Fabio Rossi
giocare. Finestra di approfondimento
Modi di divertirsi - G. significa «dedicarsi a un’attività regolata e divertente della categoria dei giochi». È più specifico di divertirsi, di cui peraltro [...] altrimenti faremo tardi; pensai di trastullarmi colle mie fantasticherie, giacché non avevo più fiducia nell’ispirazione (G. Verga). Anche gli alterati giocherellare e giochicchiare sono molto diversi da g., giacché sottintendono un fare qualcosa di ...
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fava s. f. [lat. faba]. - 1. (bot.) [pianta erbacea annuale della famiglia leguminose papiglionacee, coltivata per i semi commestibili]. 2. (fig., volg.) a. [estremità anteriore del membro virile] ≈ Ⓣ [...] volg.) pesce, (ant.) piolo, (fam.) pipì, (region.) pirla, (fam.) pisello, (eufem.) strumento, (pop., volg.) uccello, (lett.) verga, [di grosse dimensioni] (volg.) nerchia, [spec. quello dei bambini] (fam.) pisellino, [spec. quello dei bambini] (fam ...
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cercare [lat. tardo circare "andare intorno", der. di circa "intorno"] (io cérco, tu cérchi, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [adoperarsi per trovare o ritrovare una cosa o una persona: c. le chiavi di casa; c. [...] . 3. [industriarsi a scoprire, a conoscere: c. la verità; non bisogna stare a c. perché il Signore ci castiga (G. Verga)] ≈ indagare, sondare, studiare. 4. [tentare di ottenere cose, notizie, aiuti e sim., con le prep. da, a del secondo arg ...
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vedere /ve'dere/ [dal lat. vidēre] (pres. indic. védo [lett. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé'], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [lett. véggono, ant. o poet. véggiono]; [...] minacce e sim.: leggi e guarda come sei imbecille colla tua gelosia (G. C. Chelli); guarda che ti rendo la pariglia! (G. Verga). Data la scarsa intenzionalità di v., è ovvia la bassa frequenza dell’imperativo, di contro all’uso frequente come inciso ...
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andare¹ [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- dal lat. vadĕre "andare"] (pres. indic. vado [tosc. o lett. vo, radd. sint.], vai, va [radd. sint.], [...] : è tardi, vado, tornerò per cena; se vuoi bene ad un altro, io me ne vado via, e buona notte ai suonatori (G. Verga).
All’altro mondo - Andarsene (o a. all’altro mondo) funge talora come sostituto fam. eufem. di morire: purtroppo il nonno se n’è ...
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Fabio Rossi
uomo. Finestra di approfondimento
Uomo, donna e persona - Nel sost. u. sono confluiti sia i sign. propri dell’etimo lat. homo («essere umano»), sia quelli di vir («essere umano di sesso maschile»), [...] . tipa), tizio (femm. tizia), uno (femm. una): c’era ancora quella certa tizia che tirava a fargli perdere il pane (G. Verga).
Parità di diritti - L’uso del masch. non marcato, come genere indistinto per uomini e donne, a partire dagli ultimi decenni ...
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vergone /ver'gone/ s. m. [accr. di verga]. - (venat.) [sistema di uccellagione che fa uso di paletti di legno impaniati] ≈ fischiarella. ...
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forte¹ /'fɔrte/ [lat. fortis]. - ■ agg. 1. a. [di persona, che ha prestanza fisica] ≈ aitante, forzuto, gagliardo, prestante, robusto, vigoroso. ‖ maschio, muscoloso. ↔ debole, fiacco, fragile, gracile. [...] delle decisioni, si possono usare deciso,determinato,fermo,risoluto,sicuro: mi presentai, franco, risoluto, alla casa della signorina (G. Verga). Se ci si riferisce alla resistenza alle avversità, si possono usare saldo o solido: con l’animo saldo ed ...
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prendere /'prɛndere/ [dal lat. prĕhendĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). - ■ v. tr. 1. a. [esercitare una presa su cosa [...] è acciuffare, per lo più riferito a chi ha commesso un reato: vennero gli sbirri e li acciuffarono tutti e due (G. Verga). Accalappiare è riferito quasi soltanto ad animali o a malviventi, oppure, fig., a persone tratte in inganno (ma in quest’ultimo ...
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verga (virga)
Maria Adelaide Caponigro
Con il significato di " bastone " ricorre in Pg XXVII 80 [il] pastor... 'n su la verga / poggiato; e in If XX 44, nell'episodio della metamorfosi di Tiresia (ripreso da Ovidio Met. III 324-325 " duo magnorum...
VERGA, Andrea
Agostino Palmerini
Psichiatra, nato a Treviglio il 2 giugno 1811, morto a Milano il 21 novembre 1895. Studiò a Pavia, fu direttore del frenocomio di S. Celso a Milano, poi dell'ospedale maggiore di Milano dov'ebbe la cattedra...