romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, [...] credibili, che appaiono come frutto di fantasia: è storia o r.?; la sua vita è un r.; sembra un r., eppure è la semplice verità; Ben è ’l viver mortal ... Sogno d’infermi e fola di romanzi! (Petrarca). Con sign. analogo si usa anche la locuz. agg. da ...
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pretesto
pretèsto s. m. [dal lat. pretextus -us, o praetextum -i (rispettivam., der. e part. pass. neutro sostantivato di praetexĕre: v. pretessere) «ornamento», poi fig. «argomento ornamentale, non [...] sostanziale»]. – 1. Motivazione non rispondente a completa verità che si adduce come spiegazione del proprio comportamento o del proprio operato, allo scopo di mascherarne i reali motivi: cercava un p. per andarsene; con un p. abbandonò la riunione; ...
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buio
bùio agg. e s. m. [lat. *burius «rosso scuro»]. – 1. agg. a. Oscuro, senza luce: strada, stanza b.; letter., i regni b., l’inferno (in Dante: luoghi b., valle b.); nella b. notte; tempo, cielo b., [...] ’oscuro, non informare; fare il b. su una vicenda, coprirla, fare in modo che non se ne parli e non venga in luce la verità. Anche, mistero: c’è del b. in questo affare; fare un salto nel b., affidarsi all’ignoto, affrontare una situazione di cui non ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] nemica. b. Tra i documenti ecclesiastici: l. pastorali, indirizzate dai vescovi ai fedeli della diocesi per istruirli nelle verità rivelate; l. aspettative, con cui in altri tempi si concedeva un ufficio non ancora vacante; l. testimoniali, con ...
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articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando [...] , che non risulta dalla legge del bilancio stesso (la quale si limita appunto ai capitoli). c. A. di fede: verità di fede, parte essenziale di una dottrina religiosa; per estens., qualsiasi affermazione od opinione in cui si creda ciecamente: quello ...
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prevaricare
v. intr. e tr. [dal lat. tardo praevaricare, class. praevaricari «mancare al proprio dovere» (propriam., detto di chi, in un processo, s’intende di nascosto con l’avversario); comp. di prae- [...] sim.): E s’io le leggi al tuo Signor prevarico (Sannazzaro); in senso fig.: le contraddizioni che prevaricano verità e giustizia (Pratolini). ◆ Part. pres. prevaricante, anche come agg., che prevarica, o che induce a prevaricare: ambizione, arroganza ...
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impugnare2
impugnare2 v. tr. [dal lat. impugnare, comp. di in-1 e pugnare «combattere»] (coniug. come la voce prec.). – 1. ant. o letter. Muover guerra, lottare contro, combattere, assalire, in senso [...] riforma: i. un’opinione, una deliberazione; i. la validità di un atto pubblico, di una sentenza; i. un testamento; una verità che non può essere impugnata da nessuno. ◆ Part. pres. impugnante, come agg. e sost., che o chi propone un’impugnazione (in ...
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mitopoietico
mitopoiètico agg. [der. di mitopoiesi] (pl. m. -ci). – Relativo alla creazione dei miti: facoltà m., l’attività spirituale creatrice dei miti, che già Platone considerava più particolarmente [...] propria dei poeti, distinguendola dall’attività più specificamente teoretica, generatrice di verità e di conoscenza, propria dei filosofi: il periodo m. della letteratura greca. ...
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tautologia
tautologìa s. f. [dal gr. ταὐτολογία, comp. di ταὐτο- «tauto-» e -λογία «-logia»]. – 1. a. Nella logica formale classica, termine usato per qualificare negativamente ogni proposizione la quale, [...] logica matematica, e più precisamente nel calcolo delle proposizioni, ogni formula che risulti sempre vera, qualunque siano i valori di verità assegnati alle lettere che compaiono nella formula stessa: per es., «p o non p», «p implica p». 2. Nella ...
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constatare
(o costatare) v. tr. [dal fr. constater, der. del lat. constat, voce del verbo constare «esser noto»] (io constàto o cònstato, ecc.). – Accertare, appurare, stabilire con certezza, sulla base [...] di prove e documenti: c. la verità di un fatto, l’esattezza di una teoria; i calcoli sono errati, come puoi c. tu stesso; c. che la squadra non sta dando i risultati sperati; c. di aver fatto un grosso errore di valutazione. Più genericam., acquisire ...
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verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva.
Filosofia
Definizione e criterio di verità
Nella storia della filosofia il concetto di v. è stato concepito in almeno due diverse prospettive, l’una ontologica, l’altra...
verità (veritade; veritate)
Alfonso Maierù
Il termine designa la struttura ontologica delle cose considerata in rapporto all'ordinamento generale dell'universo; insieme, designa la conoscenza che attua l'intelletto umano, del quale costituisce...