pensare [dal lat. pensare, intens. di pendĕre "pensare"] (io pènso, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. [assol., esercitare l'attività del pensiero: agire senza p.] ≈ meditare, ponderare, ragionare, riflettere. [...] Rossi
pensare. Finestra di approfondimento
Modi di pensare - Vi sono vari modi di esercitare l’attività del pensiero. P. è il verbo più generico e ha una molteplicità di sign., il più com. dei quali è quello di «avere un’opinione», seguito da una ...
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perché [grafia unita di per che]. - ■ cong. 1. [in prop. interr. dirette o indirette, per chiedere il motivo per cui si verifica un dato fatto, o anche lo scopo per cui si fa qualcosa: p. non siete venuti [...] alla festa?; spiegami p. te ne sei andato] ≈ come mai. 2. [come cong. causale, per introdurre una prop. secondaria con il verbo all'indic.: ho portato l'ombrello, p. quando sono uscito di casa il tempo era minaccioso] ≈ (lett.) ché, dal momento che, ...
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tranne [grafia unita di tra' (per trai, imperat. di trarre, 2a pers. sing.) e ne, propr. "tògline, lèvane"]. - ■ prep. [con valore eccettuativo, per escludere da un insieme un elemento che dovrebbe o potrebbe [...] , salvo, senza contare, tralasciando. ■ tranne che locuz. cong. 1. [per introdurre una frase eccettuativa esplicita, più spesso neg., con il verbo al cong.: non uscirò, t. che non sia necessario] ≈ a meno che, salvo (il caso) che. 2. [per introdurre ...
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Fabio Rossi
conoscere. Finestra di approfondimento
Conoscenza attiva e passiva - Quando c. si riferisce a una nozione, o a un insieme di nozioni, è talora intercambiabile con sapere, anche se il secondo [...] verbo è assai più frequente e può reggere, a differenza del primo, diversi tipi di subordinata (che, come, perché, quando, se ecc.: so che ha anche un sign. più grammaticale che lessicale, come verbo servile, ed equivale a «essere in grado di»: non ...
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Fabio Rossi
cosa. Finestra di approfondimento
Usi pronominali e anaforici - C. è tra le parole più generiche del lessico ital., destinata per lo più a sostituire termini più specifici non disponibili al [...] anche coso, alla festa, come si chiama il cugino di Luisa? Da c. deriva anche un verbo, cosare (ancora più fam. di c.), che può fare le veci di qualsiasi verbo, in qualsiasi tempo: io ti coserò ... come si dice ... ti citerò in giudizio! Talvolta c ...
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tutto [da una var., non bene spiegata, del lat. totus "tutto, intero", forse ✻tuttus o ✻tuctus influenzato dal plur. cuncti "tutti"]. - ■ agg. 1. a. (solo al sing.) [di oggetto, quantità e altro, senza [...] una ragazza tutta pepe; un ragazzo t. muscoli] ● Espressioni: fig., tutto d'un pezzo → □. c. [di persona, preceduto dal verbo essere e seguito da un nome o una perifrasi designante una persona, per indicare un'assoluta somiglianza con quest'ultima: è ...
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li pron. pers. e dimostr. m. pl. [lat. ĭllī, nomin. pl. di ille "egli"]. - [plur. del pron. lo, riferito sia a persone sia a cose: li riconobbi subito] ≈ [posposto al verbo] essi, [posposto al verbo] loro. ...
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ascoltare v. tr. [lat. volg. ✻ascultare, per il class. auscultare] (io ascólto, ecc.). - 1. [prestare ascolto a qualcosa, anche assol.: a. una predica; non fare commenti e a.!] ≈ (stare a) sentire, stare [...] minore specificità (e della minore preponderanza del soggetto) di sentire rispetto ad a. è la mancanza, per il primo verbo, di un sost. der. che indichi «l’atto del sentire», laddove per a. si dispone di ascolto, successivamente specializzatosi anche ...
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sempreché (più com. sempre che) cong. [grafia unita di sempre che]. - 1. [a condizione che, per introdurre una proposizione condizionale con verbo al congiuntivo: verremo, s. sia possibile; è un fatto [...] , a patto che, purché. 2. (ant., lett.) [in tutte le circostanze in cui, per introdurre una proposizione temporale con verbo all'indicativo: sempre che traudii La tua dolce risacca su le prode Sbigottimento mi prese (E. Montale)] ≈ ogniqualvolta (che ...
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conoscere /ko'noʃere/ (o cognoscere) [lat. cognoscĕre, der. di (g)noscĕre "conoscere", col pref. con-] (io conósco, tu conósci, ecc.; pass. rem. conóbbi, conoscésti, ecc.; part. pass. conosciuto). - ■ [...] di nozioni, è talora intercambiabile con sapere, anche se il secondo verbo è assai più frequente e può reggere, a differenza del primo, diversi ha anche un sign. più grammaticale che lessicale, come verbo servile, ed equivale a «essere in grado di»: ...
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verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, cioè la coniugazione, l’insieme delle...
verbo
Alessandro Niccoli
Il termine ha più valori. In primo luogo, designa la " parola " in quanto voce significativa, segno convenzionale che fa parte di un sistema linguistico; designa, inoltre, il " concetto ", ciò che la mente concepisce...