intransitivo agg. [dal lat. tardo (dei gramm.) intransitivus, der. di transitivus "transitivo", col pref. in-²]. - (gramm.) [di verbo che non regge un compl. oggetto] ↔ transitivo. ...
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s- pref. [lat. ex "da, via da, fuori da"]. - 1. a. Premesso a verbi, può esprimere azione contraria (sfiorire, sgonfiare, slegare; in spiovere, invece, indica cessazione). b. Premesso a sost. (sfiducia, [...] chiodi, i lacci, ecc."); talora con valore intr., come in scolorire "perdere il colore". b. È privativo in alcuni verbi derivati da agg. (sgrossare, svecchiare, da grosso, vecchio, ecc.). 5. Ha funzione genericam. derivativa, con accezioni varie, in ...
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intrugliare [voce di origine tosc., prob. dal verbo volg. introiare "insudiciare, sporcare"] (io intrùglio, ecc.), pop. - ■ v. tr. 1. [mettere insieme sostanze diverse, facendone un intruglio, spesso assol.: [...] che cosa stai intrugliando?] ≈ rimestare. ‖ (lett.) mescidare, mescolare, mestare, mischiare. 2. (fig.) [rendere confuso e imbrogliato: i. le faccende] ≈ confondere, ingarbugliare, imbrogliare, intricare. ...
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inventare v. tr. [lat. ✻inventare, intens. di invenire "trovare", part. pass. inventus] (io invènto, ecc.). - 1. [trovare, con l'immaginazione o l'ingegno, qualcosa che prima non esisteva: i. un nuovo [...] «dar vita a qualcosa che prima non esisteva». Sia il verbo sia il sost. der. (invenzione) vengono spesso usati per roba che dicevan contro di lui! Tutte invenzioni [A. Manzoni]). Tra i verbi, oltre a i. è comune escogitare, nel sign. di «trovare delle ...
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-toio (o -torio, -soio, -sorio) [lat. -tōrius, formato con la finale -t- del tema verb. di molti part. pass. e col suff. -ōrius; dai temi del part. pass. terminanti in -s- è derivata la var. -sōrius]. [...] -torio è la var. dotta; i derivati indicano il luogo in cui si verifica quanto designato dal verbo (dormitorio, galoppatoio, lavatoio, parlatorio; reclusorio) o lo strumento adoperato (attizzatoio, innaffiatoio, mangiatoio; aspersorio, rasoio); forma ...
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pathos /'patos/ s. m. [dal gr. páthos "sofferenza", der. del tema path- del verbo páskō "soffrire"]. - 1. [capacità di un'opera d'arte di suscitare intensa emozione affettiva e commozione estetica] ≈ drammaticità, [...] passionalità. 2. (estens.) [intensità emotiva: una situazione ricca di p.] ≈ calore, commozione, impeto, passione, sentimento ...
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-patia [dal gr. -pátheia (lat. -pathīa), der. del tema path- del verbo páskō "soffrire"]. - 1. Secondo elemento di parole composte nelle quali indica il fatto di essere soggetto a determinati affetti, [...] sentimenti, passioni (per es., in simpatia, apatia, telepatia, ecc.) o ha il sign. più ampio di "sofferenza". 2. (med.) Secondo elemento di parole composte nelle quali indica affezioni diverse, facendo ...
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-io¹ [forse lat. -ērium]. - Suff. derivativo di sost. che presentano la nozione del verbo da cui sono tratti in forma durativa o intensiva o frequent. (borbottio, cigolio, formicolio, lavorio, mugolio, [...] ronzio, scoppiettio) ...
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patto [lat. pactum, der. di pacisci "patteggiare" (che ha la stessa radice di pax pacis "pace")]. - ■ s. m. 1. [l'accordarsi fra due parti: sottoscrivere un p.] ≈ accordo, intesa, (non com.) pattuizione. [...] a qualsiasi costo, in ogni modo. ↔ a nessun patto, in nessun modo, per nessun motivo. ■ a patto che locuz. cong. [solo nel caso in cui, con verbo al cong.: accetto, a p. che mi lasciate in pace] ≈ a condizione che, (fam.) basta che, purché, solo che. ...
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verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, cioè la coniugazione, l’insieme delle...
verbo
Alessandro Niccoli
Il termine ha più valori. In primo luogo, designa la " parola " in quanto voce significativa, segno convenzionale che fa parte di un sistema linguistico; designa, inoltre, il " concetto ", ciò che la mente concepisce...