bietolone
bietolóne s. m. [propr. accr. di bietola]. – 1. Pianta erbacea della famiglia chenopodiacee, nota anche col nome di atreplice; è per lo più indicata come b. rosso o dei giardini. 2. fig. (f. [...] -a) Persona insulsa e sciocca, semplicione: quel b. di suo figlio Rocco si era lasciato irretire dentro le gonnelle della Mangiacarrubbe (Verga). ...
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vergato
agg. [dal lat. virgatus, der. di virga «verga, striscia»]. – 1. letter. o non com. Striato; a strisce, a righe di colore diverso: Ma con pelle v., aspri e rabbiosi, E tigri infuriati a ferir [...] si vede indosso li panni più screziati e più v. (Boccaccio); anche, nell’uso ant., con valore di s. m.: vestito di vergato (v. vergatino). 2. Carta v., nome dato ad alcuni tipi di carta, di fabbricazione simile alla carta vergatina ma senza pasta di ...
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meglio
mèglio avv. e agg. [lat. mĕlius, neutro di melior -oris (v. migliore)]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. bene, e significa perciò più bene, in modo migliore: oggi mi sento m.; riesce [...] i m. che abbiamo; ne ho assaggiato delle m.; aveva delle pietre al sole, e marciava da pari a pari coi m. del paese (Verga). d. Assai comune il m., sostantivato con valore neutro («la cosa o la parte migliore»): mi scordavo il m.; questo è il m. che ...
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verghettato
agg. e s. m. [der. di verghetta, dim. di verga (v.), nel sign. partic. che ha in araldica]. – In araldica, convenevole partizione costituita da un palato di dieci o dodici pezzi. ...
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vergognarsi
v. intr. pron. [der. di vergogna] (io mi vergógno, ... noi ci vergogniamo, voi vi vergognate, e nel cong. vergogniamo, vergogniate). – 1. Avere, provare e manifestare vergogna, per azioni [...] oltre fingendo di non vedere la mano che chiedeva l’elemosina; si vergognavano di mandare il nonno all’ospedale (Verga). Talvolta con sign. meno grave, avere ritegno a fare qualche cosa per discrezione o timidezza: mi vergognavo di chiederglielo ...
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acciocche
acciocché (o acciò che) cong. – 1. letter. Affinché, perché, con valore finale (e con il verbo al modo cong.): acciò che ’l duca stesse attento, Mi puosi ’l dito su dal mento al naso (Dante); [...] aveva camminato tutta la notte, acciocché i puledri arrivassero freschi alla fiera (Verga). 2. ant. Con il verbo all’indicativo, perché, poiché, con valore causale: lodò lo ’mperadore, e disse ch’era molto savio in parola, ma non in fatto, acciò che ...
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arretrare
v. intr. e tr. [der. di retro] (io arrètro, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) Indietreggiare, retrocedere, farsi o tirarsi indietro: i soldati erano decisi a non a. di un palmo; la vettura arretrò [...] del mare; e con la particella pron.: non si arretrò d’un passo, non chinò gli occhi, seguitò ad andargli incontro (Verga). In usi fig.: non intendo a. dalle mie decisioni; il pensiero se ne arretrava spaventato (Manzoni). 2. tr. Far indietreggiare ...
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verga (virga)
Maria Adelaide Caponigro
Con il significato di " bastone " ricorre in Pg XXVII 80 [il] pastor... 'n su la verga / poggiato; e in If XX 44, nell'episodio della metamorfosi di Tiresia (ripreso da Ovidio Met. III 324-325 " duo magnorum...
VERGA, Andrea
Agostino Palmerini
Psichiatra, nato a Treviglio il 2 giugno 1811, morto a Milano il 21 novembre 1895. Studiò a Pavia, fu direttore del frenocomio di S. Celso a Milano, poi dell'ospedale maggiore di Milano dov'ebbe la cattedra...