salve interiez. [propr., imperat. del verbo lat. salvēre "stare bene, in buona salute"], lett., fam. - [formula di saluto: s., come va?] ≈ [→ SALUTE interiez. (1)]. ...
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salvo [lat. salvus, della stessa radice di salus "salute"]. - ■ agg. 1. a. [di persona, che ha superato un pericolo senza conseguenze negative: nonostante lo scontro i passeggeri sono s.] ≈ sano e salvo. [...] 'infuori di, eccetto, fuorché, tranne. ■ salvo che locuz. cong. [a parte l'eventualità che, per introdurre prop. limitative, con il verbo al cong., anche in forma negativa: verrò, s. che non ci sia lo sciopero degli autobus] ≈ a meno che, eccetto che ...
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-tore (o -sore) [lat. -tor -tōris, formato con la finale -t- del tema verbale di molti part. pass. e dal suff. -or -ōris; dai temi del part. pass. terminanti in -s- è derivata la var. -sor -sōris; la forma [...] tora è dovuta all'analogia coi sost. femm. in -a]. - Suff. derivativo di nomi d'agente e d'agg. tratti da verbi; se il verbo ha, o aveva in lat., un part. pass. in -s-, il suff. prende la forma -sore (attore, cacciatore, direttore, dottore, giocatore ...
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ente /'ɛnte/ s. m. [dal lat. tardo ens entis, in funz. di part. pres. del verbo esse "essere"]. - 1. (filos.) [ciò che esiste, ciò che è in assoluto] ≈ entità, esistente, essere. ● Espressioni: ente supremo [...] [denominazione di Dio] ≈ Altissimo, Creatore, Dio, Eterno, Onnipotente, Padreterno, Signore. 2. (amministr.) [organizzazione dotata di personalità giuridica, che persegue interessi e scopi generalmente ...
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-ente [lat. -ens, -ĕntis, desinenza del part. pres. dei verbi delle coniug. in -ĕre, estesasi alla coniug. in -ēre, e anche, quasi completamente, a quella in -ire]. - Suff. derivativo con cui si formano [...] agg. e sost. che rinviano a quanto espresso dal verbo che funge da base; alcuni derivati hanno solamente l'uso agg.: diffidente, eccellente, ridente, trasparente; altri che ammettono un impiego nominale, si riferiscono normalmente ad attività o a ...
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sapere² (ant. o dial. savere) [lat. volg. ✻sapēre, per il lat. class. sapĕre "aver sapore; esser saggio, capire", che in epoca tarda ha sostituito nelsign. il lat. class. e lett. scire] (pres. indic. so [...] , essere abile (o esperto) (in). ↔ ignorare. ● Espressioni: sapere il fatto proprio → □. b. [avere la capacità di fare qualcosa, con verbo all'inf.: s. ballare; s. nuotare] ≈ essere capace (o in grado) (di), riuscire (a). 3. a. [essere informato di ...
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verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, cioè la coniugazione, l’insieme delle...
verbo
Alessandro Niccoli
Il termine ha più valori. In primo luogo, designa la " parola " in quanto voce significativa, segno convenzionale che fa parte di un sistema linguistico; designa, inoltre, il " concetto ", ciò che la mente concepisce...