invocare
v. tr. [dal lat. invŏcare, comp. di in-1 e vocare «chiamare»] (io invòco, tu invòchi, ecc.). – 1. Chiamare con tono di preghiera, o con fervore d’affetto, di venerazione, di fede e sim., soprattutto [...] per avere assistenza, aiuto, conforto: i. Dio o il nome di Dio; i. la Madonna, i Santi; Invoco lei [la Vergine] che ben sempre rispose, Chi la chiamò con fede (Petrarca); i. la mamma lontana; il poeta invoca la Musa perché lo ispiri. 2. Con compl. di ...
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invocazione
invocazióne s. f. [dal lat. invocatio -onis]. – 1. L’atto di invocare, come richiesta o implorazione di soccorso, di aiuto, di protezione: l’i. di Dio o del nome di Dio; le i. dei fedeli, [...] dei miseri a Dio; la Vergine esaudirà le nostre i. di aiuto; essere insensibili alle i. della povera gente. 2. Più spesso, le parole o le grida con cui si invoca: si sentivano lontane i. di soccorso. In partic.: a. Nei documenti pubblici e privati ...
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inzaffirare
inżaffirare v. tr. [der. di zaffiro], letter. raro. – Ornare di zaffiri, o del colore dello zaffiro. Usato da Dante (Par. XXIII, 102) nel rifl., o intr. pron. con valore passivo: il bel zaffìro [...] Del quale il ciel più chiaro s’inzaffira, la Vergine, di cui si adorna, come di preziosissima gemma, il cielo empireo. ...
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lardo
s. m. [lat. larĭdum, lardum]. – 1. Strato adiposo sottocutaneo del maiale, asportato assieme alla pelle dal dorso e dall’addome; viene salato a secco o in salamoia oppure affumicato per essere [...] lubrificante, nell’industria dei cosmetici e del sapone. 2. tosc. Strutto di maiale (il lardo viene indicato invece con l’accr. lardone); l. vergine, strutto non ancora adoperato (che non è cioè di recupero). ◆ Dim. lardèllo (v.); pegg. lardàccio. ...
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superbo
supèrbo agg. [dal lat. superbus, der. di super «sopra»]. – 1. a. Che ha in sé e dimostra superbia (è il più com. e pop. degli agg. sinonimi o di sign. affine, come altero e altezzoso, orgoglioso, [...] de l’amore materno (Carducci); iron.: hai fatto un bel gesto, puoi andarne superbo! Con compl. sottinteso: E tu, vergine cuccia, idol placato Da le vittime umane, isti superba (Parini). 2. a. estens. Riferito ad animale che nel portamento tronfio ...
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occhiceruleo
occhicerùleo agg. [comp. di occhio e ceruleo, calco del gr. γλαυκῶπις: v. glaucopide], letter. – Che ha gli occhi cerulei, soprattutto, in traduzioni dell’epica omerica, come epiteto di [...] Atena (o anche, per estens., di Minerva, che è in genere identificata con la prima): l’o. dea. ◆ Rara la variante occhicèrulo: il vergine sguardo Dell’occhicerula Atena (D’Annunzio). ...
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pista
s. f. [variante dialettale di pesta (v.); nei sign. tecnici per influsso del fr. piste, che a sua volta deriva dall’italiano]. – 1. a. Pesta, orma, o insieme di orme, di tracce lasciate sul terreno [...] destra o di estrema sinistra. b. Via rudimentale di comunicazione che si forma in luoghi difficilmente praticabili (deserto, foresta vergine, terreni coperti di neve e sim.) per il continuo passaggio di animali, di uomini, di automezzi, ecc.: una p ...
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socio-mariologico
agg. Che considera la visione teologica di Maria, madre di Gesù, dal punto di vista sociale. ◆ il testo [«Mariologia sociale. Il significato della Vergine per la società» di Clodovis [...] M. Boff] sottolinea come questa impostazione – che si potrebbe definire socio-mariologica – sia importante per «chiunque avverta quanto oggi sia urgente e anche complessa la “questione sociale” e chiunque ...
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candela
candéla s. f. [lat. candēla, der. di candēre «esser bianco, splendere»]. – 1. Cilindro di cera, stearina, sego, paraffina, o miscela di tali sostanze, contenente all’interno un lucignolo di fibra [...] ma che in realtà era una forma di pagamento delle spese giudiziarie da parte dell’interessato; asta o incanto a c. vergine, sistema di asta pubblica nel quale l’aggiudicazione viene fatta al concorrente la cui offerta non sia stata superata da altra ...
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candelora
candelòra s. f. [lat. tardo (festum) *candelorum per candelarum (v. candelaia); il mutamento di genere è prob. dovuto a incrocio con (festum) cereorum, cioè «festa dei ceri», come anche fu [...] regioni]. – Nome dato in passato, in molte lingue (ingl. Candlemas, ted. Lichtmess), alla festa della Purificazione di Maria Vergine e in seguito, con la riforma liturgica postconciliare, attribuito alla festa della Presentazione di Gesù al tempio (2 ...
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Costellazione zodiacale, tra il Leone e la Bilancia, nella quale gli antichi Greci vedevano Demetra, dea delle messi e della fecondità. Veniva ordinariamente rappresentata nelle carte celesti da una donna che tiene in mano una spiga. La sua...
vergine [plur. vergine; v. Rohlfs, Grammatica § 366]
Alessandro Niccoli
Come aggettivo o come sostantivo indica donna che non ha conosciuto uomo: Cv IV XXVIII 14 Marzia fu vergine, e in quello stato si significa l'adolescenza; [poi si maritò]...