dimostrare
(ant. demostrare) v. tr. [dal lat. demonstrare, comp. di de- e monstrare «mostrare, dimostrare»] (io dimóstro, ecc.). – 1. a. Rendere manifesto con fatti, con parole, con segni certi: d. affetto, [...] un egoista; in quell’occasione si dimostrò un vero gentiluomo. 2. Provare con ragionamenti, con esperimenti o in altro modo la verità di un principio, di una tesi, l’esattezza di quanto si afferma, ecc.: d. un teorema; d. l’esistenza di Dio ...
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apparenza
apparènza s. f. [dal lat. tardo apparentia, der. di apparere «apparire»]. – 1. Ciò che appare, che si mostra alla vista; quindi aspetto, e anche contegno, comportamento esteriore: giovane di [...] ciò che vela e nasconde la realtà, ora come ciò che la manifesta (è per lo più sinon. di fenomeno, contrapp. a sostanza ed essenza): a. sensibile, a. fenomenica; falsa a.; secondo Aristotele, l’a. è il punto di partenza per la ricerca della verità. ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto [...] mondo naturale; applicato in partic. alle favole della mitologia pagana, esso permetteva di interpretarle come prefigurazione di fatti e verità cristiane: esempî tipici, l’Ovidius moralizatus, libro XV del Reductorium morale di P. Bersuire; e l’Ovide ...
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metodo
mètodo s. m. [dal lat. methŏdus f., gr. μέϑοδος f., «ricerca, indagine, investigazione», e anche «il modo della ricerca», comp. di μετα- che include qui l’idea del perseguire, del tener dietro, [...] come controvertibile (dubbio metodico: v. metodico), assume come regole «per ben condurre la propria ragione a cercare la verità nelle scienze» l’evidenza (accogliere solo le conoscenze chiare e distinte), la scomposizione (per giungere agli elementi ...
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scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente [...] o per inclinazione naturale, dubita di ogni affermazione, è diffidente e incredulo rispetto a ogni valore e verità, anche se tradizionalmente riconosciuti e accettati da tutti; sfiducia, incredulità abituale: ha sempre mostrato sc. verso ogni ...
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scettico
scèttico (ant. scèptico) agg. e s. m. [dal gr. σκεπτικός (der. di σκέπτομαι «osservare, esaminare»), attraverso il fr. sceptique; in latino, si trova in Quintiliano il plur. Sceptici -orum] [...] gli scettici. Dubbio sc., quello che verte intorno alla possibilità della conoscenza del vero, escludendo che si possa giungere a verità assolute; si distingue dal «dubbio metodico» (v. metodico, n. 1 c). 2. (f. -a) Per estens., di persona che dubita ...
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indiscusso
agg. [dal lat. tardo indiscussus, comp. di in-2 e discussus, part. pass. di discutĕre (v. discutere)]. – Non discusso: delle cose naturali nessuna lasciò i. (Boccaccio). Nell’uso com., di [...] cosa che non dà luogo a discussioni, sulla quale nessuno dissente: è una verità i.; ha un’autorità i. in questo campo di studî. ...
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indiscutibile
indiscutìbile agg. [comp. di in-2 e discutibile]. – Che non può mettersi in discussione, di cui non si può dubitare: ha addotto prove i. della propria innocenza; è una verità i.; avere [...] una competenza, un’autorità, una superiorità indiscutibile. ◆ Avv. indiscutibilménte, senza possibilità di discussione, senz’ombra di dubbio: i suoi meriti sono indiscutibilmente superiori ...
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appellativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo appellativus]. – 1. agg. Di appello, capace di appello: atto a., con cui si appella ad altro tribunale. 2. In grammatica, non com., nome a., o assol. appellativo, [...] il nome comune, concreto o astratto (uomo, verità), in quanto distinto dal proprio (Romolo, Roma, Italia). 3. s. m. Soprannome o epiteto dato a persona: a. ingiurioso, scherzoso; tutti lo conoscono con quell’appellativo. ...
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intuibile
intüìbile agg. [der. di intuire]. – Che si può intuire, cioè comprendere, immaginare o dedurre per intuizione: verità i.; le conseguenze di tale gesto sono facilmente intuibili. ...
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verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva.
Filosofia
Definizione e criterio di verità
Nella storia della filosofia il concetto di v. è stato concepito in almeno due diverse prospettive, l’una ontologica, l’altra...
verità (veritade; veritate)
Alfonso Maierù
Il termine designa la struttura ontologica delle cose considerata in rapporto all'ordinamento generale dell'universo; insieme, designa la conoscenza che attua l'intelletto umano, del quale costituisce...