romanzo
1. Il nome ROMANZO deriva dall’aggettivo romanzo, che fa riferimento all’insieme delle lingue che derivano dal latino e definiva in origine un testo scritto in volgare e non in latino, che era [...] trama di un romanzo e, quindi, frutto di fantasia (la sua vita è un r.; sembra un r., eppure è la semplice verità).
Parole, espressioni e modi di dire
romanzo d’amore
romanzo d’appendice
romanzo d’avventura
romanzo del terrore
romanzo fiume
romanzo ...
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scusa
1. MAPPA La SCUSA è in primo luogo l’azione dello scusare o dello scusarsi, e la frase con cui scusiamo noi stessi o qualcun altro (fare, presentare le proprie scuse; non c’è bisogno di scuse; [...] l’uccisione di un’orsa; e la festa era fatta a commemorazione e a rallegramento del caso. Bisogna aggiungere, per amore di verità, che era stata anche pensata da qualche cervello ingegnoso per avere una nuova scusa di ballar con la banda tutta notte ...
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svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche [...] di Giovanni Testori: «Se poi, data l’impossibilità dell’impresa, pensassi al nostro tempo, il solo, supremo ritrattista di verità, e di verità scavata sino all’impudenza e all’insulto, ritrattista che i lombardi amava moltissimo (e chi scrive, ne sa ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia [...] e natura, oppure la propria volontà e determinate verità (verità rivelate) non conoscibili all’uomo (di ordine scoperte inattese, a fatti che si rendano improvvisamente noti, a verità che, conosciute, producano viva sorpresa, o a manifestazioni di ...
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meditazione
meditazióne s. f. [dal lat. meditatio -onis]. – 1. a. L’azione e l’effetto del meditare; concentrazione della mente nella speculazione e contemplazione di verità religiose, o di problemi [...] meditazione. b. In partic., pratica ascetica per cui il credente si raccoglie in sé stesso e, riflettendo sulle verità di fede, rende più intensa la propria vita spirituale (con il fine, nel cristianesimo, di giungere, attraverso il perfezionamento ...
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mentitore
mentitóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di mentire]. – 1. s. m. Chi mente, per lo più come abitudine, affermando coscientemente cose non vere: m. sfacciato, spudorato; mi credi un m.?; sono [...] . C., annoverato fra i Sette sapienti dell’antichità), che si usa formulare così: «Epimenide afferma che tutti i Cretesi sono mentitori. Dice la verità o mente? Se dicesse la verità, egli [essendo cretese] mentirebbe, viceversa se mentisse direbbe la ...
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fede
féde (poet. fé) s. f. [lat. fĭdes]. – 1. a. Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive: avere f. in Dio, nella Provvidenza, [...] o ritrovare la f.; uomo di poca f. (anche fig., scherz., nel senso di fiducia); f. e ragione; f. e scienza; le verità, i misteri della f.; articolo, dogma di f.; dubbî in materia di f.; peccati contro la f., i peccati di eresia, scisma, apostasia ...
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veritativo
agg. [der. di veritate, forma antica di verità]. – Che corrisponde a verità, che conferma una verità e sim.: formulare un’ipotesi veritativa. ...
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veritiero
veritièro agg. [der. di verità]. – 1. Che dice la verità: testimone v.; storico veritiero. 2. Conforme a verità: racconto v.; una storia veritiera. ...
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crudo
agg. e s. m. [lat. crūdus «sanguinolento, non cotto; immaturo; crudele», dalla stessa radice di cruor «sangue»]. – 1. agg. a. Non cotto o non cotto abbastanza: mangiare carne c.; questo pane è [...] attenuato o temperato da un tono di pietà: racconti le cose in modo troppo c.; ebbe per noi parole c.; la c. verità, la verità senza veli, così com’è. 3. agg. letter. Con valore più astratto: a. Spietato, inumano, crudele: La morte fia men cruda Se ...
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verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva.
Filosofia
Definizione e criterio di verità
Nella storia della filosofia il concetto di v. è stato concepito in almeno due diverse prospettive, l’una ontologica, l’altra...
verità (veritade; veritate)
Alfonso Maierù
Il termine designa la struttura ontologica delle cose considerata in rapporto all'ordinamento generale dell'universo; insieme, designa la conoscenza che attua l'intelletto umano, del quale costituisce...