fuzzy
‹fḁ′∫i› agg., ingl. (propr. «confuso, sfocato, indistinto»). – In matematica, insieme f., insieme al quale alcuni elementi appartengono soltanto in modo parziale, nel senso che per essi manca un [...] , per es., quelli per descrivere certe funzioni degli organismi viventi. Logica f., quella in cui si accettano anche valori di verità intermedî tra il vero e il falso, usata principalmente nella teoria degli insiemi fuzzy. Il termine è talora reso in ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] ; c’è davvero da s. allegri!, ecc. Locuz. particolari: il fatto sta così, sta così e così, insistendo sulla puntuale verità di un fatto o di un’informazione; l’opera sta altramenti che voi non pensate (Boccaccio); stando così le cose ..., stando la ...
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travisamento
traviṡaménto s. m. [der. di travisare]. – L’azione di travisare, il fatto di travisarsi o di venire travisato: t. del volto, dell’aspetto esteriore della persona; con uso assol., in diritto [...] , e che può costituire una circostanza aggravante. In senso fig.: t. della realtà, del senso di un’espressione, di una verità; in diritto, t. dei fatti, vizio della sentenza o dell’atto amministrativo in quanto fondati su una situazione di fatto non ...
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travisare
traviṡare v. tr. [der. di viso2, col pref. tra-]. – 1. Alterare il viso, l’aspetto; per lo più nel rifl., travisarsi, trasformare intenzionalmente il proprio viso o aspetto in modo da rendersi [...] dal vero; narrare, esporre, interpretare in modo contrario o diverso da quello giusto: t. la realtà storica, i fatti o la verità dei fatti; t. una dottrina; hai travisato le mie parole o il senso delle mie parole. ◆ Part. pass. traviṡato, anche come ...
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gnoseologia
gnoṡeologìa s. f. [dal lat. mod. gnoseologia, termine coniato dal filosofo ted. A. G. Baumgarten (1714-1762) con il gr. γνῶσις -εως «conoscenza» e -λογία «-logia»]. – Termine usato (in una [...] , con riferimento soprattutto alla ricerca dei suoi fondamenti, alle sue strutture e modalità, nonché alla sua validità e verità. Anche la dottrina, la teoria del conoscere enunciata da un determinato filosofo, da una determinata corrente di pensiero ...
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antecedaneo
s. m. e agg. Chi o che precede, prefigura, anticipa qualcosa; che ha funzione propedeutica. ◆ La verità è che Romano Scarpa non ha mai smesso di fare il filmaker. I suoi fumetti erano, sono, [...] film. Non succedanei dei film, ma, mi si perdoni il neologismo, antecedanei. Per un ragazzino, avvicinarsi alle sue storie, voleva dire sintonizzarsi su un mondo mitico in cui fumetto e cinema erano riconciliati ...
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dubbio2
dùbbio2 (ant. dùbio) s. m. [dal lat. dubium, neutro sostantivato dell’agg. dubius: v. la voce prec.]. – 1. a. Incertezza, esitazione nell’esprimere un giudizio o nel prendere posizione su determinati [...] pro reo. b. Lo stato d’animo di chi è in tale incertezza: nel d., astieniti dal giudicare; preferisco conoscere la verità piuttosto che rimanere nel d.; sono in d. se restare o partire. c. In filosofia, indica sia l’incertezza psicologica di fronte ...
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neosecolarista
(neo secolarista), agg. Che ripropone l’autonomia dello Stato da ingerenze ecclesiastiche. ◆ Per [Giuliano] Ferrara, il fronte del sì è neo secolarista: «Si leggano Kant, che non ha mai [...] verso qualunque principio educativo che alluda a qualcosa piuttosto che al niente, quando questo qualcosa abbia un contenuto oggettivo di verità. (Foglio, 28 aprile 2007, p. 1, Prima pagina).
Composto dal confisso neo- aggiunto all’agg. secolarista ...
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corollario
corollàrio s. m. [dal lat. corollarium, der. di corōlla, dim. di corōna «corona»]. – 1. Nell’antica Roma, gratifica che si dava agli attori oltre la retribuzione normale, consistente di solito [...] in piccole corone d’oro o d’argento. 2. Nella logica, proposizione che si deduce da una verità già dimostrata: da quanto detto si può dedurre questo c.; Darotti un c. ancor per grazia (Dante). 3. In matematica, teorema che si deduce come diretta e ...
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indovinare
(ant. indivinare) v. tr. [der. del lat. divinare «presagire o predire il futuro», der. di divinus «divino, profetico»]. – 1. Prevedere il futuro, svelare e interpretare cose occulte (anche [...] . b. Supporre cosa che non si conosce, congetturare senza fondamento di indizî o su indizî insufficienti, giungendo però alla verità: è proprio come dici tu, hai indovinato; indovina chi è venuto a trovarmi!; indovina quanto mi è costato!; tirare ...
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verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva.
Filosofia
Definizione e criterio di verità
Nella storia della filosofia il concetto di v. è stato concepito in almeno due diverse prospettive, l’una ontologica, l’altra...
verità (veritade; veritate)
Alfonso Maierù
Il termine designa la struttura ontologica delle cose considerata in rapporto all'ordinamento generale dell'universo; insieme, designa la conoscenza che attua l'intelletto umano, del quale costituisce...