slattare
v. tr. [der. di latte, col pref. s- (nel sign. 4)]. – Cessare di allattare (sinon. meno tecn. e più fam. di divezzare): s. il bambino; il futuro generale cominciò la vita col dimostrare un affetto [...] : il suo figliuolo era sempre stato debole e malaticcio, e l’aveva tenuto come quei marmocchi che non si slattano mai (Verga). ◆ Part. pass. slattato, anche agg.: son vent’anni che sono slattato (De Amicis); era un vitello slattato da pochi giorni ...
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bucherellare
v. tr. [der. di bucherello, dim. di buco2] (io bucherèllo, ecc.). – Fare tanti piccoli buchi: se la pigliava coi topi che le avevano bucherellato il sacco come un colabrodo (Verga). ◆ Part. [...] pass. bucherellato, anche come agg.: cacio serrato e pan bucherellato, modo prov. che fa riferimento alle caratteristiche che danno pregio ai due cibi ...
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scorbacchiare
v. tr. [der. di corbacchio (pegg. di corbo, corvo1), col pref. s- (nel sign. 5)] (io scorbàcchio, ecc.), non com. – 1. Svergognare una persona denunciandone pubblicamente le colpe o i vizî. [...] 2. Schernire, deridere: andava scorbacchiandolo con tutti, amiche e parenti (Verga). ◆ Più com. il part. pass. scorbacchiato, anche come agg.: lasciare, rimanere scorbacchiato. ...
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toeletta
toelètta s. f. – Adattamento molto frequente (più rara la variante toelètte) del fr. toilette (v.): Elena colle sue toelette nuove, coi suoi ombrellini vistosi, metteva i gai colori cittadini [...] nel verde pallido delle vigne (Verga). ...
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tartaglione
tartaglióne s. m. (f. -a) [der. di tartagliare]. – Chi ha il difetto di tartagliare, balbuziente: il giovanetto t., strozzato dall’emozione, balbettò qualche frase sconnessa, facendosi rosso [...] (Verga). ...
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strepitoso
strepitóso agg. [der. di strepito]. – 1. a. Molto rumoroso, fragoroso: applausi s.; grida, proteste strepitose. b. fig. Che solleva grande rumore e interesse, che ha grande risonanza: riportare [...] stato un successo s.; straordinario, brillantissimo: sarà un battesimo strepitoso! C’è la casa piena ... tutta la nobiltà ... (Verga); iperb., ottimo: aveva fatto uno s. risotto e un polpettone altrettanto squisito (Sandro Veronesi). 2. Nella musica ...
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togliere
tògliere (ant. o letter. tòllere; pop. o letter. tòrre) v. tr. [lat. tŏllere «levare, alzare, sollevare»] (pres. indic. tòlgo [ant. tòglio], tògli [poet. ant. tòi], tòglie [poet. ant. tò, tòe], [...] ’in casa il tolse Tornando infermo di Ierusalemme (Ariosto); la bambina se l’era tolta in casa comare Stefana, per carità (Verga); ant., cogliere, afferrare, detto dell’occhio, quindi scorgere: un’altra da lungi render cenno, Tanto ch’a pena il potea ...
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virga
s. f., lat. (propr. «verga»). – Figura della notazione neumatica medievale che aveva la forma di accento acuto e serviva a distinguere i suoni acuti dai suoni gravi, rappresentati dal punctum. [...] Mantenuta nel canto gregoriano per indicare una nota più elevata, assunse la forma di un punctum con una coda a destra o a sinistra ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; [...] i g. a or a or coi denti (Pascoli); il nonno, da uomo, non diceva nulla, ma si sentiva un g. nella gola anch’esso (Verga); g. di vento, lo stesso che groppo di vento: Cominciano apparir baleni e gruppi E par che l’aria e ’l ciel si ravviluppi (Pulci ...
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verga (virga)
Maria Adelaide Caponigro
Con il significato di " bastone " ricorre in Pg XXVII 80 [il] pastor... 'n su la verga / poggiato; e in If XX 44, nell'episodio della metamorfosi di Tiresia (ripreso da Ovidio Met. III 324-325 " duo magnorum...
VERGA, Andrea
Agostino Palmerini
Psichiatra, nato a Treviglio il 2 giugno 1811, morto a Milano il 21 novembre 1895. Studiò a Pavia, fu direttore del frenocomio di S. Celso a Milano, poi dell'ospedale maggiore di Milano dov'ebbe la cattedra...