo seguirò] ≈ anche. 2 ...
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quale [lat. qualis] (si può troncare sia davanti a voc., sia davanti a cons.) (pl. m. e f. quali). - ■ agg. e pron. interr. m. e f. [in proposizioni interr. dirette e indirette e nelle dubitative, per [...] , E qual dallato li si reca a mente (Dante)] ≈ alcuno, (lett.) altri, chi, taluno, uno. 2. [una persona qualsiasi, anche seguito da che e il verbo al cong.: Ivi fa' che 'l tuo vero, Q. io mi sia, per la mia lingua s'oda (F. Petrarca)] ≈ chiunque. ...
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verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, cioè la coniugazione, l’insieme delle...
verbo
Alessandro Niccoli
Il termine ha più valori. In primo luogo, designa la " parola " in quanto voce significativa, segno convenzionale che fa parte di un sistema linguistico; designa, inoltre, il " concetto ", ciò che la mente concepisce...