connettivo
agg. e s. m. [der. di connettere]. – 1. agg. a. Che connette o serve a connettere. In partic., in istologia, tessuto c. (o, come sost., il connettivo), vasto gruppo di tessuti (c. propriamente [...] che svolge la funzione di collegare frasi, periodi, parti di un testo. c. In logica matematica, tipo di funzione di verità, cioè termine che non è in sé né vero né falso, ma corrisponde a un’operazione (negazione, congiunzione, disgiunzione ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. [...] ) che, dalla seconda metà del sec. 13° a tutto il sec. 16°, si rifà alla dottrina aristotelica secondo l’interpretazione di Averroè, sostenendo l’eternità e necessità del mondo, la dottrina della doppia verità, cioè di una verità di ragione e di una ...
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nasologia
s. f. 1. Nella letteratura e in usi satirici o scherz., scienza che studia i nasi, discorso o trattato che verte intorno al naso, considerato come tratto identificativo del volto umano. 2. [...] perché non ci sono più le fisionomie, ma perché la sparizione dell'olfatto elimina la geografia degli odori [...] Diciamo la verità: il naso è stata la risorsa dell'Italia, che spesso era irregolare, approssimativa ma arrivava a lume di naso dove ...
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erroneo
erròneo agg. [dal lat. erronĕus «vagante», der. di erro -onis «errante, vagabondo», da errare «vagare»]. – Che ha in sé errore, che è contrario alla verità logica: giudizio e., opinione e., interpretazione [...] nobilitade (Dante). Rarissimo col sign. originario di vagante, erratico. ◆ Avv. erroneaménte, in modo erroneo, non corrispondente alla verità o alla realtà: interpretare erroneamente; o per errore: avevo erroneamente presentato un documento scaduto. ...
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mentire
v. intr. e tr. [lat. tardo mentire, class. mentiri, der. di mens mentis «mente»; propr. «inventare con la mente» e quindi «fingere»; cfr. gli analoghi sign. del lat. fingĕre «plasmare, inventare, [...] ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Alterare la verità, dire il falso con piena consapevolezza: mi accorsi subito che mentiva; , menti; è inutile che cerchi di mentirmi, conosco già la verità; m. sfacciatamente, spudoratamente, e con lo stesso senso m. ...
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nudo
agg. [lat. nūdus]. – 1. a. Non coperto da vestito o da altro indumento, riferito al corpo umano: un bambino n., un uomo n., una donna n.; spesso in funzione predicativa: essere, stare, restare n.; [...] , i proprî sentimenti, i proprî difetti (o anche, ma meno com., l’anima, i sentimenti, i difetti di altri), rivelarli quali veramente sono. 5. Come s. m.: a. La figura umana, nella sua nudità, in quanto oggetto di studio e di rappresentazione nelle ...
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favola1
fàvola1 s. f. [lat. fabŭla, der. del verbo fari «parlare»; cfr. fiaba e fola1]. – 1. a. Breve narrazione, di cui sono protagonisti, insieme con gli uomini, anche animali, piante o esseri inanimati [...] (sempre però come tipizzazioni di virtù e di vizî umani), e che racchiude un insegnamento di saggezza pratica o una verità morale, spesso dichiarati esplicitamente dall’autore stesso; è per lo più in versi (e in ciò si distingue, oltre che per altri ...
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veracita
veracità s. f. [der. di verace]. – La qualità di persona che dice il vero o di cosa che corrisponde a verità (non ha quindi la larghezza di accezioni che ha l’agg. verace): v. di un testimone, [...] di una dichiarazione. Anche da un punto di vista filosofico, la veracità si distingue dalla verità, in quanto quest’ultima è (o è anche) la qualità oggettiva di ciò che è vero, mentre la veracità è la dote di chi dice il vero, o è abituato a dirlo; ...
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veramenteveraménte avv. [der. dell’agg. vero]. – 1. a. Con verità, in modo conforme a verità, realmente: pare che le cose stiano v. così; è v. ammalato (volendo significare che non è una finzione, o [...] in usi assol. o come inciso, per fare un’opposizione, con valore limitativo e avversativo (simile a ma, però, tuttavia, nondimeno): Veramente a così alto sospetto Non ti fermar, se quella nol ti dice ... (Dante); queste, v., sono scuse!; v. non c’era ...
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fedele
fedéle agg. e s. m. [dal lat. fĭdēlis, der. di fides «fede»]. – 1. Che osserva la fede data, che risponde alla fiducia di cui gode, o è costante nell’amore, nei rapporti affettivi: sposa f., marito [...] , f. all’amico; essere f. alla promessa, al dovere, ai proprî ideali. 2. Di cose, esatto, pienamente conforme alla verità dei fatti, all’originale, e sim.: racconto, relazione, esposizione f.; copia, versione f.; ritratto, biografia f.; con senso ...
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verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva.
Filosofia
Definizione e criterio di verità
Nella storia della filosofia il concetto di v. è stato concepito in almeno due diverse prospettive, l’una ontologica, l’altra...
verità (veritade; veritate)
Alfonso Maierù
Il termine designa la struttura ontologica delle cose considerata in rapporto all'ordinamento generale dell'universo; insieme, designa la conoscenza che attua l'intelletto umano, del quale costituisce...